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ATAF, RIFONDAZIONE: "CAOS ASSUNZIONI"
"A rischio tanti lavoratori, compresi quelli di ditte che lavorano in appalto per la manutenzione dei mezzi, dei servizi di pulizie e della mensa"

La Cgil di Firenze chiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi su Ataf e l'intervento di Palazzo Vecchio accusato, in qualità di massimo azionista dell'azienda, di cattiva gestione nel passaggio di vendita. "A distanza di poco tempo dal passaggio dei lavoratori Ataf alla nuova società - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - nessuno sa quanti lavoratori saranno assunti (si ipotizzano 250/270 esuberi) e a quali condizioni economiche e normative. A rischio anche i lavoratori delle ditte che lavorano in appalto per la manutenzione dei mezzi, dei servizi di pulizie e della mensa". Quadro "allarmante" dunque anche per i lavoratori di Tecnobus e Opitec. Una "pessima privatizzazione condotta in modo autoritario e di attacco al lavoro e ai diritti". La Cgil chiede l’attivazione di "politiche di salvaguardia occupazionale e di rispetto delle condizioni normative e salariali di tutti i lavoratori".
Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Ataf, Tecnobus, Opitec e dei servizi in appalto chiede alla Provincia di Firenze, con una domanda d'attualità, di "contribuire a ristabilire un tavolo serio di confronto sindacale e di interrompere una politica di attacco al lavoro e ai diritti. Fare piena luce su cosa sta accadendo in Ataf, Tecnobus e Opitec". Di seguito il testo della domanda d'attualità.

"La Cgil di Firenze chiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi su Ataf e l'intervento di Palazzo Vecchio accusato, in qualità di massimo azionista dell'azienda, di cattiva gestione nel passaggio di vendita.
Lo chiede la Cgil di Firenze alla vigilia della consegna dell'azienda a Bus Busltalia- Sita Nord del gruppo Fs che ha vinto la gara per l'acquisto anche in forza di una pessima privatizzazione che cancella lavoro, diritti e relazioni sindacali. Tra l’altro il bando di gara avviato non prevede alcuna clausola sociale a tutela dei 1250 dipendenti diretti, né il mantenimento dei parametri economici e normativi del personale.

A distanza di poco tempo dal passaggio dei lavoratori Ataf alla nuova società – dichiara la CGIL - non sappiamo quanti lavoratori saranno assunti ( si ipotizzano 250/270 esuberi ) e a quali condizioni economiche e normative saranno assunti.

Agli esuberi previsti per il passaggio di proprietà vanno a sommarsi i posti a rischio delle ditte che lavorano in appalto per la manutenzione dei mezzi, dei servizi di pulizie e della mensa.

In questo quadro di gestione autoritaria dell’azienda e di progressivo smantellamento del servizio e di accentuazione dei processi di precarizzazione la CGIL di Firenze fa un quadro preoccupante su Ataf “… la quale ha indetto la gara di appalto per la pulizia adottando il criterio del massimo ribasso aprendo la strada a tagli sostanziali,
, qualche mese fa, ha esternalizzato la mensa e oggi la società di gestione denuncia difficoltà. Infine i lavoratori di Opitec, che svolgono la manutenzione mezzi Ataf, denunciano rischi occupazionali…”.

Quindi le politiche di Ataf sono espressamente indirizzate contro i lavoro e la stessa tenuta occupazionale.

Su Tecnobus e Opitec il sindacato chiede la massima attenzione istituzionale e politica poiché alla Tecnobus, la ditta che si occupa dei bus elettrici dopo la nuova gara indetta da Ataf sono già saltati 5 degli 8 posti di lavoro mentre viene segnalato il pericolo anche per i 45 dipendenti di Opi-tec, azienda addetta ai mezzi a motore, visto che vanta arretrati per un milione e 200mila euro su un fatturato annuo medio di 4 milioni di euro. “…L'azienda ha comunque deciso di pagare i dipendenti - dice la Fiom - ma siccome non paga i fornitori presto finiranno i pezzi di ricambio in magazzino e si andrà verso il collasso dell'attività. L'assurdo è che si tratta di un'azienda compartecipata di Ataf…”.

Preoccupante è che in questa privatizzazione il Comune di Firenze, che è il maggiore azionista di Ataf, sfugga alla propria responsabilità lasciando il lavoro in difficoltà, senza avanzare una politica di salvaguardia della occupazione e del mantenimento delle condizioni salariali e normative, nel totale disinteresse degli altri socie e di tutte le istituzioni ( Provincia di Firenze, Regione Toscana).

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista

nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori di Ataf, Tecnobus e Opitec in lotta per difendere lavoro, occupazione e diritti, nel dichiarare il pieno sostegno alla vertenza aperta dalla Filt e dalla Fiom e dalle RSU di tutte le aziende coinvolte nella privatizzazione e nel progressivo smantellamento delle attività a fronte di un comportamento socialmente pericoloso da parte del Comune di Firenze e soci di Ataf e della stessa azienda in relazione alla richiesta di apertura di un tavolo di crisi su Ataf

chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla situazione in Ataf, Tecnobus e Opitec in materia di occupazione, lavoro ,relazioni sindacali e prospettive future.
Altresì chiediamo di sapere cosa sta accadendo in merito agli appalti delle pulizie in Ataf e sulla esternalizzazione del servizio mensa sul rispetto delle regole e dei diritti contrattuali.

Inoltre chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è stata interessata delle vertenze in atto ad Ataf,Tecnobus e Opitec da parte dei sindacati e cosa intende fare perché venga messo in essere una politica di salvaguardia della occupazione e del mantenimento delle condizioni salariali e normative contribuendo a far recuperare da parte dei Comuni soci di ATAF un comportamento improntato sulla massima responsabilità sociale invitato ATAF a cessare ogni comportamento di attacco al lavoro, ai diritti e alle relazioni sindacali.

Chiediamo dunque che sia attivato un serio tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e RSU sui temi sopra evidenziati".

31/10/2012 13.33
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze