FALASCHI E TRASPORTO SCOLASTICO IN EMPOLESE VALDELSA
Rifondazione comunista alla Provincia di Firenze: "Pagare in dipendenti. Fermare i comportamenti gravi e illegittimi dell'azienda"
25 lavoratori dell’Azienda Falaschi di Pontedera, che gestisce il servizio di trasporto scolastico nell’Empolese Valdelsa, non riscuotono i loro stipendi. "Un comportamento grave, illegittimo e irresponsabile - secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - tutto giocato sulla pelle dei lavoratori in un contesto in cui è pesante la crisi economica e la recessione". I lavoratori dichiarano un primo pacchetto di ore di sciopero. Gli Enti Locali di Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Montelupo Fiorentino e Vinci "pronti a pagare i lavoratori anziché l’azienda. Mercoledì 19 aprile nuovo incontro al tavolo dell’unità di crisi della Provincia di Firenze". Rifondazione Comunista esprime la piena solidarietà ai lavoratori e dichiara "il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza chiedendo a tutti gli enti locali di interrompere ogni comportamento grave e illegittimo da parte della Falaschi". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.
"Da mesi i lavoratori dell’azienda Falaschi di Pontedera che gestisce il servizio di trasporto scolastico nell’Empolese Valdelsa non riscuotono i loro stipendi. Ancora un caso di sfruttamento di lavoratori da parte di un’Azienda che non ha mai brillato sul piano della correttezza e della responsabilità sociale verso gli operatori.
25 dipendenti che fanno capo alla base di Bassa di Cerreto Guidi e che gestiscono i servizi nei Comuni di Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Montelupo Fiorentino e Vinci che operano con contratti part-time per meno di mille euro al mese “…devono riscuotere le mensilità di giugno, luglio, agosto e la quattordicesima….”.
Si tratta di un comportamento grave e illegittimo e di una inadempienza inaccettabile tutta giocata sulla pelle dei lavoratori in un contesto in cui è pesante la crisi economica e la recessione in atto.
Tanto è vero che dopo mesi di inutile attesa lavoratori e sindacati sono pronti ad indire uno sciopero quale ultima “ratio” , consapevoli delle difficoltà che si verrebbero a creare alle famiglie dei bambini, che poco centrano nei giochi di un’azienda che utilizza in modo cinico i diritti dei lavoratori per veder saldati i propri crediti.
A propria discolpa i vertici della Falaschi dichiarano di non ricevere da parte dei comuni le risorse dovute ai servizi prestati scaricando così direttamente i problemi sugli anelli più deboli della catena – ovvero i lavoratori precari, cosa che è stata prontamente smentita dai Comuni dell’Empolese che a loro volta invitano l’azienda a corrispondere le retribuzioni dovute, invito che viene accompagnato da una presa di posizione che viene così spiegata dalla CGIL : “…gli enti locali hanno inviato una specie di ultimatum all'azienda, se non regolarizza i pagamenti, dalle prossime settimane i Comuni, anziché pagare la ditta, utilizzeranno quei soldi per garantire i salari degli autisti, che dal canto suo dovrà però continuare a garantire il versamento dei contributi…”.
E’ utile ricordare che il 10 aprile 2012 l’Azienda falaschi aveva sottoscritto degli impegni al tavolo dell’Unità di crisi della Provincia di Firenze convenendo la corresponsione degli stipendi agli stessi lavoratori, poiché in quella sede venne dimostrato che i crediti vantati dalla Falaschi verso amministrazioni pubbliche riguardavano principalmente comuni fuori dalla Toscana. Dunque non solo irresponsabili ma anche recidivi nei comportamenti illegittimi.
Sulla delicatissima vertenza è stata convocata per mercoledì 19 settembre 2012 il tavolo di crisi in Provincia, convocato dall'assessore provinciale al lavoro al quale parteciperanno i rappresentanti dell'azienda e i sindaci. La Provincia di Firenze dichiara che “… c'è da trovare una soluzione lavorativa per questi 25 dipendenti, garantendo al tempo stesso la continuità del servizio…” . I sindacati da parte loro ribadiscono che sarà da valutare l’esito dell’incontro e che “…comunque siamo pronti a un primo sciopero di 4 ore e a un secondo di otto ore…”.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori della Falaschi in lotta per contrastare il comportamento illegittimo della proprietà che da mesi non corrisponde alcuna retribuzione,
nel dichiarare il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della loro lotta
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sull’esito dell’incontro che si terrà al tavolo di crisi con la proprietà in merito al rispetto dei diritti contrattuali e salariali degli operatori e sulle stesse condizioni di lavoro.
Altresì chiediamo di sapere quali misure intendono adottare gli Enti – Provincia di Firenze, Comuni del Circondario Empolese Valdelsa – se la proprietà continuasse ad adottare comportamenti illegittimi e di basso profilo sociale verso i lavoratori.
Infine chiediamo di conoscere quali strumenti di sostegno e di tutela verso i lavoratori sono stati messi in essere dagli enti locali a fronte della mancata corresponsione delle loro retribuzioni da diversi mesi".