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PIANO INTEPROVINCIALE RIFIUTI, BALDINI (UDC): "NO A UN PIANO VECCHIO"
"Certifica il fallimento della politica. La maggioranza del Presidente Barducci perde pezzi"

"Il piano interprovinciale di gestione dei rifiuti delle Province di Firenze, Prato e Pistoia, certifica il fallimento di una politica che da anni è caratterizzata da ritardi ed errori a dir poco clamorosi". Lo dichiare il consigliere provinciale dell'Udc, Samuele Baldini, in occasione del voto sul piano a Palazzo Medici Riccardi.
"La pianificazione regionale per quanto concerne i rifiuti risale addirittura al 1998, la previsione impiantistica ha almeno vent'anni fa e il piano fiorentino di gestione dell'immondizia era stato addirittura approvato all'inizio del 2002. Un piano che puntava sul termovalorizzatore di Case Passerini - insiste Baldini -, pensato per risolvere definitivamente i problemi dello smaltimento rifiuti nell'area fiorentina, con un cronoprogramma che ne prevedeva l'entrata in esercizio entro il 2009, slittata poi al 2014 e infine con la messa in esercizio entro il primo trimestre del 2015".
Ma per rispettare questi tempi l'apertura del cantiere "doveva avvenire entro la fine di quest'anno, perché per la realizzazione del progetto erano necessari almeno 1000 giorni di lavoro. Adesso, a seguito degli ulteriori ritardi, anche queste ipotesi sono completamente saltate". Qualcuno, alcuni anni fa, "fece tappezzare la città di Firenze con manifesti 6 x 3 nei quali veniva sbandierato lo slogan 'la politica ha deciso di decidere'. Oggi è rimasto solo questo slogan...E il territorio ha pagato e sta pagando l'inefficienza della politica per la mancata chiusura del ciclo".
Oggi se pur la politica dice di finire il proprio lavoro, rimane un Piano "che ha perso l'occasione di pensare e lavorare come "area vasta" fra i tre territori, non limitandosi ad una fotografia dell'esistente. Di quanto c'era a Firenze, a Prato e a Pistoia. E quindi di quanto di sarà o ci dovrà essere".
"E' un piano che - prosegue Baldini- nasce sulla scia di veti incrociati", tanto che in Consiglio provinciale "né Sel (che esprime l'Assessore all'ambiente, di fatto sfiduciato) né l'Idv (o quello che ne rimane), pur facendo parte della maggioranza, lo hanno votato". Per non parlare della decisione, da parte dei sindaci della Piana, "di rigettare la proposta di accorpamento delle aziende esistenti (Quadrifoglio, Asm, Publiambiente, Aer e Cis) in una super municipalizzata per la raccolta, lo spazzamento e la gestione degli impianti di smaltimento, per arrivare alle ultime irresponsabili esternazioni del Sindaco di Sesto Fiorentino, che minaccia di boicottare l'impianto di Case Passerini se da parte della Regione Toscana verrà dato il via libera alla nuova pista aeroportuale di Peretola".
Come se questo "non fosse già abbastanza", a Firenzuola tutto il Consiglio comunale lo scorso febbraio ha votato contro ulteriori ampliamenti della discarica di Pago, "mentre a Greve in Chianti 800 persone capeggiate dal Sindaco Bencistà hanno recentemente protestato contro l'aumento della produzione di rifiuti anche quando la raccolta differenziata spinta diminuisce la quantità di rifiuti prodotti chiedendo di differire la verifica per l'impianto di Testi dal 2015 al 2018. E questo dimostra che il piano rifiuti che vogliono imporci è anche contro il territorio".
Insomma, conclude Baldini, "l'approvazione del Piano è un fatto importante. Non ne condividiamo la declinazioni delle decisioni e rappresenta un fallimento politico, di tempi, di contenuti, di relazioni politiche e di costi".

17/12/2012 20.01
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze