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RIGNANO, LICENZIAMENTO AL CTE
Rifondazione comunista chiede la revoca del provvedimento e presenta una domanda d'attualità in Provincia

Consumato, secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "un grave episodio di licenziamento" al Cte srl (Centro Terapie Educative) del Comune di Rignano sull’Arno. L'episodio avviene in una "logica antisindacale: la Cgil Fp ne evidenzia lo scopo intimidatorio e strumentale". Chiesta la revoca immediata del provvedimento e "l’instaurazione di corrette relazioni sindacali". Rifondazione comunista esprime solidarietà al lavoratore e alla Cgil Fp e chiede la riassunzione del lavoratore e un impegno della Provincia di Firenze e del Comune di Rignano a monitorare la struttura per "far recuperare un profilo di responsabilità sociale alla proprietà". Presemtata una domanda d'attualità. Di seguito il testo del documento.

"Apprendiamo in data odierna, da un nota della FP CGIL Firenze, che al CTE srl (Centro Terapie Educative), accreditata e qualificata struttura residenziale assistenziale per inabili che offre servizi sanitari (convenzionata con la Regione Toscana e la ASL 10) di cui la sua sede legale è a Torri Comune di Rignano sull'Arno si è consumato un grave episodio di licenziamento.
L'episodio, consumato in una logica antisindacale, ha coinvolto “...un rappresentante sindacale CGIL, colpevole solo di avere svolto il proprio ruolo di Educatore professionale con estrema responsabilità e professionalità e soprattutto senza recare danno alcuno né materiale né morale...” e come denuncia il sindacato tale atto ha …“l’evidente scopo intimidatorio e strumentale”... .
Inoltre sembra che “...tale episodio sia solo l’ultimo di tanti tentativi, ormai chiaramente manifestati dalla Direzione, di ostacolare l’attività sindacale all’interno della propria struttura e un chiaro segnale per i lavoratori tutti di non poter accedere alla tutela dei propri diritti....” infatti la FP CGIL da mesi “...aveva cercato di confrontarsi con la Direzione su problematiche aziendali di propria pertinenza, i richieste che la Direzione del CTE ha ripetutamente evitato....”..
Sul licenziamento e i ripetuti episodi di comportamento antisindacale la “...O.S. FP CGIL ha rivendicato pertanto la piena legittimità del proprio ruolo sindacale attraverso la difesa e la rappresentanza dei diritti dei lavoratori di fronte alle modalità prepotenti dei datori di lavoro...” manifestando il proprio dissenso per le forme con le quali detta Direzione ha deciso di affrontare tale episodio, chiedendo alla stessa di recedere immediatamente da tale provvedimento.
Il Gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista a fronte di quanto denunciato dal sindacato ritiene opportuno esprimere la piena solidarietà al lavoratore del CTE e revocare immediatamente il licenziamento, rimuovendo altresì tutti gli atti e comportamenti di repressione delle libertà sindacali. In questo contesto lavorativo vanno inoltre accertati gli episodi di indisponibilità a svolgere corrette relazioni sindacali ripristinando un clima sereno di confronto fra le parti, in una struttura , tra l’altro, che si occupa dei servizi alla persona dove i rapporti tra i lavoratori e gli utenti risente della buona qualità delle relazioni personali.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali confermano la propria solidarietà al lavoratore della CTE di Rignano sull’ Arno ed attivano il proprio interessamento alla vicenda, sostenendo la necessità di appurare la dinamica dei fatti sgombrando immediatamente il campo dai comportamenti denunciati dalla Cgil FP e “manifestati dalla Direzione, di ostacolare l’attività sindacale all’interno della propria struttura” chiedono al presidente della Provincia e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla vicenda che ha visto il del licenziamento del lavoratore e ne chiedono l’immediato reintegro.
Chiediamo inoltre se l’amministrazione Provinciale unitamente al Comune di Rignano sull’Arno è intenzionata ad attivare un monitoraggio sulla struttura del CTE, invitando la medesima recuperare un profilo di responsabilità sociale sul tema delle relazioni sindacali e sul rispetto delle dignità e professionalità degli operatori che hanno fatto di quella struttura un punto di eccellenza".

04/12/2012 16.51
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze