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UNO STUDIO SUL PARCO FLUVIALE DELL’ARNO AL CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GEOLOGIA
Lo presenterà la Provincia, che sarà presente anche con uno spazio espositivo

Una panoramica del parco fluviale

Uno studio sul parco fluviale dell’Arno sarà presentato dalla Provincia di Firenze nell’ambito del Congresso internazionale di geologia che si terrà a Firenze dal 20 al 28 agosto. La Provincia sarà anche presente all’evento con un suo spazio espositivo all’interno della ‘Geoexpo’.
“Partecipiamo a questo grande evento – ha detto oggi il presidente della Provincia Matteo Renzi nell’ambito della presentazione del convegno - non solo perché l’appuntamento rappresenta la massima espressione scientifica a livello mondiale di dibattito sulle Scienze della Terra e sono ben 7000 gli studiosi e ricercatori che arriveranno a Firenze da tutto il mondo, ma anche perché dal 1998, data di adozione del suo Piano Territoriale di Coordinamento, la Provincia ha espresso un impegno particolare nel settore. E’ un impegno che è stato caratterizzato dalla ricerca di soluzioni innovative, come quella della carta della geolitologia in scala 1:25.000, che ha rappresentato un interessante tentativo di reinterpretazione, in ottica applicativa, di una carta della geologia di superficie. In questa linea va sottolineato anche il potenziamento delle strutture operative del nostro ente, che riflette una grande sensibilità nei confronti delle discipline delle Scienze della Terra, intese come un insostituibile supporto tecnico ai processi decisionali che guidano scelte pianificatorie in materia di territorio e più in generale di ambiente”.
“Anche nel futuro prossimo della Provincia – ha aggiunto Renzi - ci sono importantissimi temi da affrontare in cui la geologia e le sue applicazioni giocheranno un ruolo cardine. Primo fra tutti la politica di gestione delle demanio idrico, sia superficiale che sotterraneo. In questo ambito sono state già attivate alcune iniziative con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze volte alla redazione di un progetto di ricerca sulla tutela e gestione della risorsa acqua sia dal punto qualitativo che quantitativo. Altro campo di attività sarà quello degli interventi sul territorio, dove la Provincia è presente sia nel settore della progettazione delle casse di espansione dell’Arno, sia nel settore della mitigazione degli impatti connessi con l’attraversamento del Mugello da parte dei treni ad alta velocità. Ultime, ma non certo per importanza, le iniziative che ruotano intorno al parco fluviale dell’Arno”, sul quale come si è visto sarà presentato nell’ambito del Congresso un lavoro specifico.

FIRENZE CAPITALE MONDIALE DELLE SCIENZE DELLA TERRA:
DAL 20 AGOSTO AL VIA IL 32° CONGRESSO GEOLOGICO INTERNAZIONALE

Per dieci giorni, dal 20 al 28 agosto, Firenze sarà la capitale mondiale della Geologia. La città simbolo del Rinascimento italiano, dove è ancora viva la memoria della dolorosa alluvione del 1966, è stata scelta come luogo ideale per promuovere un “Rinascimento” delle Scienze delle Terra. Circa 7000 scienziati, provenienti da ogni parte del mondo, si sono dati infatti appuntamento alla Fortezza Da Basso per dare vita al 32° Congresso Geologico Internazionale, l’evento di massimo rilievo nel campo delle Scienze della Terra che il nostro Paese torna ad ospitare dopo 120 anni.

L’importanza e gli obiettivi di questo evento sono stati illustrati oggi nella Sala Di Lorenzo del Palazzo Vecchio in un incontro che ha visto la partecipazione, accanto al Prof. Ernesto Abbate, Segretario Generale del 32° IGC, di Giuseppe Matulli, Vice Sindaco del capoluogo toscano e promotore della conferenza stampa, di Tommaso Franci, Assessore regionale all’Ambiente, di Matteo Renzi, Presidente della Provincia, e di Leonardo Sorelli, vice presidente della New Tours, la società fiorentina che ha organizzato l’evento favorendo un processo di partecipazione e sinergia tra istituzioni e associazioni determinante per la riuscita del Congresso.

Il Congresso si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il sostegno della Commissione Europea, Ministero della Ricerca, Dipartimento della Protezione Civile, CNR, APAT e dei principali enti della comunità scientifica italiana, nonché delle principali associazioni internazionali di scienze geologiche, tra cui l’Unione Internazionale di Scienze Geologiche (IUGS), e altre organizzazioni come il Mediterranean Consortium. Ma un ruolo centrale per l’organizzazione dell’evento è stato svolto proprio dalle realtà locali: protagoniste, in particolare, sono state le istituzioni (Regione, Provincia e Comune), le associazioni di categoria (Camera di Commercio, Associazione Industriali, Confcommercio, Confesercenti), Firenze Fiera, Università di Firenze, Soprintendenza, Opera del Duomo, Fondazione Cassa di Risparmio ecc. secondo una capacità di “fare sistema” che in futuro può avere potenzialità di interesse come ulteriore leva propulsiva della vocazione congressuale della città.

Fittissima è l’agenda degli incontri di questa sorta di “Olimpiadi della Geologia”. Il programma scientifico prevede lo svolgimento di 7 conferenze plenarie, 76 simposi con 336 sessioni scientifiche, 27 tra workshops e corsi brevi e 30 escursioni geologiche prima, durante e dopo il Congresso. Il tutto all’interno di un “contenitore” che ospita altre manifestazioni ed eventi collaterali, tra cui GeoExpo 2004, Fiera internazionale che richiamerà circa 70 espositori, il Festival del Cinema Scientifico e l’11° Congresso Nazionale dei Geologi Italiani nei giorni del 26 e 27 agosto, presentato in Conferenza Stampa dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi d’Italia Pietro Antonio De Paola.

Di particolare rilevanza le tematiche portanti del Congresso, dai cambiamenti climatici ai grandi rischi naturali, sismici e vulcanici, dalla conservazione del patrimonio monumentale e culturale alla ricerca di nuovi giacimenti energetici fino alle caratteristiche geologiche dei terreni per la produzione dei vini migliori. Numerose infine le sessioni dedicate a problematiche di particolare importanza per la realtà toscana, dalla salvaguardia della Torre di Pisa, all’impatto ambientale per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali e per l’Alta Velocità, dalle nuove tecnologie e soluzioni per la gestione e lo stoccaggio dei rifiuti fino alla valorizzazione del potenziale geotermico.

“La Provincia di Firenze – ha dichiarato il presidente Matteo Renzi – ha aderito e partecipa attivamente al Congresso Internazionale di Geologia, sia con propri contributi scientifici che con uno spazio espositivo. Questo non solo perché l’appuntamento rappresenta la massima espressione scientifica a livello mondiale di dibattito sulle Scienze della Terra, ma anche perché l’Ente ha espresso un impegno particolare nel settore, sia a livello di ricerca di soluzioni innovative, sia a quello di potenziamento delle risorse impiegate. Un impegno – ha concluso Renzi – che prosegue con iniziative nella gestione e tutela delle risorse idriche, nella mitigazione dell’impatto ambientale delle grandi opere e nella progettazione del parco fluviale dell’Arno”.

La straordinaria importanza del Congresso Geologico Internazionale è stata sottolineata dall’Assessore regionale all’Ambiente. “Dalla corretta conoscenza del territorio – ha osservato Franci – possiamo ottenere informazioni preziose per la gestione delle risorse e per la pianificazione territoriale. La Regione sarà presente per mettere a disposizione materiali, poster, pubblicazioni e soprattutto la nuova Carta geologica Regionale in scala 1:250.000. La Carta – ha proseguito Franci – per ora copre quasi il 70% del territorio toscano, ma entro la fine del 2005 prevediamo la copertura totale”. Un risultato certamente notevole se si pensa che “soltanto nel 2002, quando ha preso il via il progetto, eravamo allo zero per cento” e che è stato ottenuto “anche grazie alla collaborazione con i tre Atenei toscani e con il CNR”.

Ma dal Congresso sono attese, soprattutto, risposte decisive sul futuro del Pianeta. “La Geologia – ha rilevato il prof. Ernesto Abbate, Segretario del Congresso e ordinario di Geologia Stratigrafica all’Università di Firenze – è oggi in grado di offrire conoscenze e strumenti di indagine fondamentali per una gestione oculata delle risorse naturali, per la riduzione dell’impatto ambientale delle grandi opere e per la mitigazione dei grandi disastri naturali. Gli obiettivi di sostenibilità ambientale, che possono garantire la sopravvivenza del Pianeta, chiamano in causa direttamente il lavoro e le conoscenze dei geologi”. ”Questa centralità di ruolo – ha osservato il Presidente del Congresso, prof. Attilio Boriani – comincia oggi ad essere pienamente riconosciuta, come dimostra, del resto, la straordinaria mobilitazione che si è avuto attorno a questo Congresso e il ruolo cruciale che hanno espresso le realtà locali, quali soggetti più direttamente a contatto con le problematiche di gestione del territorio e delle sue risorse”.

I TEMI DI INTERESSE LOCALE

E’ ancora viva la memoria della dolorosa alluvione dell’autunno 1966 che mise in ginocchio un’intera città e a repentaglio il suo immenso patrimonio storico, artistico e culturale, vanto dell’intero Paese. Basta quest’immagine a ricordare che Firenze ha sperimentato sul proprio territorio gli effetti devastanti di un evento naturale estremo e che può essere, dunque, ben assunta a simbolo della necessità di quella rinascita delle Scienze della Terra che rappresenta uno dei fili conduttori del 32° Congresso Geologico Internazionale. Si tratta certamente di un evento di risonanza mondiale, reso possibile dallo straordinario concorso delle istituzioni locali, dell’Università di Firenze e della regione Toscana che hanno affiancato un lungo elenco di organismi nazionali ed internazionali nell’imponente sforzo organizzativo di una manifestazione che vedrà impegnati per otto giorni circa 7000 scienziati provenienti da ogni parte del mondo e che mobiliterà l’intera comunità scientifica nazionale e le principali organizzazioni internazionali.

La vulnerabilità idrogeologica
Accanto ai grandi temi che attengono all’ interpretazione delle dinamiche evolutive dei fenomeni globali e alla progettazione di un futuro sostenibile per il Pianeta, il 32° Congresso Geologico Internazionale metterà l’accento anche su numerose problematiche che riguardano da vicino il capoluogo toscano e l’intero territorio regionale. L’immagine richiamata in apertura di una Firenze minacciata dalle acque continua a presentarsi, in effetti, come un rischio non remoto in un Paese come l’Italia costretto ogni anno a fare i conti con i danni causati da gravi fenomeni di dissesto idrogeologico. In questo scenario, il tema delle città a rischio non è solo uno delle 336 sessioni di lavoro programmate nell’ambito dei simposi del 32° IGC. E’, purtroppo, una problematica incombente nel conflitto che si è aperto tra sviluppo e tutela ambientale. Una problematica che affida alla scienza non solo il compito di accumulare conoscenze e di tracciare scenari evolutivi, ma anche quello di fornire alle autorità decisionali le indicazioni strategiche e gli strumenti concreti per prevenire o mitigare i disastri naturali.

L’impatto ambientale delle grandi opere
Accanto agli eventi estremi vi è, infatti, il contributo dell’uomo, le cui attività incidono fatalmente sull’evoluzione naturale del territorio. Anche il tema delle grandi opere e della necessità di una corretta valutazione preventiva degli impatti ambientali da esse determinate – che è oggetto all’interno del 32° IGC di specifiche sessioni di lavoro – tocca un nervo scoperto a Firenze, dove sono in atto delicati confronti nel campo dei trasporti e in materia di gestione dei rifiuti, in particolare sulla realizzazione del sottopasso per l’Alta Velocità ferroviaria, sul progetto della tramvia leggera metropolitana e sulla localizzazione di un impianto di termovalorizzazione.

La salvaguardia del patrimonio storico e culturale
Ma Firenze è anche, e soprattutto, la città d’arte per eccellenza in Italia. Sotto questo profilo, una delle novità più rilevanti che il 32° Congresso Internazionale di Geologia propone è proprio la grande attenzione rivolta al tema della salvaguardia di quelle testimonianze storiche che formano il patrimonio dell’umanità. Per la prima volta nella storia dell’IGC viene dedicato a questo tema una sessione plenaria e per la prima volta, inoltre, il tema della salvaguardia di un monumento famoso in tutto il mondo, la Torre di Pisa, sarà oggetto anch’esso di una sessione plenaria che affronterà la problematica della stabilizzazione geotecnica e del consolidamento strutturale del monumento ed esaminerà i rischi che nel corso della storia si sono manifestati per la sua sopravvivenza.

L’energia dal sottosuolo
Anche il grande tema dello sfruttamento delle risorse energetiche avrà un richiamo “locale” immediato nella sessione di lavoro dedicata all’energia geotermica. La Toscana, come è noto, è l’unica regione italiana che concorre con un know-how di primissimo piano alla produzione di questa energia che rappresenta ormai una quota significativa dell’intera produzione ricavata dal complesso delle fonti rinnovabili. Con 35 impianti in esercizio, le due aree geotermiche della regione – Lardarello e Amiata – hanno infatti assicurato nel 2003 la copertura di circa un quarto dell’intero fabbisogno regionale di energia elettrica.

Il rapporto tra geologia e produzione di vino
Un interesse particolare, in una terra famosa in tutto il mondo per la sua produzione di vini, rivestirà inoltre la sessione dedicata ai rapporti tra conoscenze geologiche e viticoltura

Il confinamento profondo della CO2 generata dalla produzione dell’idrogeno
Infine, anche il tema che ha assunto oggi una posizione centrale nel dibattito scientifico in materia ambientale, quello che guarda alle azioni di contenimento dell’immissione in atmosfera dei gas serra, porterà all’attenzione del 32° Congresso IGC le possibilità offerte dalla regione Toscana. La sessione dedicata al confinamento geologico della CO2, intesa come sostanza indesiderata generata, tra l’altro, anche dal processo di produzione di idrogeno a partire dai combustibili fossili, illustrerà i bacini sedimentari che sono stati individuati nella parte interna della Regione ritenuti potenzialmente idonei, per le loro condizioni geologiche, geochimiche e termodinamiche, per un’utilizzazione ai fini dello stoccaggio profondo dell’anidride carbonica.

I NUMERI DEL 32° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GEOLOGIA

7.000 Scienziati ed esperti di tutto il mondo partecipanti
24 Organismi nazionali coinvolti nell’organizzazione dell’evento tra Enti, Istituti, Società, e Pubbliche Amministrazioni
11 Sponsor nazionali accanto alla Commissione Europea
101 Organizzazioni coinvolte nel programma scientifico di cui 82 internazionali e 19 italiane
7 Sessioni plenarie
336 Sessioni di lavoro all’interno dei simposi (speciali, tematici e generali)
8.398 Interventi tra orali e posters
27 Workshops e Corsi Brevi
30 Escursioni geologiche
40 Sale del Centro Congressi che lavoreranno in parallelo per 7 giorni
66 Espositori presenti al GeoExpo 2004

05/08/2004 13.54
Provincia di Firenze