CACCIA: PREAPERTURE IL 1° E IL 5 SETTEMBRE
In attesa dell’apertura del 19 – Appello dell'assessore Nigi al rispetto delle regole e alla massima attenzione da parte dei cacciatori
Con le preaperture del 1° e del 5 settembre ricomincia la stagione venatoria. Nelle due giornate si potrà sparare solo da appostamento fisso o temporaneo a tortore, merli, colombacci, alzavole, germani e marzaioli, salvo deroghe dell’ultim’ora da parte della Regione per altre specie. Il carniere massimo ammesso è di 10 tortore, 4 merli, 5 colombacci, 4 fra alzavole, germani e marzaiole.
La distanza minima tra appostamenti temporanei è fissata in 80 metri. I titolari di appostamento fisso sono tenuti ad esibire agli incaricati della vigilanza l’autorizzazione all’impianto, unitamente alla conferma di validità dell’anno in corso con il versamento aggiornato della tassa di concessione regionale.
È vietato, per l’installazione degli appostamenti temporanei, utilizzare materiale fresco proveniente da colture arboree sia agricole che forestali e da piante destinate alla produzione agricola. Può essere utilizzata vegetazione spontanea, esclusivamente arbustiva o erbacea, appartenente a specie non tutelate.
Gli appostamenti temporanei devono essere rimossi a cura dei fruitori al momento dell’abbandono e comunque al termine della giornata venatoria. Gli appostamenti temporanei possono essere installati un’ora prima dell’orario di caccia (che va da un’ora prima del sorgere del sole al tramonto).
L’accesso agli appostamenti è consentito solo con il fucile smontato o racchiuso in idoneo involucro e scarico. Il cacciatore è tenuto alla raccolta dei bossoli delle cartucce sparate.
In vista delle preaperture l’assessore provinciale alla caccia, Luigi Nigi, rinnova l’invito ai cacciatori ad osservare scrupolosamente le regole del calendario venatorio ed a mantenere la massima attenzione all’ambiente e alla propria ed altrui incolumità.
Preaperture a parte, l’apertura vera e propria della caccia è fissata per il 19 settembre, con le modalità stabilite dai calendari venatori regionale e provinciale.
LE DISPOSIZIONI DEI CALENDARI VENATORI REGIONALE E PROVINCIALE.
La stagione venatoria va dal 19 settembre al 31 gennaio. Per l’intera stagione la caccia è consentita tre giorni per ogni settimana, che il titolare della licenza può scegliere fra quelli di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica.
Tra il 5 gennaio ed il 31 gennaio 2005, la caccia vagante con o senza l’ausilio del cane è consentita esclusivamente nelle aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie, nelle aree coincidenti con le zone vocate al cinghiale e nelle aree palustri elencate nel calendario venatorio, che è consultabile sul sito www.provincia.fi.it., che sono:
· Comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi: a Nord dal confine con la Provincia di Pistoia nel tratto compreso fra il canale del Terzo ed il canale Usciana; ad Est, lungo il confine con la Provincia di Pistoia fino ad incontrare la strada campestre che conduce al podere della Chiavica e seguendo detta strada fino a Casa del Morelli passando per Ponte del Turrini, Mulino, C. Cavallino, e da qui seguendo la strada provinciale per Massarella fino a 1000 metri di distanza dal canale maestro e proseguendo verso Sud mantenendo tale distanza dal canale, fino ad incontrare la strada provinciale n. 15 Lucchese-Romana; ad Ovest, dalla Provincia di Pistoia lungo il canale Usciana fino all’altezza di Villa Lampaggi, quindi seguendo la gronda del Padule fino a Ponte di Cavallaia e da questa località seguendo il canale maestro in direzione Sud fino a Ponte a Cappiano; a Sud da Ponte a Cappiano per 1000 metri lungo la strada provinciale n. 15 Lucchese-Romana.
· Pianura a valle di Firenze, fino ai confini della Provincia di Pistoia e lungo il corso inferiore dell’Arno: a Nord dal confine della Provincia di Prato lungo la ferrovia Firenze-Bologna in direzione sud-est fino ad incontrare il confine amministrativo del Comune di Firenze (fosso del Termine); ad Est, incontro della ferrovia Firenze-Bologna con il confine amministrativo del Comune di Firenze (fosso del Termine) e seguendo detto confine fino al fiume Arno (presso loc. San Donnino); a Sud dal fiume Arno (presso loc. L’Isola) seguendo il confine amministrativo del Comune di Firenze fino al casello dell’Autostrada del Sole di Firenze-Signa e da detta località seguendo la Strada Statale n. 67 Tosco-Romagnola in direzione Ovest e passando per Olmo, Viottolone, Granatieri, Lastra a Signa fino a Ponte a Signa; ad Ovest da Ponte a Signa attraversando l’Arno in direzione Nord lungo la Strada Statale n. 325 Val di Setta e Val di Bisenzio passando per Signa fino alla località Il Crocifisso, da questa località seguendo la strada campestre in direzione Ovest che conduce a Caverna, Casa Padule, Podere Chiella, fino a incontrare il confine con la Provincia di Prato sul fiume Ombrone.
