LA COMMISSIONE PACE, COOPERAZIONE E RAPPORTI INTERNAZIONALI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE HA INCONTRATO OGGI ABDALLAH ABU RAHME
E' il coordinatore dei Comitati Popolari per la Resistenza non-violenta in Palestina
Abdallah Abu Rahme, da diverso tempo, ha adottato la scelta della non-violenza, come strumento di opposizione e resistenza pacifica alla occupazione militare israeliana, che è sempre più aggressiva a Bil'in, il suo villaggio di provenienza in Cisgiordania.
Abdallah è stato arrestato più volte per la sua lotta non violenta ed è stato condannato a 18 mesi di carcere. Per la sua liberazione sono intervenuti molti diplomatici, come Catherine Ashton, Ministro degli esteri della Unione Europea, la quale ha dichiarato che Abdallah è un “difensore dei diritti umani”.
Il villaggio di Bil'in, negli ultimi anni, è diventato un simbolo della resistenza allo stato di occupazione militare dei territori palestinesi, in quanto la sua area rurale è stata ingiustamente confiscata dallo Stato di Israele attraverso la costruzione del Muro di Separazione. Ogni venerdì, dunque, gli abitanti palestinesi del villaggio, insieme a pacifisti israeliani e internazionali, da anni realizzano manifestazioni di protesta contro l'espropriazione delle terre. La stessa esperienza è poi stata replicata in tanti altri villaggi, con la nascita di diversi Comitati Popolari per la Resistenza, riuniti poi in un coordinamento, di cui Abdallah Abu Rahme è il rappresentante.
La Commissione nell’esprimere la piena solidarietà alla causa Palestinese e nel ricordare che la Provincia di Firenze promuove da anni progetti di cooperazione internazionale nei Territori Palestinesi e celebra la Giornata Mondiale di Solidarietà con il popolo palestinese promossa dall'ONU, invita tutti i cittadini a partecipare all’incontro “Palestina: resistere in maniera non violenta contro il Muro e l'occupazione” che si terrà oggi alle ore 17.00 presso il Giardino dei Ciliegi, via dell'Agnolo 5 a Firenze.
L'iniziativa è promossa da Assopace, dall'Associazione di Amicizia Italo-Palestinese, dalla ong COSPE e dal Centro Ideazione Donna.