AVAMPOSTI, TERZA EDIZIONE DEL CALENZANOTEATROFESTIVAL
In programma dal 19 al 22 settembre a Calenzano, torna il festival teatrale realizzato anche grazie al contributo del Bando Cultura della Provincia di Firenze che ha finanziato Corsi formativi specifici
Il titolo del festival nasce da due suggestioni. La prima relativa al luogo: Calenzano nasce infatti come villaggio fortificato. Il Castello si erge sul cocuzzolo più alto della collina che si stacca dai contrafforti boscosi di Monte Morello, visibile dai quattro punti cardinali e vigile sentinella delle importanti vie di comunicazione che collegavano la piana fiorentina al Mugello. La seconda relativa all’identità del nostro teatro. Un teatro storico dell’area metropolitana fiorentina che ha riaperto i battenti dieci anni fa conquistandosi un ruolo fra i teatri fiorentini e a livello regionale e nazionale, come centro per la drammaturgia contemporanea. Una roccaforte per un certo tipo di teatro, una postazione avanzata, un presidio, un piccolo avamposto per il teatro d’innovazione e gli autori contemporanei, un sempre più importante centro di formazione con uno sguardo al futuro.
Mai come nel 2012 l’attività di formazione è stata intensa, sia sul fronte dei corsi per attori che su quello della Scuola di Scrittura Teatrale, fondata al Teatro Manzoni nel 2004 da Dacia Maraini.
Il riconoscimento regionale del Teatro delle Donne come Agenzia Formativa e il finanziamento su bando della Provincia di Firenze dal Fondo Sociale Europeo ci hanno permesso di offrire gratuitamente agli allievi 250 ore di corso di scrittura teatrale “Parole e Palcoscenico” e 200 ore di corso di formazione per direzione, comunicazione e organizzazione teatrale, “Teatro D.O.C.”.
A questo proposito scrive l’Assessore provinciale alla formazione Elisa Simoni: - “Grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo, una trentina di ragazzi e ragazze del territorio hanno potuto seguire percorsi formativi altamente professionalizzanti e dare un seguito alle loro aspirazioni nel mondo delle arti sceniche – afferma Elisa Simoni, Assessore provinciale a Lavoro e Formazione – I moduli formativi ideati dal Teatro delle Donne, così come da altre realtà artistiche dell’area fiorentina e metropolitana, danno concretezza alla nostra idea di competenza, formazione e professionalità. Un apprendimento che coniuga la tecnica e la manualità con l’attualità delle professioni che da sempre caratterizzano questa zona della Toscana” -
Sono straordinariamente aumentati anche gli iscritti ai corsi della CALENZANO TEATRO FORMAZIONE e sono raddoppiati i corsi. 75 gli allievi che hanno lavorato per 4 sere a settimana per 7 mesi con Stefano Massini e altri 4 docenti. La peculiarità della formazione al teatro Manzoni è che quelli che vengono messi in scena sono veri e propri spettacoli teatrali, con testi scritti appositamente o con riduzioni ad hoc. La produzione di testi e spettacoli in relazione all’attività di formazione è stata ampia, l’entusiasmo dei giovani allievi contagioso, confermando una vivacità intorno al teatro insospettata in tempo di crisi.
A questo fermento e a questa ottimistica visione del teatro abbiamo voluto dare spazio con questa edizione del festival, tutta realizzata con gli allievi delle nostre attività di formazione. Per una volta il festival, il teatro e l’intera città di Calenzano saranno invase dalle forze più giovani che il Teatro delle Donne è riuscito a mettere in campo attraverso il grande lavoro di Stefano Massini con la collaborazione di molti qualificati docenti (fra gli altri: Laura Caretti, Silvia Calamai, Gherardo Vitali Rosati, Silvia Frasson, Monica Bauco, Gabriele Rizza, Gianfranco Capitta).
Una risposta a chi dice che il teatro è vecchio, a chi pensa che i nostri giovani non abbiano capacità e volontà di rinnovare il teatro e trasformare il loro futuro. Un’iniezione di ottimismo e di speranza per tutti.
Un evento produttivo a parte è quello di EIGHT MOTHERS di Stefano Massini. L’iniziativa fa parte del progetto METROPOLIS, ideato dalla rete 4D-Teatri per il progetto regionale SIPARIO APERTO 2012. Il titolo segue la suggestione del bellissimo film cult di Fritz Lang del 1927. Metropolis racchiude un monito e una prospettiva per il futuro della nostra area metropolitana e allo stesso tempo l’interpretazione artistica che le 4 strutture produttive proporranno cercherà d’individuare possibili risposte in ambito artistico ad una realizzazione cosciente della metropoli.
Calenzano è una delle zone dell’area metropolitana fiorentina che più si sono modificate dal punto di vista urbanistico negli ultimi anni. Al territorio di Calenzano dedichiamo una serata di alto valore simbolico, durante la quale otto spazi cittadini diventeranno appunto “madri” capaci di partorire azioni teatrali. Se è vero che la parola metropoli significa città-madre, investigheremo i luoghi-madre del nostro territorio, come se potessero parlare, raccontarsi al pubblico per una sera. Per farlo, il regista ha coinvolto il professor Carlo Natali, docente di Urbanistica all’Università di Firenze, realizzando una performance itinerante sul territorio, che nel contempo mette in relazione le attività del Teatro delle Donne e del Teatro Comunale Manzoni con la cittadinanza intera.
Per Il Teatro delle Donne
La Presidente
Maria Cristina Ghelli
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