FIGLINE, CALO': "PIOGGIA PERICOLOSA SENZA CASSE D'ESPANSIONE"
Il capogruppo di Rifondazione comunista in Provincia di Firenze presenta un'interrogazione. "Fragile la gestione del rischio alluvione nel bacino dell'Arno"
Ancora "incredibilmente ferma" la realizzazione delle casse di espansione di Figline Valdarno per la messa in sicurezza idraulica dei territori e per la gestione del rischio alluvione nel bacino dell’Arno. Rifondazione comunista, con il capogruppo Andrea Calò, ha presentato un'interrogazione urgente in Provincia. Intanto ha rilasciato la seguente dichiarazione.
"Nel momento in cui la stagione dove le piogge sono più copiose, invece che diventare una preziosa risorsa, queste si trasformano in alluvioni e tragedie.
In Toscana, che in queste settimane è stata sommersa dall’acqua per le ultime piogge, diventa prioritario la definitiva messa in sicurezza idraulica dei territori per evitare ulteriori perdite di vite umane e danni ingenti alle comunità. Ogni istituzione deve fare la sua parte.
Per questo chiedo, con una interrogazione urgente alla Provincia di Firenze e ai Comuni interessati di chiarire:
che fine hanno fatto la realizzazione delle casse di espansione Pizziconi ( 1° e 2° Lotto) per la messa in sicurezza dei fiumi e dei corsi d’acqua nei Comune di Figline Valdarno e Reggello?
A quando l’effettiva riduzione del rischio idraulico?
Perché i lavori sono ancora fermi nonostante il commissariamento operato dalla Regione Toscana ?
E le terre inquinate trovate durante i lavori di scavo nelle casse di espansione, che fine hanno fatto?
Queste sono alcune delle richieste presentate da Rifondazione Comunista e per le quali si richiede un ritrovato protagonismo istituzionale onorando gli impegni assunti.
La realizzazione delle casse di espansione di Pizziconi , Restone, Prulli e Leccio sono opere pubbliche di interesse strategico Regionale e Provinciale e riguardano la messa in sicurezza idraulica o idrogeologica dei territori per la gestione in sicurezza del rischio alluvione del bacino dell’Arno.
A tal fine ricordiamo che i progetti finanziati per la realizzazione di queste opere nel Valdarno Fiorentino , sono
Cassa Figline n°1 (Pizziconi – 1° lotto). Lavori in corso. Fine lavori prevista per giugno 2014, costo 14 milioni di euro. Cassa Figline n°1 (Pizziconi – 2° lotto). Progettazione definitiva. Fine lavori dicembre 2014, costo 6,5 milioni di euro.
Queste due casse invasano 5 milioni di metri cubi di acqua.
Cassa Figline n°2 (Restone). Progettazione definitiva. Fine lavori prevista dicembre 2015, costo 6,5 milioni di euro, volumi 5,5 milioni dei metri cubi.
Mentre sono opere in corso di progettazione e ancora da finanziare quelle di Prulli (Progettazione preliminare, costo 25 milioni di euro, volumi 5 milioni di metri cubi)
e quella di Leccio (Progettazione preliminare, costo 24 milioni di euro, volumi 10 milioni di metri cubi) .
Nel merito siamo molto preoccupati per il blocco e/o i ritardi che interessano opere relative alla difesa del suolo, la prevenzione, la messa in sicurezza dei territori dopo le tragedie che ci sono state, e per il fatto che si allontana l’obiettivo di una forte riduzione del rischio idraulico su Firenze e sulle città a valle per il quale c’era un impegno a realizzarlo da parte degli Enti Locali, dalla Regione Toscana ai Comuni.
Chiediamo di sapere qual è il crono programma dei lavori e se sono parole al vento quelle dichiarate dalla Regione Toscana, dall’Autorità di Bacino del fiume Arno, da Publiacqua da Confservizi Cispel Toscana per adoperarsi a trovare le risorse necessarie per realizzare i lotti della casse di espansione Prulli, Leccio".