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NASCE IL DISTRETTO CICLOTURISTICO DEL MUGELLO A BICIFI LA FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA PROVINCIA DI FIRENZE E L’UNIONE DEI COMUNI
Sonia Spacchini: “Un polo attrattivo per quanti amano la natura e lo sport”. Giovanni Bettarini: “sarà il distretto ciclotuturistico più grande d’Italia

Posti bici nelle stazioni ferroviarie

La Provincia di Firenze e i Comuni del Mugello non potevano scegliere uno scenario più adatto per la firma del protocollo d’intesa che fa nascere il distretto Cicloturistico del Mugello. All’interno di Bicifi, vero festival della bicicletta allestito all’interno della Fortezza, l’assessore provinciale allo Sport, Sonia Spacchini, e il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello, Giovanni Bettarini, hanno sottoscritto il documento d’intesa per il sostegno a “Mugelloinbike”: una rete di percorsi supportata da un sistema informativo. Il distretto cicloturistico è stato realizzato dall’Unione montana dei Comuni del Mugello con fondi comunitari Leader gestiti dal Gal Start, mentre della gestione si occuperanno Uisp e Asd CicloTour Mugello.

“Il Distretto cicloturistico del Mugello è una iniziativa che la Provincia sostiene con convinzione – ha spiegato l’assessore Spacchini - Questi percorsi che sono a disposizione dei ciclisti, valorizzano ulteriormente un territorio già caratterizzato dalla presenza dell’Autodromo e di altri impianti sportivi. Mugelloinbike andrà quindi ad alimentare un polo attrattivo di livello nazionale per quanti amano la natura e lo sport”.

“Un’escursione sulle due ruote, pedalando in mezzo al verde e ad un paesaggio stupendo e suggestivo. E’ quello che vogliamo regalare ai cicloturisti - sottolinea il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Giovanni Bettarini - con questo grande, e anche tecnologico, distretto, il più grande d’Italia, per poter trascorre una vacanza affascinante nel Mugello, visitandolo in bicicletta e godendo giorno dopo giorno di ogni sua bellezza”.

Il Distretto cicloturistico si presenta come il più grande distretto cicloturistico italiano, rivolto ai turisti delle due ruote. Tra i vari tracciati anche quello dedicato alle strade del mondiale.

Il percorso permette al turista evoluto e appassionato della bicicletta, della montagna, dell'ambiente rurale e delle tradizioni locali di visitare il territorio in bicicletta, su percorsi e salite definite in sede di progetto, supportato da un sistema informativo idoneo e appositamente realizzato per l'occasione, costituito principalmente da totem posizionati sul territorio, dispositivi telematici (sito web e mobile) e depliant informativi, oltre all’apposita card del cicloturista che promuove servizi, diretti e indiretti.

I percorsi, tutti su strade asfaltate e aperte alla circolazione pubblica, toccano tutto il territorio mugellano e sono di varia lunghezza e difficoltà.

Il percorso sulle strade del mondiale è stato studiato appositamente per arrivare fino a Firenze attraverso alcune delle strade che saranno percorse dal Mondiale di Ciclismo professionistico del 2013, mentre il percorso Gran Tour tocca tutti i comuni del Mugello in un grande anello di circa 210 km, e se realizzato entro il tempo massimo previsto (9 giorni per acquisire tutti i 13 "timbri") permette l'ottenimento del Brevetto Cicloturistico del Mugello.

I cicloturisti potranno ritirare nei punti convenzionati un’apposita card che permette di accedere al sistema integrato di servizi del distretto cicloturistico e rileva il passaggio o la velocità attraverso i totem situati nelle varie località e sui principali passi.


FIRENZE COME AMSTERDAM, IN PROVINCIA SI VIAGGIA IN BICICLETTA
Nel quadro strategico della mobilità ciclistica provinciale una rete di ciclostazioni, una struttura di intermodalità di trasporto e le “ciclosuperstrade”

L’uso della bici accoppiato all’utilizzo del mezzo pubblico. Presto questo sistema alternativo di mobilità non sarà più una caratteristica di alcune capitali europee come Copenhagen o Amsterdam, ma diventerà effettivo anche in provincia di Firenze. “Per rendere possibile un’idea di mobilità sostenibile nel territorio fiorentino – afferma l’Assessore alla Pianificazione territoriale Marco Gamannossi - la Provincia di Firenze ha costituito all’interno del PTCP, e cioè nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, un quadro strategico per la mobilità ciclistica. La proposta avanzata è quella di un sistema integrato di mobilità ciclistica inserito a pieno titolo nell’organizzazione della mobilità generale. Teniamo in modo particolare a questa progettualità di ampio respiro che verrà coordinata insieme ai Comuni del territorio. Con questa strategia facciamo della rete ciclabile un tema realmente metropolitano e di sistema".

