SCUOLE, BARDUCCI: "CON I NOSTRI RAGAZZI FINO ALL'ULTIMO CENTESIMO"
Il Presidente della Provincia all'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi:"Discussione improvvida a fronte di un problema reale di risorse". Sulla Città metropolitana Firenze-Prato-Pistoia: "Condividere senza costrizioni di sorta"
Sui fondi da destinare alla manutenzione delle scuole da parte delle Province, purtroppo la discussione è stata a volte improvvida, a fronte di un problema reale di risorse che è stato segnalato non da oggi, ma da quando la riforma generale del sistema istituzionale e i continui tagli mettono spesso gli enti locali in condizioni di dovere governare senza gli strumenti necessari. Ma deve essere chiaro a chiunque che finché la Provincia di Firenze avrà anche un solo centesimo, le risorse "saranno destinate ai nostri ragazzi: su questo non può esservi alcun dubbio". Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, intervenendo in Consiglio provinciale per illustrare le ricadute della riforma sulla Provincia e sulla Città metropolitano ha sottolineato questa ed altre questioni. Sulla Città metropolitana, ad esempio, con Firenze, Prato e Pistoia, Barducci ha ribadito che si tratta di coinvolgere le tre aree adottando il metodo della condivisione senza compiere costrizioni di sorta.
Federico Tondi (Udc), Presidente della Commissione speciale per la città metropolitana, ha rilevato che mentre su questa prospettiva vi sono indicazioni che possono condurre a compimento un progetto, d'altra parte con le Province è stato evidente che "occorreva dare lo scalpo di un ente all'opinione pubblica per lanciare il messaggio che la politica romana si stava autoriformando. E' stato un errore grave agire così. Ci vuole comprensione con gli amici di Prato e Pistoia, condividendo con loro il metodo partecipativo adottato finora".
Per il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò "è stato attaccato in modo ignobile l'ordinamento costituzionale. Volendo non fare esistere le Province, si è compiuta un'astrazione mettendo in crisi conquiste e servizi concreti come la Protezione civile o il trasporto pubblico locale. Condividiamo l'analisi di Barducci sulle Province perché ha guadagnato autorevolezza sul campo e non da ora".
Secondo Massimo Lensi, radicale e consigliere nel Gruppo Misto, "il primo lavoro da fare è confrontarsi con i consiglieri provinciali di Prato e di Pistoia. Se nascerà la Città metropolitana, con poteri pieni, la Regione non avrà più margini per fingere di non avere il fiato corto. La Città metropolitana potrà diventare il grimaldello per incidere sul livello realmente più costoso e, d'altra parte, su istanze campanilistiche da alto Medioevo".
"La Città metropolitana Firenze-Prato-Pistoia - osserva Marco Cordone, capogruppo della Lega Nord - è stata voluta dal Governo Monti, tuttavia evita l'istituzione di un mostro istituzionale quale sarebbe stata la nuova provincia Prato, Pistoia, Luca, Massa Carrara. Penso che la Città metropolitana debba dare la più ampia autonomia ai territori decentrando adeguatamente i servizi e le funzioni".
"Il decreto adottato dal Governo - rileva per parte sua il capogruppo del Pd Stefano Prosperi - presenta evidenti profili di incoerenza. Adesso dobbiamo continuare a lavorare per un Ente locale più forte, inclusivo, quello della Città metropolitana, che possa far sentire tutti a casa propria. Bisogna lavorare subito alla nuova natura della Città metropolitana. Il 2013 sarà un anno strategico e non è pensabile che il lavoro possa essere condotto senza un organo esecutivo. La norma che va decadere le giunte si evidenzia come un'inutile punizione".
"La razionalizzazione della spesa pubblica era necessaria e anche una ristrutturazione dello Stato - ha commentato Erica Franchi - ma non in questo clima di grande insicurezza. La Corte costituzionale doveva prendere posizione sui quesiti che le erano stati posti e di fronte a un radicale cambiamento dell'organizzazione istituzionale doveva esprimere indicazioni precise".