DOMANI A RIGNANO CERIMONIA NEL SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DEI FAMILIARI DI EINSTEIN
Alle 10 al cimitero di Badiuzza alla presenza di Renzi, Bencistà e Fineschi
Fra il 3 e il 4 agosto 1944 un gruppo di SS catturò e trucidò nei pressi di Rignano la moglie e le figlie del cugino di Albert Einstein, Robert.
Il barbaro eccidio verrà ricordato domani, mercoledì 4 agosto, nel suo sessantesimo anniversario, con una cerimonia nel cimitero di Badiuzza, nella campagna rignanese, dove sono sepolte Cesarina, Luce e Cici Einstein e dove è stata eretta una stele.
Saranno presenti, insieme all’assessore alla cultura del Comune di Rignano Lucia Bencistà, il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi e Mario Fineschi, in rappresentanza della comunità ebraica fiorentina.
L'ingegner Robert Einstein, cugino di Albert, assieme alla moglie Cesarina Mazzetti, di 58 anni, ed alle figlie Luce, di 27 anni, e Cici, di 18, aveva abbandonato la Germania per sfuggire alle persecuzioni razziali e risiedeva in località "Le Corti", nella tenuta "Il Focardo".
Gli Einstein erano ebrei e le due figlie, dopo l’emanazione delle leggi razziali erano state escluse dall'Università e dalla scuola.
Gran parte della villa era stata requisita dal comando germanico e c'era sempre un via vai di ufficiali nazisti, che-però non molestavano né minacciavano gli Einstein.
Ai primi di agosto del 1944 avvenne la ritirata delle forze del Terzo Reich, pressate dalle armate alleate. L'ingegner. Einstein, per sfuggire a possibili pericoli e per le insistenze del fattore e dei contadini, si nascose nel bosco.
Nel tardo pomeriggio del 3 agosto 1944 giunse al "Focardo" una pattuglia di SS che pretese di avere vitto e vino. Intorno alle 20 le SS catturarono la Signora Einstein e le figlie, che si trovavano in una cantina con un gruppo di contadine, e le trascinano nella villa.
Nell'interno dell'immobile certamente si svolse un pressante interrogatorio. Le SS volevano con ogni probabilità catturare ad ogni costo Robert Einstein.
La signora Einstein, accompagnata da due aguzzini, fu costretta ad uscire dalla villa e chiamare a gran voce il marito, che però fu convinto a non uscire allo scoperto.
I nazisti riportarono la povera donna nella villa, dalla quale si udirono poi raffiche di mitra e si levarono alte fiamme. Erano le prime ore del 4 agosto 1944. Le SS avevano assassinato le tre donne, forse dopo averle violentate.
Undici mesi dopo, stroncato dal dolore, nel giorno dell’anniversario del suo matrimonio e nelle stesse stanze dell’eccidio, Robert Einstein si tolse la vita.