TECNOL, PUNTO DELLA SITUAZIONE
La situazione presa in esame dal Consiglio provinciale di Firenze
Rispondendo a una domanda d'attualità, l'assessore ai Rapporti con il Consiglio provinciale di Firenze Giovanni Di Fede ha fatto il punto della situazione sulla Tecnol.
Negli ultimi anni Tecnol ha visto una costante riduzione di volumi produttivi e fatturato; in parte il declino è dovuto alla scelta della precedente proprietà, Yama, di delocalizzare la produzione di cilindri per tagliaerba ed altri utensili da giardinaggio da compensare con l'ampliamento del parco clienti del settore motociclo.
Il crollo e l'attuale stallo del settore motociclo non ha mai consentito di fatto un ampliamento.
L'acquisizione da parte di Mape lasciava intuire, o almeno sperare, in una possibilità di rilancio perché produce pistoni per il settore auto che essendo complementari ai cilindri avrebbero potuto ampliare le potenzialità finora espresse da Tecnol.
Nel maggio 2009 l'azienda ha attivato la cassa integrazione ordinaria proseguita fino a marzo 2010.
Dall'aprile 2010 per 12 mesi è stata attivata la Cassa integrazione straordinaria per crisi per un massimo di 100 addetti sugli allora 125, incentivando l'uscita in mobilità per i lavoratori pensionandi o che avevano prospettive di ricollocazione (ad oggi 16 addetti collocati in mobilità).
Il tavolo di crisi si è riunito la prima volta il 26 giugno 2012 alla presenza delle Istituzioni (Comune, Provincia e Regione), dei rappresentanti aziendali e delle organizzazioni sindacali.
In quella sede vi fu una presentazione generale e molto dettagliata di tutta l'attività produttiva, della tipologia dei prodotti e dei processi, dei mercati e delle prospettive.
La Regione si impegnò a fornire all'azienda tutte le informazioni necessarie sugli strumenti esistenti a sostegno dell'attività produttiva e dell'innovazione.
Le istituzioni hanno incontrato le organizzazioni sindacali il 4 febbraio. In questa sede è emerso che gli esuberi sarebbero 50 su 91 lavoratori.
Oggi previsto un incontro tra le parti.