CHIUSURA CHIRURGIA ALL'OSPEDALE SERRISTORI
Calò e Sgherri: "Totalmente contrari a una scelta che è tutta da rivedere. Non si può essere preoccupati soltanto del contenimento delle spese"
Chiusura di Chirurgia programmata all’Ospedale Serristori. Per il capogruppo di Rifondazione comunista in Provincia di Firenze Andrea Calò e della Federazioni della Sinistra-Verdi in Regione Toscana Monica Sgherri sono "contrari a tale scelta, assolutamente da rivedere". Di seguito una dichiarazione dei due esponenti politici.
"Trova la nostra contrarietà la decisione dell’azienda sanitaria di Firenze di sospendere l’attività di chirurgia programmata sino a gennaio dell’anno prossimo nel presidio ospedaliero Serristori di Figline Valdarno, e la motivazione di tale scelta, cioè di rispondere alla sola preoccupazione di contenimento delle spese, senza verificare la ricaduta negativa in termini di qualità dell’assistenza rispetto a quelli che soni i bisogni sociosanitari della popolazione. Il taglio avviene a ridosso dell’inaugurazione delle nuove sale operatorie e del reparto di radiologia che è prevista per il prossimo 15 dicembre, interventi richiesti e attesi da anni dalla comunità e dagli enti locali.
Ancora una volta viene colpito un presidio ospedaliero importante nella rete sanitaria fiorentina in un contesto di riferimento dove è necessario rafforzare la capacità di risposta e non ridurre servizi e prestazioni.
Nonostante che la ASL 10 dichiari la natura temporanea dei provvedimenti noi siamo fortemente preoccupati che i medesimi possano essere il preludio di una riduzione definitiva dei 12 posti letto, per questo motivo riteniamo opportuno agire ai vari livelli richiedendo un ripensamento, da parte dell’azienda sanitaria 10, togliendo così da una situazione di grande precarietà l’ospedale Serristori e gli operatori che da anni vi lavorano".