La caccia è vietata in tutto il territorio del Comune di Firenze.
L’uso del cane è consentito nella caccia da appostamento fisso o temporaneo, ivi compresi gli appostamenti fissi di palmipedi e trampolieri, per la sola attività di riporto, mentre dal 9 dicembre 2004 al 31 gennaio 2005 è consentito l’uso del cane da seguita esclusivamente per la caccia alla volpe su tutto il territorio provinciale nella classica forma della battuta con un minimo di otto partecipanti e per la caccia al cinghiale in battuta nelle aree dove questa è consentita.
E’ vietato cacciare la pernice rossa sul territorio provinciale dell’Atc (Ambito territoriale di caccia) FI 4; il divieto per la pernice rossa non opera all’interno del territorio dell’Atc FI 5 e nelle Aziende faunistico-venatorie per le quali la Provincia abbia approvato specifici piani di prelievo, e comunque nelle Aziende agrituristico-venatorie e nelle Aree Addestramento Cani con sparo.
Per la caccia al fagiano l’ultimo giorno è il 5 gennaio, fatta eccezione per le Aziende Faunistico-Venatorie, Agrituristico-Venatorie, e per le Aree Addestramento Cani .
La caccia alla starna è consentita su tutto il territorio provinciale.
La caccia alla lepre comune è consentita dal 19 settembre all’ 8 dicembre.
Prelievi di capriolo, daino, muflone e cervo, sulla base di specifico protocollo approvato dall’Istituto nazionale fauna selvatica, sono autorizzati secondo specifici piani di assestamento delle popolazioni all’interno dei distretti e comprensori gestiti dagli Atc, per i soli cacciatori abilitati a tale prelievo, nei periodi di seguito indicati:
- Atc Firenze 4: Capriolo, 1° agosto–30 settembre 2004; Muflone, femmine, ad esclusione dei piccoli, dal 2 al 31 ottobre e dal 1° al 30 dicembre; maschi e piccoli di entrambi i sessi, dal 1° gennaio al 28 febbraio; Daino, dal 1° al 29 novembre e dal 1° gennaio al 28 febbraio.
- Atc Firenze 5: Capriolo, dal 1° agosto al 15 settembre , con ripresa dal 13 al 28 febbraio; Daino, nel Comprensorio di Vallombrosa dal 1° novembre al 29 novembre e dal 15 gennaio al 14 febbraio, nei comprensori Arno, Tavarnelle e Montaione e nella porzione di territorio ricadente nell’area non vocata per la specie del Comprensorio di Vallombrosa dal 15 agosto al 15 settembre e dal 13 febbraio al 14 marzo ; Cervo, nei Comprensori Arno, Tavarnelle e Montaione dal 15 Agosto al 15 settembre e dal 13 febbraio al 14 marzo. Nelle Aziende faunistico Venatorie è consentita la caccia a Cervidi e Bovidi nei tempi e con le modalità previste negli atti di approvazione dei piani annuali di assestamento presentati dai titolari.
La caccia al cinghiale viene effettuata negli Atc Firenze 4 e 5 nella forma della battuta nelle sole giornate di mercoledì, sabato e domenica nel periodo 16 ottobre-15 gennaio 2005. Si fa eccezione per il distretto di caccia di Montaione-Gambassi, per il quale è consentita dal 1° novembre al 31 gennaio, e per il distretto di Reggello, in cui è consentita dal 2 ottobre 2004 al 1° gennaio. Nelle Aziende faunistico-venatorie il prelievo di cinghiali è consentito dal 1° novembre al 31 gennaio. Il cinghiale può essere cacciato nelle aree non vocate dal 22 settembre al 22 dicembre, da cacciatori iscritti nell’apposito registro tenuto presso gli Atc, sia nella forma singola che in gruppi costituiti fino a 7 cacciatori, sia da squadre. Gli elenchi riguardanti le zone dove l’attività venatoria è consentita in forma programmata, quelle riservate alla gestione venatoria privata, e quelle dove l’attività venatoria non è consentita, sono affissi agli Albi dei Comuni della Provincia di Firenze.
L’allenamento e l’addestramento dei cani si svolge nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica secondo gli orari indicati. Questa attività non è inoltre consentita nelle aree interessate dalle produzioni agricole, anche se prive di tabellazione, nonché nelle zone distanti meno di 200 metri dalle aziende faunistico-venatorie.
Nel conteggio delle giornate settimanali di caccia sono considerate valide quelle effettuate sia in Toscana che in altre Regioni. Il tesserino venatorio non è necessario nelle aziende agrituristico venatorie.
Per ogni giornata di caccia infine il carniere complessivo non può superare i due capi di selvaggina stanziale ed i venti capi di selvaggina migratoria. Il prelievo giornaliero di ogni cacciatore non può superare per specie le seguenti quantità: lepre, un capo; palmipedi, trampolieri e rallidi, otto capi complessivi; beccaccia: tre capi; tortora, dieci capi. I limiti giornalieri di carniere relativi alla selvaggina stanziale non si applicano nelle aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie.