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NUOVE NORME PER LA NOMINA DEI RAPPRESENTANTI DELLA PROVINCIA NEGLI ENTI PARTECIPATI
Approvata dal Consiglio provinciale delibera con emendamenti di Forza Italia

(3 agosto 2004) – Il Consiglio provinciale ha approvato con 20 sì, 8 astensioni (la Casa delle Libertà) e e due no (Rifondazione Comunista) gli indirizzi per la nomina e la designazione, da parte del Presidente della Provincia, dei rappresentanti della Provincia presso enti, aziende ed istituzioni. Il Presidente Renzi, presentando la delibera, ha spiegato che “l’atto costituisce la cornice di riferimento per la individuazione e la designazione delle nomine all’interno degli enti e società partecipate”. Per Comucci (FI) “la delibera non entra nel merito delle questioni e non disciplina la revoca del rappresentante designato dalla Provincia, laddove si può procedere ad una revoca”. Calò (Prc) ha lamentato il fatto che Renzi non ha consegnato l’elenco delle società partecipate della Provincia ed ha chiesto, con un emendamento, che le nomine di ex parlamentari ed ex amministratori di comuni, province e regioni venissero fatte solo dopo 5 anni dal termine del loro precedente mandato. Massai (An) ha rivendicato una maggiore attenzione per le minoranze: “Non è una richiesta di posti nelle partecipate, è una richiesta di strumenti affinchè questo controllo sia più cogente e più stretto”. Gori (Ds), contestando l’emendamento di Calò, ha spiegato che “il compito della politica è quello di valorizzare al massimo tutte le risorse politiche, umane e politiche, che provengono dall’esperienza amministrativa o di altro tipo, anche professionale. Collocando le persone giuste al posto giusto”. Lensi (FI) ha chiesto “la possibilità di nominare, all’interno dell’ente partecipato, anche un membro del collegio dei sindaci revisori. Perché non farlo così da dare l’opportunità alle minoranze di svolgere le funzioni di controllo rispetto a quell’ente?” Per Sensi (An) la Provincia dovrebbe esprimere alte capacità per poter ottenere la Presidenza dell’ente partecipato. Anche Bevilacqua (FI) ha chiesto “alti esponenti che abbiano maturato delle esperienze specifiche per quel tipo di società”. Per Ermini (La Margherita) “è Renzi che sarà poi giudicato nella capacità della scelta degli uomini”.
La delibera è stata emendata dal gruppo di Forza Italia che ha chiesto di inserire che “i rappresentanti dell’ente dovranno attenersi agli obiettivi e finalità che la stessa Provincia ha individuato per il soggetto partecipato nell’ambito dei più ampi indirizzi approvato dal Consiglio e, qualora l’atto costitutivo o lo Statuto dell’ente, azienda od istituzione preveda nella nomina la rappresentanza delle minoranze, il Presidente del Consiglio, sentiti i capi gruppo della minoranza, propone al presidente della Provincia una rosa di nominativi con curriculum vitae del nominando contenente, oltre alle generalità, il titolo di studio, l’elenco delle associazioni di cui il candidato fa parte, nonché le esperienze professionali, amministrative o politiche avute”.

03/08/2004 14.34
Provincia di Firenze