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PELLETTERIA, "LA PROVINCIA PRESENTI STATISTICA DEI RISULTATI"
Rifondazione comunista sul piano di valorizzazione e promozione sottoscritto oggi a Firenze

Lunedì 29 ottobre Regione Toscana, Provincia di Firenze, Upi sottoscrivono con Confartigianato, Cna, Confindustria e organizzazioni sindacali un protocollo d’intesa che prevede un piano di valorizzazione e promozione della filiera della pelletteria attraverso azioni di orientamento, formazione e riqualificazione dei giovani, degli addetti del settore e dei disoccupati in cerca di nuova o diversa occupazione. L’intesa avviene anche a seguito delle dichiarazioni fatte da Confindustria che nei prossimi tre anni le aziende di pelletteria del territorio fiorentino assumeranno, secondo le stime, 2.000 persone. Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze l’illustrazione dettagliata degli impegni, delle risorse stanziate e dei risultati occupazionali sul settore della pelletteria e dei nuovi programmi operative da parte della Scuola di Alta Pelletteria. Presentata una domanda d'attualità dei consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi. Di seguito il testo.

"Apprendiamo che lunedì 29 ottobre, alle ore 11.30 verrà sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione Toscana Assessore alle attività produttive, lavoro e formazione, la Provincia di Firenze, Upi, Confartigianato, Cna, Confindustria e organizzazioni sindacali con il quale prenderà verrà avviato un piano di valorizzazione e promozione della filiera della pelletteria attraverso azioni di orientamento, formazione e riqualificazione dei giovani, degli addetti del settore e dei disoccupati in cerca di nuova o diversa occupazione. La ratifica del protocollo d’intesa tra parti sociali e istituzioni al fine di promuovere la filiera avviene dopo che la Regione Toscana e la Provincia di Firenze hanno attivato una serie di iniziative che riguardano la formazione, l’accesso al credito, ricerca e sviluppo, reti d’imprese.
Formazione – Tramite il ‘bando settori specifici’ è stato assegnato un finanziamento di 400mila euro di risorse POR FSE al progetto “Filiera di valore”, che fa capo all’associazione San Colombano di Scandicci e che interessa 41 imprese della filiera della pelletteria (di cui 33 piccole, 6 medie e 2 grandi) per 150 addetti coinvolti.Con risorse del POR Creo FESR 2007-2013, la Regione ha cofinanziato con più di 2 milioni di euro il polo integrato per l’alta formazione nel campo della moda e del design del Comune di Scandicci che rientra nel più ampio Piuss “Città dei Saperi”.
Anche la Provincia di Firenze ha investito per la formazione 235 mila euro nel 2011 e 297 mila nel 2012 (interventi che si sono tradotti in lavoro nel 65% dei casi) e si appresta a mettere in campo con il prossimo bando per le imprese circa 300 mila euro destinati a progetti del settore moda e pelletteria e destinati ad aziende di alto livello, insieme alle reti di imprese a loro collegate.
Accesso al credito – Ad oggi sono stati concessi aiuti a favore di 27 imprese per un importo superiore a 4, 6 milioni di euro.
Ricerca e sviluppo, aggregazione di impresa – Negli ultimi anni, le imprese toscane della pelletteria hanno beneficiato di circa 3,6 milioni di euro dal bando unico ricerca e sviluppo del 2008, che hanno finanziato 4 progetti che coinvolgono direttamente aggregazioni di imprese appartenenti alla filiera della pelletteria.Con il bando integrazione per la costituzione di reti di imprese, il comparto della pelletteria ha visto realizzarsi nel 2011 due aggregazioni di Pmi, grazie ad un contributo pubblico che sfiora i 300 mila euro. Infine, attraverso l’attivazione di bandi transnazionali sono state finanziate esperienze di collaborazione tra imprese toscane ed europee destinate alla realizzazione di progetti comuni di investimento in ricerca e sviluppo per la tracciabilità e la certificazione del prodotto al fine di fornire ai consumatori una garanzia di qualità a tutela degli stessi fruitori finali e dei produttori. In questo caso il contributo pubblico si aggira intorno ai 350 mila euro.
In considerazione che si tratta di un protocollo importante che interviene in un settore che sembra fronteggiare bene la grave recessione economica in atto, secondo le stime di Confindustria “…nel primo semestre dell’anno ha registrato un +12% del fatturato rispetto ai primi sei mesi 2011. Ancora una volta, sono le esportazioni a far volare il settore….” Mentre dall’altro viene lamentato il fatto che le aziende non riescono a trovare figure professionali quali scarnitori, modellisti, prototipisti, addetti al banco e tagliatori. Da quanto ci è stato riferito i sottoscrittori dell’intesa unitamente alla Scuola di alta Pelletteria stanno predisponendo un programma per avvicinare i giovani a questo mondo, ma anche per offrire opportunità a chi un lavoro l’ha perso o lo sta perdendo.
Su questo aspetto c’è grande attenzione da parte nostra perché si tratta di capire se le istituzioni e parti sociali intendono contrastare la crisi e la forte precarizzazione del lavoro e se i soldi che gli enti pubblici a partire da quelli stanziati dalla Provincia di Firenze sula formazione funzionano davvero.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista a fronte dell’intesa che sta per essere sottoscritta in merito alla valorizzazione e promozione della filiera della pelletteria chiedono al Presidente della provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sui punti del protocollo, sui punti che riguardano orientamento, formazione e riqualificazione dei giovani, degli addetti del settore e dei disoccupati in cerca di nuova o diversa occupazione.
Altresì chiediamo di conoscere il programma che né conseguirà da parte della Scuola di alta Pelletteria anche in merito alla determinazione dei percorsi formativi interni ed esterni alle aziende e ai collegamenti concreti con il mercato del lavoro e le conseguenti ricadute occupazionali che auspichiamo siano realizzate visto la mole di investimenti pubblici che viene assicurato al percorso".

29/10/2012 11.19
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze