FNAC, "APRIRE TAVOLO DI CRISI"
La proposta dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Fnac di Campi Bisenzio contro il prospettato smantellamento dello stabilimento da parte della multinazionale francese. Oltre ai 50 lavoratori del negozio di Campi a rischio sono i negozi di di Roma, Napoli, Torino, Milano, Verona e Genova, 8 negozi pari a 600 lavoratori. Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil richiedono alla proprietà l’apertura di un confronto costruttivo per trovare soluzioni e prospettive che tutelino l’occupazione mentre si appellano alle istituzioni ad intervenire in tutte le sedi. Il Consiglio Comunale di Campi Bisenzio approva un ordine del giorno con il quale chiede di attivare il tavolo di crisi provinciale per portare all'attenzione della Regione Toscana, della Provincia e del Ministero la grave situazione del marchio. Per parte loro, i consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, chiedono alla Provincia di Firenze di intervenire con le altre Istituzioni presso il Governo chiarendo se è previsto l’apertura di un tavolo di crisi. Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Pienamente riuscito lo sciopero del 5 ottobre 2012 indetto dalle delle lavoratrici e lavoratori della Fnac Italia, per contrastare la progressiva chiusura dei punti vendita e il conseguente massacro sociale, presentata dalla multinazionale francese del Commercio con il nuovo piano industriale.
A rischio sono gli stabilimenti di Roma, Napoli, Firenze, Torino, Milano, Verona e Genova, 8 negozi pari a 600 lavoratori.
La Fnac di Campi Bisenzio con 50 lavoratori, tra addetti alle vendite, impiegati, servizio di sicurezza, aperto il 16 aprile 2010 specializzato in prodotti culturali e tecnologici ( fotografia, tv, hi-fi, telefonia, informatica, libri, elettronica, Cd, Dvd, Gaming) è tra i negozi che rischiano di essere soppressi.
Dall'inizio dell'anno Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UIltucs-Uil, hanno aperto un tavolo di confronto con la direzione aziendale nel quale però non sono mai state date risposte alle domande poste “… di fatto l’azienda non ha ancora espresso nulla sul futuro dei 600 dipendenti, mentre è di fondamentale importanza ottenere quanto prima le risposte più volte chieste sulla prospettata ipotesi di chiusura dei negozi italiani…”. Inoltre è stata chiesta anche l’apertura di tavoli istituzionali perché “…riteniamo che l’eventuale chiusura degli punti vendita sia un problema che va affrontato anche dal punto di vista sociale per il ruolo che questa azienda ha ricoperto negli anni nelle nostre città, rappresentando un polo culturale importante…”.
Sulla vertenza Fnac dei Gigli di campi Bisenzio già il 13 settembre 2012 è stata interessata la Provincia di Firenze con un intervento di Rifondazione Comunista con il quale oltre ad esprimere la piena solidarietà ai lavoratori e il sostegno politico e istituzionale alla mobilitazione si richiedeva un intervento di tutte le istituzioni, a cominciare dall’Amministrazione Provinciale, a fermare la desertificazione produttiva, la speculazione finanziaria e il massacro sociale.
Apprendiamo inoltre che il 4 ottobre 2012 l'assessore del comune di Campi Bisenzio ha incontrato l'amministratore delegato di Fnac Italia Christophe Deshayes, il quale “… ha prima ribadito le difficoltà che da anni incontra Fnac in Italia a causa sia della crisi economica che della politica dei prezzi effettuata dai competitore, e poi annunciato novità entro la prima settimana di novembre….” , inoltre il Consiglio Comunale di Campi Bisenzio ha approvato un ordine del giorno con cui “…esprime solidarietà ai dipendenti della Fnac e chiede di attivare il tavolo di crisi provinciale per portare all'attenzione della Regione Toscana, della Provincia e del Ministero la grave situazione del marchio…”.
A fronte di una duplice richiesta di intervento delle istituzioni avanzata oltre che dalla Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UIltucs-Uil anche dall’Amministrazione Comunale di Campi Bisenzio il gruppo provinciale di Rifondazione Comunista nel ribadire la piena solidarietà ai lavoratori della Fnac chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sull’esito della vertenza chiarendo quali iniziative ha intenzione di attivare per impedire la dismissione del sito e per salvaguardare lavoro, occupazione e diritti.
Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze, unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Campi Bisenzio ha attivato proprie iniziative presso il Governo e se è previsto l’attivazione di un tavolo di crisi provinciale".