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EDISON, "CHIARIRE I MOVIMENTI DI FELTRINELLI E SOSTENERE I PRECARI"
Rifondazione alla Provincia di Firenze: "Gli impegni imprenditoriali vadano nella direzione della tutela dei lavoratori"

Ancora "incertezza e precarietà per il futuro dei 36 lavoratori della Libreria Edison in liquidazione il prossimo 30 settembre 2012". L’amministrazione Comunale di Firenze annuncia la stipula di un intesa con Feltrinelli e Apple per il possibile utilizzo dei locali della Libreria Edison. "Ancora incerti invece - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - gli impegni imprenditoriali assunti da Feltrinelli
sulla città di Firenze, mentre poco si sa sull’ingresso di Eataly nei locali della ex Libreria Martelli". Vicende "complesse e drammatiche dal punto di vista sociale, tutte giocate sulla pelle dei lavoratori ( prima i 18 della Martelli e ora i 36 della Edison)". Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, chiede alla Provincia di Firenze di "chiarire tutti gli aspetti delle vertenze in atto che hanno al centro la difesa del lavoro, occupazione, salari e diritti. Quali sono invece gli strumenti di tutela e sostegno messi in atto dagli Enti Istituzionali". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Apprendiamo che sulla vicenda Libreria Edison è stato raggiunto un accordo tra l’Amministrazione Comunale di Firenze, Feltrinelli e i manager USA di Cupertino, la notizia è che “…in piazza della Repubblica sbarca un Apple Store: l'affare è fatto, confermano da Palazzo Vecchio. L'operazione è stata chiusa nei giorni scorsi dopo una triangolazione che andava avanti da tempo…”.

Poco si sa sul destino dei 36 lavoratori da tempo impegnati in una durissima vertenza tesa a salvaguardare il lavoro, l’occupazione, le grandi professionalità fino ad oggi espresse nel duro mestiere di librari.

Come sappiamo la storica libreria Edison, il cui immobile è appunto di proprietà della famiglia di editori, finirà in liquidazione il prossimo 30 settembre ovvero con il termine del contratto di affitto in essere, scaduto il quale Edison dovrebbe lasciare l’immobile. La vicenda relativa ad Edison praticamente si chiuse quando Bellentani ( il titolare della libreria) perse la causa in Corte di Cassazione contro Feltrinelli, si trattava dell’ultimo grado di giudizio. A quel punto la procedura di sfratto avviata da Feltrinelli nei confronti di Edison ebbe il via libera. Il Tribunale che aveva già dato ragione a Feltrinelli, aveva comunque concesso una proroga del contratto di affitto che era in scadenza a fine marzo 2012, facendola slittare al 30 settembre 2012.

A questo punto la notizia: i mille metri quadrati su cui insiste la Libreria Edison hanno finito per interessare Apple, che da almeno tre anni stava cercando casa nel centro di Firenze e qui interviene la “famosa triangolazione” tra il Comune di Firenze, Feltrinelli e i manager del colosso californiano “… che affitteranno i quasi mille metri quadrati su tre piani e potrebbero aprire il nuovo negozio già a metà del prossimo anno….”.
L’ostacolo da superare è rappresentato da un vincolo antispeculazione che l’Amministrazione Comunale pose nei mesi scorsi su diversi immobili del centro storico oggetto di numerose chiusure e licenziamenti. Un vincolo che potrebbe, secondo la notizia del quotidiano, essere superato se intervenisse tra Apple e l’Amministrazione comunale un accordo di prelazione per i 36 lavoratori di Edison che rimarrebbero senza occupazione dopo la chiusura di Edison.

Poco si sa invece sul versante Feltrinelli un soggetto imprenditoriale che si è sempre sottratto ad aprire un serio e autorevole tavolo negoziale con i sindacati proprio su materie delicate come occupazione e lavoro. Feltrinelli ha infatti varie partite in sospeso, tra cui l’apertura del nuovo centro alla Stazione di Santa Maria Novella (i lavori non sembrano andare spediti), senza dimenticare i lavoratori da ricollocare del vecchio negozio Ricordi. Per non parlare del progetto Red (acronimo di Read Eat Dream, leggi mangia sogna), con cui Feltrinelli pensa a dei centri dove i libri si accompagnano alla ristorazione di qualità.
Ancora oscuro rimangono i passaggi di Eataly che dovrebbe subentrare nei locali della ex Libreria Martelli e aprire nel 2013 un salone del gusto e che sembrerebbe disponibile ad assumere personale dall’attività che l’ha preceduta. E in arrivo uno spazio di 1.500 metri quadrati dedicato alle eccellenze enogastronomiche italiane, e comprensivo di un’area dedicata alla didattica per i turisti: saranno infatti attivati corsi in più lingue per insegnare i segreti della cucina italiana. Eataly è una catena alimentare di punti vendita di medie e grandi dimensioni specializzati nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari tipici e di qualità. Fondata da Oscar Farinetti già proprietario di Uni Euro (poi ceduta ad una società britannica), rientra nel filone culturale di riscoperta delle radici enogastronomiche, rappresentato anche da Slow Food di Carlin Petrini. .La società è controllata per il 60% da Oscar Farinetti e per il restante 40% da alcune cooperative del sistema Coop ( Coop Liguria, Novacoop e Coop Adriatica).
Dal quadro descritto siamo di fronte a vicende complesse e drammatiche dal punto di vista sociale, tutte giocate sulla pelle dei lavoratori ( prima i 18 della Martelli e ora i 36 della Edison), sulle quali come Rifondazione Comunista abbiamo sempre sostenuto la necessità di fermare la desertificazione culturale del tessuto produttivo di Firenze oggetto da tempo di grosse attenzioni speculative alimentate dalla dergulation in atto nella nostra città e confermate dalle politiche di liberalizzazione del Governo Monti e di parte degli Enti Locali, atta a favorire il mercato, il profitto e soprattutto la speculazione. In questo quadro, di forte precarizzazione del lavoro e dell’occupazione nel settore, le notizie e le ipotesi che stanno circolando hanno la necessità di essere chiarite, precisate e circostanziate partendo dal fatto che in ballo c’è il destino dei lavoratori.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Edison e Martelli e il pieno sostegno politico e istituzionale alla vertenza per la difesa dei posti di lavoro e dei diritti, a fronte delle notizie sopra riportate in merito alla chiusura di Edison per il 30 settembre, all’arrivo di Apple, ai movimenti di Feltrinelli e all’ingresso di Eataly
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla vicenda dei lavoratori Edison e Martelli, sulla precarizzazione in atto e sulle prospettive occupazionali, ivi compreso sull’accordo raggiunto dal Comune di Firenze con Feltrinelli e i manager del colosso californiano Apple.
Altresì chiediamo di sapere cosa ha fatto il Presidente della Provincia di Firenze a sostegno della vertenza dei lavoratori Edison dopo gli impegni assunti nelle sedute pubbliche del Consiglio Provinciale e della Commissione Lavoro.
Chiediamo inoltre di sapere se sugli ulteriori sviluppi della vicenda la Provincia di Firenze è stata nuovamente interessata dai sindacati per quanto di sua competenza.
Infine chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale ha aperto una cabina di regia istituzionale con il Comune di Firenze sui temi della tutela e sostegno dei lavoratori della Libreria Edison e Martelli".

24/09/2012 09.26
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze