PROVINCIA FIRENZE, "RIASSUMERE UNA LAVORATRICE"
Rifondazione comunista: "La Giunta stia dalla parta giusta e faccia osservare alla Manutencoop il rispetto della clausola sociale per il servizio di pulizia e portierato. Si è colpito un anello debole ed è inaccettabile"
Tagli all’occupazione dei lavoratori in appalto della Provincia di Firenze. La Manutencoop affidataria del servizio di pulizia e portierato "non rispetta - affermano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - la clausola sociale che prevede il riassorbimento di tutti i lavoratori". Pertanto "violati i diritti e la tenuta dei livelli occupazionali". Se il riordino delle Province comincia "con il licenziamento dei lavoratori più deboli, Rifondazione Comunista chiede la riassunzione immediata di una lavoratrice e il ripristino della legalità".
La discussione sullo smantellamento delle Provincie che in questi giorni guadagna le prime pagine di tutti i giornali, qfa passare inosservata la notizia che la Provincia di Firenze riduce le ore di servizio in appalto e dal 1 novembre consente il licenziamento di un lavoratoreq. Infatti nel cambio d’appalto la Manutencoop qnon rispetta la clausola sociale che prevede il riassorbimento di tutti i lavoratori violando diritti e prerogative mettendo in pratica un comportamento antisindacale pensando di fare ancora profitto sulla pelle del i lavoratoriq. Di fronte ad un comportamento "grave ed arrogante" da parte della Manutencoop, fatica a prendere corpo "un’iniziativa seria e autorevole da parte della Giunta la quale non può ignorare la sequenza di violazioni messe in essere nel cambio di appalto".
Il mancato rispetto del capitolato d’appalto e della normativa vigente "non può passare sotto silenzio poiché il licenziamento prospettato si configura come una palese violazione del diritto al lavoro". Sulla vicenda degli appalti e la famosa spending review "non si capisce come mai la maggioranza della Giunta non abbia cercato di individuare le risorse in altre voci di spesa - consulenze, segreterie esterne assessori, carrozzoni societari, ecc.- dal momento che il ri-accorpamento delle Provincie non è ancora fatto: si sceglie di far pagare da subito l’anello più debole della catena facendo immediatamente saltare i posti di lavoro e salari dei lavoratori i appalto che già lavorano in condizioni di sfruttamento e sottopagati".
Rifondazione Comunista aveva presentato un'esplicita richiesta di revoca del provvedimento riguardante il taglio di posti di lavoro dei servizi di portineria, museali e di pulizia, ma mentre l’anno precedente è stato possibile “spalmare” le ore mancanti su tutti i lavoratori, adesso con il cambio di appalto, "la Manutencoop - che non è nuova a questi sistemi, ha deciso di violare il diritto del lavoro e dei lavoratori licenziando".
Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze chiede al Presidente e alla Giunta di "stare dalla parte giusta, di far rispettare il capitolato di appalto, la vigente normativa contrattuale, ivi compreso la clausola sociale, le corrette relazioni sindacali, la riassunzione immediata di una lavoratrice licenziata e la cessazione di un comportamento improntato sulla repressione dei diritti e delle libertà sindacali".