L’asse portante della mobilità ciclistica provinciale è quello della Ciclopista dell’Arno, sulla quale si innestano le direttrici ciclabili lungo gli assi fluviali principali (Sieve, Elsa, Pesa, Padule di Fucecchio). Per questa infrastruttura Regione e Province prevedono di stanziare 9 milioni di euro entro il 2014. Diversi tratti sono già stati realizzati: Cascine-Renai, Scandicci, Lastra a Signa; per altri esiste già il progetto esecutivo o di massima, cioè per Signa-Camaioni e Rignano-Pontassieve, mentre è in via di realizzazione il tratto Montelupo-Camaioni. Altri segmenti sono già esistenti ma da adeguare: si tratta delle zone comprese tra il confine con la provincia di Arezzo a Figline e fino a Incisa; nel tratto Montelupo-Empoli, attraverso le zone industriali di Capraia e Limite e i centri di Limite e Spicchio/Sovigliana; il tratto tra Empoli e Marcignana in riva sinistra d'Arno e da Sovigliana al ponte di Avane in riva destra. In Val d'Elsa si dovrebbe realizzare una pista ciclabile parallela alla variante alla 429, mentre nel Padule di Fucecchio si prevede un percorso che, a partire dalla ciclopista dell'Arno all'altezza di San Zio, si colleghi direttamente al Padule attraverso Lazzaretto e Stabbia nel comune di Cerreto Guidi.

Alla grande opera della Ciclopista dell'Arno si affianca una rete di ciclostazioni e strutture che garantiscano l’intermodalità, pensate per creare una interconnessione tra le diverse modalità di trasporto. Con il termine “ciclostazione” s'intende una struttura che offre servizi di base di parcheggio custodito, protetto e vigilato, ma anche noleggio, assistenza e riparazione biciclette, in prossimità delle stazioni ferroviarie. In base a uno studio FIAB commissionato dalla Regione Toscana i nodi più interessanti nella provincia di Firenze sarebbero Empoli e Firenze, dove gli utenti quotidiani del servizio ferroviario rappresentano il 23% della popolazione residente. Attualmente questa è lo scenario dell'offerta e della domanda di sosta per le biciclette nelle stazioni di Firenze e di Empoli. Dallo schema emerge una sostanziale carenza nell’offerta di posti bici.

Altri nodi ferroviari interessanti nei quali prevedere ciclo stazioni sono: Figline (5000 passeggeri al giorno), Pontassieve (4700), Castelfiorentino, Certaldo e Signa (2300-2500), Sesto Fiorentino (2000). E dalle ciclo stazioni partiranno anche le ciclosuperstrade per l’area fiorentina come fattore strutturante della mobilità metropolitana. Si tratterebbe di tratti ciclabili diretti che servono a collegare in modo veloce le stazioni ferroviarie con i diversi punti d’interesse e specialmente con le aree produttive. Quei percorsi che a Londra sono chiamati “CycleSuperhighway”. In pratica su questi tratti si potrebbe viaggiare a circa 15 km orari di media: un andamento concorrenziale con il TPL (che viaggia ad una velocità di 17,8 km/h). Dallo studio FIAB e dal piano della Provincia di Firenze si immaginano 18 itinerari per oltre 200 km di lunghezza. Per la realizzazione integrata delle ciclosuperstrade si aggirerebbe tra i 40 e i 60 milioni di euro, pari al 3% dei costi per la costruzione del sottoattraversamento della Tav.

La rete della mobilità ciclistica turistica, ambientale e ricreativa, che si sviluppa in prevalenza su strade a basso traffico, necessita di dell’implementazione di un sistema di aree a moderazione e limitazione del traffico, dove l’uso della bicicletta diventa sicuro e concorrenziale con gli altri mezzi.

Questi sono gli elementi che secondo il quadro strategico ideato e proposto dall’Assessorato alla Pianificazione Territoriale della Provincia di Firenze, che devono comporre il sistema della mobilità ciclistica provinciale, inserito a pieno titolo nell’organizzazione della mobilità generale.

01/03/2013 14.27
Provincia di Firenze