CARREFOUR CALENZANO, "INCROCIO DELLE DISDETTE"
"La multinazionale fa decadere tutti i trattamenti migliorativi del contratto, domeniche comprese". Rifondazione chiede l'intervento della Provincia
Carrefour, la multinazionale francese, disdetta il contratto integrativo nazionale, sottoscritto il 9 febbraio 2011 e che scadeva il 31 dicembre prossimo. E così dal 1° gennaio prossimo, "decadranno tutti i trattamenti migliorativi del contratto base: via la pausa retribuita, l'integrazione della malattia e le maggiorazioni per il lavoro domenicale". Contestualmente, avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "si apre un pericoloso processo di precarizzazione occupazionale degli ipermercati". Nello stabilimento di Calenzano "parte la mobilitazione e i lavoratori hanno indossato, mentre lavoravano, un braccialetto con scritto 'io sono disdettato'. La Rsu di Calenzano dichiara che non sarà accettata nessuna deroga al contratto nazionale mentre è a rischio il futuro dello stabilimento". Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, chiede alla Provincia di Firenze "di avviare una iniziativa unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Calenzano di sostegno alla vertenza e per la difesa dei diritti dei lavoratori". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.
"Niente più pausa retribuita, niente integrazione della malattia e nessuna maggiorazione per il lavoro domenicale. E addirittura l’annuncio di una serie di licenziamenti da qui ai prossimi mesi.
Il Carrefour, la multinazionale francese, ha disdettato il contratto integrativo nazionale, sottoscritto il 9 febbraio 2011 e che scadeva il 31 dicembre prossimo. E così dal 1° gennaio prossimo, decadranno tutti i trattamenti migliorativi del contratto base e che getta una nube minacciosa sul futuro degli ipermercati.
Unitamente alla disdetta unilaterale del contratto la proprietà ha diramato una nota, inviata a tutte le sedi italiane, con la quale paradossalmente dichiara “…la volontà di proseguire nello spirito di confronto sereno, proficuo e collaborativo…”, frasi che sono suonate come una presa in giro alle orecchie dei lavoratori e sindacati.
Infatti in contemporanea in tutti e quattro gli ipermercati toscani (Massa, Pisa, Lucca, Calenzano) si sono tenute assemblee e conferenze stampa , quali risposte ad una serie di atti e comportamenti gravi, irresponsabili e socialmente provocatori.
Nessuno riesce a comprendere i motivi della disdetta, poiché il contratto sarebbe scaduto a dicembre né tanto meno su quali presupposti i lavoratori, stante quanto dichiarato dall’azienda, dovrebbero accettare l’apertura di un tavolo nel quale i diritti vengono derubricati e ogni cosa è già stata decisa.
Nello stabilimento di Calenzano la mobilitazione è perfettamente riuscita, i lavoratori di Carrefour per protesta hanno indossato, mentre lavoravano, un braccialetto con scritto “ io sono disdettato” , in riferimento al fatto che l'azienda ha disdettato in maniera unilaterale il contratto integrativo.
La Rsu Carrefour di Calenzano parla di adesione grandissima alla protesta del braccialetto già adottata anche, alcuni mesi fa, in segno di protesta contro le aperture domenicali: "…I lavoratori, non accetteranno nessuna deroga al contratto nazionale e temono- conclude- che questo passo dell'azienda sia solo il primo e che possano esserci in futuro problemi legati al mantenimento del posto di lavoro. Qui a Calenzano sono stati fatti alcuni investimenti ma il timore rimane..".
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Carrefour a fronte della disdetta unilaterale da parte della multinazionale francese del contratto integrativo,
nel ritenere grave e socialmente pericoloso il comportamento arrogante assunto dalla proprietà nei confronti dei diritti e della dignità dei lavoratori
dichiarano il pieno sostegno politico e istituzionale alla vertenza con la quale viene ribadita la centralità del contratto nazionale e di tutti i diritti giuridico-normativi e salariali
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla vicenda di Carrefour e dello stabilimento di Calenzano, sulla disdetta del contratto integrativo e sui pericoli di chiusura del sito produttivo.
Altresì chiediamo di sapere se le organizzazioni sindacali hanno interessato l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza nella vertenza in atto e cosa intende fare la Provincia di Firenze per contrastare un comportamento grave e socialmente irresponsabile della proprietà a difesa dei diritti contrattuali dei lavoratori e del lavoro stesso.
Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Calenzano ha intenzione di intervenire presso la Multinazionale per farla recedere da un comportamento arrogante e unilaterale riattivando invece un corretto rapporto con le organizzazioni sindacali e nel pieno rispetto dei diritti contrattuali".