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FNAC AI GIGLI, LAVORATORI IN MOBILITAZIONE. APPELLO DI RIFONDAZIONE
I consiglieri provinciali Calò e Verdi: "Le Istituzioni difendano i dipendenti"

65 lavoratori della Fnac, stabilimento all’interno del centro commerciale i Gigli, a rischio chiusura, "avviano la mobilitazione per contrastare la dismissione e salvaguardare lavoro, occupazione e diritti", dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. Rifondazione lancia un appello alle istituzioni perché sostengano la vertenza e, nell’esprimere solidarietà e appoggio alla lotta dei lavoratori, chiede "un tempestivo intervento alle istituzioni per fermare desertificazione produttiva, speculazione finanziaria e massacro sociale". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.

"Apprendiamo che la multinazionale francese del Commercio Fnac ha presentato il piano industriale 2015-2018, nel quale c’è il fondato rischio della chiusura del punto vendita campigiano, all’interno del centro commerciale i Gigli.
La Fnac di Campi Bisenzio con 65 lavoratori, tra addetti alle vendite, impiegati, servizio di sicurezza, rischia fortemente di essere soppressa semplicemente con un tratto di penna dai proprietari della multinazionale Ppr, insieme a tutto gruppo Fnac Italia: Milano, Torino, Genova, Venezia, Roma e Napoli circa 600 lavoratori in tutto.
Il punto vendita Fnac dei Gigli aperto solo dal 16 aprile 2010 e specializzato in prodotti culturali e tecnologici (fotografia, tv, hi-fi, telefonia, informatica, Libri, elettronica, Cd, Dvd, Gaming) è appeso nell’incertezza e nella precarietà della propria esistenza ad un comunicato della casa madre del 13 gennaio scorso dove riferito alla catena dei negozi Italiana si diceva: «Non sussistono più le condizioni per una attività in proprio; la Fnac prenderà una decisione entro l’anno» con questa frase e con il successivo attuarsi ne tempo immediatamente successivo di un comportamento drenante per quanto riguarda l’arrivo di nuovi prodotti o indicazioni riguardo alle offerte ,ecc., un vero mobbing commerciale che ha portato i lavoratori re il sindacato a indire una manifestazione il 18 settembre in occasione dell’approdo a Firenze della «Vogue fashion night», seguendo l’esempio dei lavoratori milanesi, che hanno attuato la protesta giovedì scorso.
Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze nel prestare attenzione a questa vertenza raccoglie l’appello dei lavoratori Fnac e della Filcams CGIL affinché le istituzioni intervengano senza alcun indugio per impedire la dismissione del sito e per salvaguardare lavoro, occupazione e diritti.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà e sostegno alla vertenza dei lavoratori della Fnac dei Gigli di Campi Bisenzio e a tutti gli altri lavoratori di Fnac Italia, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire:
se risponde a verità la dismissione della rete commerciale italiana e quindi anche dello stabilimento di Campi Bisenzio dal piano industriale del Gruppo Fnac e cosa intende fare per sostenere la vertenza sindacale in atto che prevede tra l’altro una manifestazione dei lavoratori per il 18 settembre
se è previsto un incontro della Provincia di Firenze insieme alle Istituzioni coinvolte – Comune di Campi e Regione Toscana – al fine di scongiurare la chiusura dei punti vendita, con il mantenimento dei livelli occupazionali e la riconferma del sito produttivo nella sede nella Provincia di Firenze.
Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale ha verificato nelle sedi di sua competenza lo stato delle relazioni sindacali, la correttezza degli atti e delle informazioni acquisite relative ai movimenti del gruppo industriale e soprattutto il tipo di profilo sociale che l’impresa intende adottare anche per evitare speculazioni finanziarie e massacri sociali".

13/09/2012 13.09
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze