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COOPERATIVE COOPLAT E SAMARCANDA, "CI VUOLE CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA"
A rischio il posto di 45 operatori perché la gara indetta da Quadrifoglio non prevederebbe l'obbligo di far valere il Contratto nazionale di categoria e il vincolo sociale

Vertenza di 45 dipendenti delle cooperative Cooplat e Samarcanda, in servizio per conto di Quadrifoglio nel territorio fiorentino. L'azienda avrebbe predisposto il bando di gara, per l'affidamento di alcuni servizi, senza l'obbligo di far valere il Contratto nazionale di categoria né la clausola sociale di salvaguardia che consente ai lavoratori in servizio di essere riassorbiti da chi subentra. La vicenda, ricostruita in Consiglio provinciale dall'assessore al Lavoro Elisa Simoni, che ha risposto a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista, è stata portata sia al tavolo dell'Unità di crisi della Provincia che a quello procedurale. L'assessore Simoni ha affrontato la questione anche insieme all'assessore regionale Simoncini. Sia Cooplat che Samarcanda avevano mostrato disponibilità verso gli ammortizzatori come anche verso soluzioni alternative che prevedessero l'occupazione in altri settori per gli esclusi. Tuttavia sindacati e lavoratori hanno scelto di non firmare un accordo al tavolo procedurale proprio per l'assenza, nell'appalto per i servizi da svolgere per Quadrifoglio, dell'assenza della clausola di salvaguardia e dalla validità del Contratto nazionale di categoria. Stando così le cose la cooperative che vince la gara non l'obbligo di riassorbire i lavoratori in servizio.
"La ricostruzione è corretta - commenta per Rifondazione comunista Andrea Calò - E' un problema che investe diverse aziende, con modalità che stanno prendendo corpo in Toscana e che in un caso hanno riguardato anche la Provincia di Firenze. Non si può togliere l'obbligo di fare riferimento al contratto nazionale e alla clausola. E' grave che da Quadrifoglio non abbia manifestato alcuna sensibilità a riguardo. Se questa decisione non viene modificata, i lavoratori rischiano il licenziamento. Bene hanno fatto a non firmare l'accordo, evidenziando, tra l'altro, la necessità di una scelta politica di gestione di chi fa la gara. Noi ci appelliamo a Quadrifoglio perché faccia sue le richieste dei lavoratori".

14/11/2012 12.46
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze