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RICHARD GINORI, "INFORMARE CONSIGLIO PROVINCIALE SU VERTENZA"
Calò e Verdi (Rifondazione comunista): "Quale posizione assunta dalle Istituzioni al tavolo con il collegio dei liquidatori?"

Esito del’incontro interistituzionale sulla Richard Ginori tra Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Sesto Fiorentino, le organizzazioni sindacali nazionali, provinciali e di categoria, e il collegio dei liquidatori. Convocate le assemblee dei lavoratori per valutare le prime due offerte di acquisto vincolante dell’azienda Richard Ginori, mentre si apprende di altre manifestazioni d’interesse. "Quali sono gli ulteriori sviluppi della vicenda e la posizione assunta dalle Istituzioni al tavolo con il collegio dei liquidatori?", chiedono i consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi che, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori in cassa integrazione e la massima attenzione sulla complessa vicenda, invitano la Provincia di Firenze "ad informare tempestivamente e con la massima trasparenza il Consiglio Provinciale sulla complessa vertenza della Richard Ginori che vede tutti i lavoratori sospesi in una pericolosa precarietà". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Si è tenuto in Regione Toscana il tavolo interistituzionale sulla Richard Ginori, convocato dall’assessore alle attività produttive, al quale hanno partecipato il Sindaco di Sesto Fiorentino, l’Assessore provinciale al lavoro, le organizzazioni sindacali nazionali provinciali e di categoria e il collegio dei liquidatori guidato da Marco Milanesio.
Da quello che ci è dato sapere sono state illustrate dal collegio dei liquidatori della società due offerte di acquisto vincolante dell’azienda Richard Ginori alle quali si aggiungono altre manifestazioni d’interesse. I progetti di acquisto riguarderebbero Lenox-Apulum e Sambonet.
Mentre le manifestazioni di interesse sono state avanzate dal gruppo Pinti, cui si aggiungono quelle da parte di Certina Holding, del gruppo francese che detiene il marchio Limoges e di una multinazionale cinese della ceramica , Great wall Corporation.
Lenox-Apulum si è presentato come leader Usa e terzo a livello mondiale nei prodotti per la tavola (piatti, posate, cristalli, fornitore ufficiale, fra l’altro, anche della Casa Bianca). Lenox si candida a rilevare Richard Ginori insieme ad Apulum, un’azienda italiana con sede in Romania, leader nella produzione di porcellana a livello europeo, che avrà il compito di gestire operativamente l’azienda. Si costituiranno due distinte società: una (Lenox) detiene il marchio e si occupa della parte commerciale, mentre l’altra (80% Apulum e 20% Lenox) gestisce la parte produttiva. Un contratto garantirà che tutto quanto avrà il marchio Ginori sarà prodotto nello stabilimento di Sesto Fiorentino, mentre sul piano commerciale l’azienda potrà contare sulla solida rete e le importanti commesse garantite dal gruppo statunitense che rifornisce colossi della grande distribuzione.
Il responsabile di Lenox ha detto di voler puntare su un prodotto di alta gamma per cui il marchio è inscindibile dal luogo di produzione, rassicurando sulla volontà di mantenere il marchio Richard Ginori a Sesto Fiorentino. Nello stabilimento di Sesto Apulum conta di assorbire circa 280 lavoratori e di avviare le produzioni in tempi brevissimi, con una previsione di realizzare un nuovo impianto entro il 2016.
Sambonet Il proprietario del gruppo che detiene marchi importanti come Sambonet, Paderno e Rosenthal (1.250 dipendenti e 160 milioni di fatturato annuo), ha illustrato la sua proposta che prevede, anche in questo caso, il riavvio di un’attività nello stabilimento di Sesto Fiorentino. L’intenzione è quella di spostare in Germania la produzione di piatti, lasciando a Sesto tutte le altre produzioni e il centro stile. Anche in questo caso è stato assicurato il forte interesse a restare sul territorio, che si considera essenziale per il mantenimento dell’alta qualità di cui da sempre il marchio è sinonimo. Si prevede di reimpiegare circa 130 persone e un fatturato annuo di 15 milioni.
I tempi non sono eterni, la proposta Sambonet scade il 30 settembre e quella Lenox-Apulum il 15 novembre.
Questo incontro è servito ai vari attori ad apprendere la descrizione delle proposte le quali dovranno essere valutate e verificate dal collegio, nel confronto diretto con le organizzazioni sindacali. Toccherà poi al collegio individuare l’offerta, che sarà discussa al tavolo nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico e sulla quale sarà necessario il raggiungimento dell’accordo sindacale.
Il 15 e il 16 settembre si terranno le assemblee con i lavoratori , la prima indetta dai Cobas e l’altra da CGIL CISL UIL.
Mercoledì 19 settembre arriverà a Sesto Fiorentino , dove ha in programma un incontro con i Liquidatori, il responsabile di "The great wvall", la società cinese interessata a Ginori.
Ma al di la dello scenario relativo ai movimenti interessati all’acquisto della Richard Ginori sullo sfondo si delinea già un primo scenario Sambonet propone l’assunzione di 130 persone su 330 mentre il gruppo Lenox si impegnerebbe a riassorbire 280 lavoratori circa il 90% della forza lavoro.
Inoltre come hanno rilevato i Cobas Sambonet “ …la produzione dei piatti viene portata via da Sesto e fatta in Germania, in più la logistica viene trasferita a Novara. Insomma, qui rimarrebbe solo il decorato e magari alla fine sparisce anche questo e con lui la Ginori stessa…”. Preoccupa invece la scissione del marchio dalla produzione, visto che l'operazione prevede la costituzione di due società, una (Lenox) che deterrà il marchio e si occuperà della parte commerciale e l'altra (80% Apulum e 20% Lenox) che gestirà la parte produttiva.
Su queste offerte divergono i pareri sindacali e degli stessi lavoratori, per i Cobas inaccettabile è la proposta Sambonet poiché parte da un massacro sociale mentre da verificare e valutare è lo spacchettamento proposto, insieme ovviamente al destino dello stabilimento e alla quantità di investimenti che saranno previsti mentre per CGIL CISL UIL ci sono valutazioni diverse anche se non del tutto chiare poiché già prima delle offerte formalizzate esse avevano accreditato già la Sambonet.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista in relazione all’incontro interistituzionale avvenuto in Regione Toscana, alla presenza della Provincia di Firenze sulla Richard Ginori e in relazione all’evoluzione delle offerte per l’ acquisto della Ginori chiedono al Presidente della Provincia di Firenze all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sull’esito dell’incontro, sulle offerte presentate e su quelle annunciate in merito al futuro dello stabilimento di Sesto Fiorentino, sul marchio, sul quadro occupazionale e più in generale sui piani industriali. Altresì chiediamo di sapere quali sono le richieste invece espresse dalla Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Sesto Fiorentino al collegio dei liquidatori sulla Richard Ginori e se esiste una posizione formalmente ratificata dalle istituzioni sulla medesima questione. Infine chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale è a conoscenza dei tempi che il collegio dei liquidatori si è dato per chiudere la vicenda anche perché i lavoratori sono in cassa integrazione e vivono una pesante precarietà occupazionale e salariale e se è previsto un latro tavolo regionale".

17/09/2012 09.54
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze