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"CAOS TRENI IN VALDELSA, APRIRE UN'INCHIESTA"
Rifondazione comunista in Provincia: "Azioni sanzionatorie più efficaci verso Trenitalia"

"Ancora caos, disfunzioni e disservizi del trasporto pubblico su ferro nella Valdelsa. Il treno che da Siena doveva arrivare ad Empoli non è mai partito": i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi registrano "la rabbia dei lavoratori e dei pendolari di Certaldo e Castelfiorentino. Trenitalia non adeguatamente controllata e sanzionata fa quello che vuole e in barba al contratto di servizio. Assordante il silenzio dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa". Rifondazione comunista chiede l’apertura di un'inchiesta, l’individuazione delle responsabilità e l’avvio di un'azione sanzionatoria più efficace verso Trenitalia". Alla Provincia di Firenze e ai Comuni del Valdelsa viene richiesto "maggiore protagonismo istituzionale a sostegno del diritto alla mobilità verso la Regione Toscana e Trenitalia". Presentata una domanda d'attualità in Provincia. Di seguito il testo.

"Continua la via crucis dei pendolari della Valdelsa costretti a convivere con le sistematiche soppressioni di treni e convogli. Anche il 24 settembre il “.... treno da Siena che avrebbe dovuto arrivare a Empoli alle 12,52 è stato soppresso...” lasciando attoniti i pendolari di Certaldo e Castetfiorentino. Un disservizio grave e preoccupante data la recidività delle disfunzioni gestionali di linee ad alto impatto sociale. Anche questa volta nessuno si è preoccupato di informare i pendolari in modo preventivo, magari offrendo alternative trasportistiche a chi era dovuto il viaggio. La quotidiana soppressione dei treni nelle linee della Valdelsa, se non adeguatamente sanzionata, rischia così di mettere in discussione il diritto alla mobilità e soprattutto finisce per danneggiare una parte consistente della popolazione proprio sul versante delle attività normali. Assordante è il silenzio delle istituzioni, dai Comuni di Certaldo e Castelfiorentino, al Circondario, fino ad arrivare alla Provincia di Firenze e alla Regione Toscana che sui tagli, sulle carenze dei convogli, sui ritardi e le soppressioni delle corse, sui disagi quotidiani di pendolari costretti a viaggiare senza il minimo spazio vitale, sulla violazione del Contratto di Servizio prodotte da Trenitalia non si attivano in alcun modo lasciando agire indisturbato soggetto gestore.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista alla luce di questi nuovi disservizi accaduti nelle linee della Valdelsa quali la sistematica scomparsa e soppressione di treni e convogli, nella fattispecie per i Comuni di Certaldo e Castelfiorentino, nel sostenere le azioni protesta dei pendolari che rivendicano il diritto ad una mobilità e a un servizio efficiente, confortevole, puntuale e sicuro ed economicamente sostenibile, nel ritenere grave e inaccettabile quanto è accaduto il 24 settembre 2012 chiedono al Presidente ella Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto avvenuto nella suddetta linea e sui motivi di detti disservizi e soppressioni.
Altresì chiediamo di sapere quali azioni sono state fatte nei confronti di RFI e Trenitalia per rispettare il contratto di servizio, quali controlli vengono effettuate e quali azioni si intendono attivare a tutela dei pendolari.
Infine chiediamo se la Provincia di Firenze, unitamente ai Comuni della Valdelsa e l’insieme del Circondario intenda avviare una iniziativa di rappresentanza sociale nei confronti della Regione Toscana affinché questa, a fronte dei quotidiani diritti lesi, apra una vera e propria vertenza a sostegno della riqualificazione del trasporto su ferro nel Circondario Empolese Valdelsa attivando azioni risarcitorie nei confronti dell’ente gestore".

25/09/2012 12.05
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze