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ISI, "LE ISTITUZIONI RECUPERINO COERENZA"
Rifondazione in Provincia: "Individuare nuovi percorsi occupazionali"

Nuova mobilitazione dei lavoratori "per rompere il muro mediatico intorno alla vicenda di Isi - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Al silenzio si aggiunge l’insostenibile precarietà e la fine degli ammortizzatori sociali". Contestato il comportamento del curatore fallimentare e richiesto un nuovo incontro in sede Ministeriale con il quale ottenere la proroga della cassa integrazione e "maggiore chiarezza sugli sviluppi delle attività produttive e sul lavoro". Rifondazione Comunista chiede agli Enti Istituzionali – Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci – di "recuperare coerenza e coordinamento fra gli stessi, per sostenere la vertenza individuando nuovi percorsi occupazionali". Presentata in Provincia una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

I lavoratori rompono il muro mediatico intorno all vicenda di ISI, imponendo ad una politica disattenta la condizione di solitudine precarietà che ha caratterizzato l’ultimo periodo estivo. Continua a non brillare le performance delle Istituzioni mentre il curatore fallimentare diserta l’incontro al Ministero dello sviluppo economico.
Quale risposta del basso profilo tenuto dal professionista incaricato dal tribunale, i 370 lavoratori danno vita ad un presidio con assemblea davanti allo studio di Vincenzo Pilla.
I lavoratori e i sindacati allarmati per il comportamento dello stesso curatore fallimentare, ma anche sicuramente per la superficialità dell’ultima l’ultima cordata, dove c’erano gli imprenditori Gattorno, Angelantoni, Bassilichi e Fiditoscana., che ha fatto sperare ancora una volta gli operai per una ripartenza industriale, e poi Easy Green, è stata messa improvvisamente in liquidazione.
Da qui la richiesta della proroga degli ammortizzatori sociali a partire dal 1° di ottobre e una nuova riunione al Ministero dello sviluppo, necessaria, non solo per rimettere a punto tutte le iniziative inerenti la procedura fallimentare, ma anche per ottenere dal Governo i necessari ammortizzatori sociali.
Accanto agli strumenti di protezione sociale c’è la necessità di ricondurre la vertenza su un piano di correttezza, trasparenza e recuperando informazioni utili a capire il destino delle attività produttive dello stabilimento e soprattutto il futuro occupazionale.
Per quanto attiene le iniziative degli Enti Istituzionali occorre recuperare coerenza e coordinamento fra gli stessi individuando laddove fosse necessario nuovi percorsi occupazionali, poiché la vera emergenza oltre all’impoverimento dei redditi e dei salari dei lavoratori e delle loro famiglie è rappresentata dal lavoro.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel sostenere la vertenza e le ragioni dei lavoratori della Ex ISI chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all' Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla vicenda di Ex Isi, e di quali iniziative concrete il tavolo interistituzionale ha attivato nelle sedi governative e di confronto di soggetti imprenditoriali ivi compreso la necessaria proroga immediata degli ammortizzatori sociali.
Infine a fronte di una insostenibile precarietà poniamo di sapere quali sviluppi potrà avere la vicenda chiarendo quale futuro aspetta i lavoratori.

20/09/2012 11.55
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze