ATAF, "ECCO COME CI VIENE PRESENTATO IL CONTO"
Calò e Verdi (Rifondazione comunista): "194 esuberi e aumento del biglietto, dieci per cento in più sugli abbonamenti, taglio dei servizi. Complimenti"
"Ecco gli effetti della privatizzazione di Ataf: 194 esuberi, aumento del biglietto fino a euro 1,50, più del 10% sugli abbonamenti. Un piano di macelleria sociale". Ci vanno giù duri i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. "Mercato e profitti non possono cancellare lavoro, diritti e salari", dicono. La nuova proprietà - Ferrovie che attraverso Busitalia ha la quasi totalità di Ataf più Cap e Autogudovie- presenta "il conto: 194 esuberi, aumento del biglietto fino a 1,50 euro più il 10% sugli abbonamenti".
L'estratto del piano industriale presentato dalla proprietà e dalla complessa cordata societaria alle organizzazioni sindacali parla in molto chiaro della nuova modalità gestionale che punta "al perseguimento dei risparmi e del massimo dei profitti attraverso tagli all'occupazione e sul costo del lavoro, da cui i nuovi gestori prevedono di 'risparmiare' sette milioni di euro rimettendo in discussione anche i contratti integrativi in essere".
Gli inasprimenti tariffari e l’eliminazione delle agevolazioni offerte dagli abbonamenti con incrementi sui costi sarebbero l’altra parte della medaglia. "Un piano antisociale, da noi denunciato più volte - continuano Calò e Verdi - Lavoro, salari e diritti sacrificati dalle regole del mercato che trovano nel business del trasporto locale l'occasione di trasformare il servizio pubblico concepito per garantire a tutti il diritto alla mobilità per il lavoro e lo studio anche delle fasce più deboli in una attività commerciale nello spirito del pareggio di bilancio dei nostri 'tecnici'" .
Modalità questa che "comporterà sempre più di salvare unicamente le linee considerate redditizie, scollegando i territori l'uno dall'altro e obbligando i cittadini a ricorrere a mezzi privati. Rifondazione Comunista, a fianco dei lavoratori e della Rsu, sosterrà tutte le vertenze in atto affinché la privatizzazione non distrugga il lavoro, diritti, trasporti e mobilità".