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FNAC A CAMPI, ATTESA E TIMORI
Simoni: "Si lamenta incertezza per il futuro dei lavoratori". Rifondazione: "Snidare la multinazionale"

Fnac di Campi Bisenzio. Punto in Consiglio provinciale dell'assessore al Lavoro Elisa Simoni che ha risposto a una domanda d'attualità dei consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista). Fnac fa parte del Gruppo Ppr (multinazionale francese del lusso, sport & lifestyle e retail, conosciuta in precedenza come Pinault – Printemps – Redoute). E' leader nella vendita al dettaglio e specializzata in beni culturali (musica, letteratura, cinema e videogames) ed elettronica (hi-fi, computer e tv) in Francia e in altri nove paesi (Svizzera, Belgio, Spagna, Italia, Grecia, Portogallo, Brasile, Marocco e Taiwan).
Il Piano di ristrutturazione e rilancio aziendale 2015 – 2018, non riguarderà Fnac Italia (circa 600 dipendenti). L’azienda infatti da tempo sta cercando di vendere i negozi italiani, considerati solo un costo. Quotidiani economici parlano di una flessione nelle vendite del marchio e per quanto riguarda il fatturato dei negozi, nel corso del 2011. Negli incontri fra le parti l’azienda ha informato sin dal febbraio scorso, di cercare un acquirente entro fine anno (per ora senza risultato).
Dal prossimo mese di dicembre l’azienda cesserà gli investimenti. Nel punto vendita sito all’interno del centro commerciale 'I Gigli', inaugurato nel giugno 2010, operano circa 53 dipendenti (addetti alla vendita ed impiegati, molti part time), età media 30 anni e alta professionalità. Sindacati e lavoratori lamentano lo stato di incertezza circa il futuro occupazionale. Il 18 settembre nell’ambito dell’iniziativa 'Vogue Fashion Night' gli stessi addetti hanno dato vita ad una manifestazione di protesta davanti al negozio di Gucci in Via Tornabuoni (Gucci insieme a Puma, Yves Saint Laurent, Bottega Veneta,e altri marchi, fa parte di Ppr). Il 5 ottobre si è svolto uno sciopero di tutti i dipendenti degli 8 store italiani.
Il 6 novembre scorso si è veriricata una nuova manifestazione dei lavoratori davanti a Piazza Affari, per protestare contro il presidente Pinault presente ad un'iniziativa all'interno della Borsa.
Rispetto a quanto scritto nel testo della domanda, a parte alcuni colloqui del tutto informali con i lavoratori, la Provincia di Firenze non ha ricevuto ad oggi nessuna richiesta di attivazione del tavolo dell'unità di crisi né l'amministrazione comunale di Campi Bisenzio ha contattato la Provincia per chiarire gli aspetti di questa delicata vicenda.
"Il primo sciopero - commenta Andrea Calò - è pienamente riuscito per l'adesione di tutto l'organico in servizio a Fnac. E' stata una manifestazione importante per rompere il silenzio assordante della multinazionale che non ha smentito di una sola virgola il piano di ristrutturazione. La vertenza è stata portata a Roma durante l'ultimo sciopero. La Toscana ha partecipato evidenziando la situazione di forte precarizzazione nella regione, comprensiva di quella dei lavoratrori della Fnac. Anche se non ne è stata investita direttamente della questione, chiediamo che la Provincia di Firenze, con gli enti locali, eserciti pressioni, per quanto possibile per snidare la multinazionale francese".

14/11/2012 10.09
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze