PROVINCIA FIRENZE, IL PDL: "600 MILA EURO DA RIDUZIONE ASSESSORATI"
"Il Comune li ha portati da dodici ad otto. La Provincia ne ha dodici e dovrebbe scendere a sei". In Commissione una delibera per proporre "un passo indietro"
La “spending review” adottata dal Governo lo scorso luglio con apposito decreto legge, ha fatto sentire i suoi effetti fin da subito, anche in Provincia di Firenze, penalizzata sia dai tagli di spesa sia dalle riforme istituzionali in atto. Il gruppo provinciale del Pdl avverte che il bilancio della Provincia subirà nell’immediato un riduzione di 13 milioni di Euro per l’anno 2012, e per il prossimo anno il taglio complessivo sarà di 26 milioni di Euro, andando a incidere su tanti capitoli di spesa, di varia natura e destinazione.“Nonostante questo, il numero degli assessori in Provincia è rimasto invariato", spiega il consigliere provinciale del Pdl Guido Sensi durante l'incontro promosso dal gruppo consiliare in Palazzo Medici Riccardi per presentare una proposta di riordino e riduzione degli Assessorati della Provincia di Firenze "in linea con le esigenze dei tagli alla spesa pubblica, per la riduzione del debito pubblico”.
Già da tempo molte Province e Comuni, anche della Toscana, "hanno provveduto alla riduzione del numero di Assessorati, come Firenze ad esempio, che lo ha portato da dodici ad otto”. La Provincia "non ha ancora fatto un passo indietro nella riduzione del numero dei componenti la Giunta – afferma Sensi - considerando anche che le riforme istituzionali in divenire prevedono un ripensamento della Giunta stessa”.
“Il gruppo consiliare del Pdl in Provincia – continua il Capogruppo Erica Franchi- propone di abbassare da dodici a sei il numero degli assessori presenti in Giunta attraverso la modifica dello Statuto, per cui, una volta approvata la delibera di Consiglio, questa sarà eseguibile e comporterà da subito la riduzione dell’organo esecutivo con conseguente recupero di risorse finanziarie da utilizzare in altri tipi di interventi che abbiano una positiva ricaduta sui cittadini, a cui oggi vengono chiesti sacrifici importanti. La nostra proposta, se approvata, sarebbe realizzabile fin da subito, e proprio su questo aspetto invito Consiglio e Presidenza a fare una riflessione costruttiva”.