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SCIOPERO VARIANTE DI VALICO BARBERINO, CALENZANO E CAMPI
Rifondazione: "Ristrutturazione che fa pagare ancora una volta i costi della crisi ai lavoratori"

Lunedì 12 novembre sciopero dei lavoratori della variante di valico e della terza corsia delle unità di Barberino di Mugello, Calenzano e Campi Bisenzio. Nella sola provincia di Firenze sono 110 i lavoratori impegnati nelle varie opere. Le Rsu di Spea e Pavimental, unitamente a Fillea Cgil Filca Cisl e Feneal Uil Firenze, sono impegnate in una dura vertenza per contrastare - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - la decisione delle proprietà di "portare avanti una pesante ristrutturazione che cancellerà centinaia di posti di lavoro". Rifondazione comunista "nell’esprimere solidarietà ai lavoratori chiede alla Provincia di Firenze unitamente alla Regione Toscana di contrastare la pesante ristrutturazione che taglierà circa il 50% del personale". Per i consiglieri provinciali Calò e Verdi si tratta di "una ristrutturazione antisociale e autoritaria che fa pagare ancora una volta i costi della crisi ai lavoratori". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Le Rsu di Spea spa e Pavimental spa, rispettivamente società di ingegneria e direzione lavori e azienda addetta alle manutenzioni del gruppo Autostrade per l'Italia S.p.A., insieme a Fillea Cgil Filca Cisl e Feneal UIL Firenze, hanno proclamato per lunedì prossimo, 12 novembre, 4 ore di sciopero (le prime 4 ore dalle 8 alle 12) dei dipendenti delle unità di Barberino di Mugello, Calenzano e Campi Bisenzio con volantinaggio presso la sede del IV tronco Firenze Nord di Autostrade per l'Italia.

L'iniziativa s'inserisce nel pacchetto di 16 ore di sciopero proclamato, a livello nazionale, dai coordinamenti delle Rsu a seguito della volontà delle direzioni aziendali di procedere alla riduzione, per quanto riguarda il comparto manutenzioni di Pavimental, di circa il 50% del personale, circa 170 persone tra impiegati e operai su tutto il territorio nazionale, e, per Spea, la risoluzione di 130 contratti a termine in scadenza entro l'anno 2013.

Le organizzazioni sindacali, insieme alle Rsu, respingono le soluzioni proposte dalle direzioni aziendali le quali hanno motivato la necessità di ridurre il personale con la solita formula di rito “…calo degli investimenti previsti per il prossimo biennio sia a causa della prevista diminuzione del traffico, sia per effetto della lentezza degli iter autorizzativi relativi alle opere infrastrutturali da realizzare….”.

La richiesta dei sindacati rivolta alla direzione aziendale di Pavimental è di ritirare la procedura di mobilità arrivata nel pomeriggio di giovedì scorso, e a quella di Spea di garantire la conferma dei contratti a termine.

Le due imprese attualmente occupano circa 1.400 lavoratori edili. La RSU e i sindacati richiedono inoltre di aprire un confronto serio e costruttivo con le imprese del gruppo e con la capogruppo, Autostrade per l'Italia S.p.A., sul futuro dell'organizzazione produttiva al fine di garantire non solo la continuità occupazionale degli addetti ma anche la sicurezza degli utenti autostradali e la qualità delle infrastrutture in costruzione.

I lavoratori delle due imprese ammontano, in provincia di Firenze, a circa 110 unità dislocate sulla tratta autostradale a presidio dei cantieri della Variante di Valico e Terza Corsia A1 e della A12 per la manutenzione.

La situazione appena descritta s'inserisce in un quadro di crisi già drammatica del settore delle costruzioni dove sono migliaia i lavoratori precarizzati sul piano occupazionale e salariale delle varie aziende sia grandi società, sia degli appaltatori e dell'indotto, comprendente anche numerose imprese locali.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori delle aziende Spea spa e Pavimental a rischio tagli occupazionali,
nel dichiarare il pieno sostegno alla vertenza indetta dalle RSU e dalle organizzazioni sindacali Fillea CGIL Filca CISL e Feneal UIL a difesa del lavoro e occupazione

chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sul piano di ristrutturazione presentato dalle società che prevedono il taglio del 50% del personale e su cosa sta accadendo nei cantieri della variante di valico e della terza corsia delle unità di Barberino di Mugello, Calenzano e Campi Bisenzio dove operano 110 lavoratori.

Altresì chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è stata interessata della vertenza da parte delle organizzazioni sindacali e cosa intende fare unitamente alla Regione Toscana per difendere occupazione, lavoro e salari in un settore già duramente colpito dalla crisi".

12/11/2012 11.42
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze