IVA NON DOVUTA SULLA TIA, RESPINTA MOZIONE PDL
Montagni (Pd): "Mancano disposizioni definitive sulla natura della Tia: situazione d'incertezza che va risolta da Governo e Parlamento". Ciampolini (Pdl): "La politica deve dare un segnale. Ci vuole più iniziativa"
In base a una sentenza della Cassazione (n. 3756 del 9 marzo 2012) la Tia si configurerebbe come un tributo e non come il corrispettivo di un servizio e, di conseguenza, non può essere soggetta ad Iva. Dunque la Tia non sarebbe un'entrata patrimoniale soggetta all'imposta sul valore aggiunto. "Invece, fino ad oggi - sostengono i consiglieri provinciali del Pdl - è stata trattata erroneamente cone un corrispettivo per la prestazione di un servizio, con conseguente applicazione dell'Iva. Insomma nei Comuni dove era stata applicata i cittadini e le imprese hanno pagato una quota superiore al dovuto. Con una mozione il Pdl voleva impegnare la Giunta provinciale ad attivarsi con tutte le Amministrazioni dei Comuni della Provincia di Firenze affinché si organizzasse in tempi rapidi un servizio di consulenza rivolto ai cittadini per dare una corretta informazione in merito alle modalità di recupero delle somme pagata in eccedenza alle Amministrazioni stesse. Con la stessa si invitava a sorvegliare che le modalità di recupero applicate dai Comuni ai cittadini aventi titolo fossero "semplici, non vessatorie" e che il rimborso fosse "sollecito". La mozione, illustrata dal consigliere Pdl Filippo Ciampolini, è stata respinta dal Consiglio provinciale di Firenze (Pdl e Lega a favore, Idv si è astenuta).
Le motivazioni con cui il la Giunta e il Pd, in particolare, si sono dichiarati contrari alla mozione sono state illustrate rispettivamente dall'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli e dal consigliere Enzo Montagni.
"La situazione in merito al rimborso dell’Iva applicata sulla Tia è complessa e non si possono ricercare soluzioni demagogiche - ha spiegato Montagni - Esiste un contrasto interpretativo fra Ministero dell’Economia e delle Finanze ed Agenzia delle Entrate, da una parte, e giurisprudenza, dall’altra, ed anche all’interno della giurisprudenza stessa le sentenze non sono univoche. Il nostro voto contrario alla mozione presentata dai Consiglieri del Pdl è motivato dal fatto che dà per scontato che debbano essere i Comuni e i gestori a provvedere al rimborso dell’Iva applicata sulla Tia; Iva che nel frattempo è stata da questi riversata allo Stato". In questo senso "sollecitiamo Governo e Parlamento affinché venga risolta questa situazione di incertezza, che va a discapito dei cittadini, e vengano emanate disposizioni definitive e chiarificatrici in merito alla natura della Tia".
"Comprendo le riflessioni svolte dall'assessore e da Montagni - ha replicato Ciampolini - ma la politica deve dare un segnale. Ciò che noi chiediamo è che l'Ente di cui siamo rappresentanti agisca nell'interesse dei cittadini. Mi sembra che si sia giocato al rimpallo, rispedendo al mittente o cambiando formulazione. Ci vuole un'iniziativa politica per essere protagonisti nell'agire, non nell'attribuire le responsabilità".