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RENAULT FIRENZE, "SCELTE FATTE CON TROPPA LEGGEREZZA"
Appello di Rifondazione comunista in Provincia contro i 50 licenziamenti

La direzione aziendale di Renault a Firenze ha comunicato alla Rappresentanza sindacale unitaria la decisione di chiudere la filiale fiorentina nella quale lavorano 50 persone. "Una vera e propria scelta devastante sul piano sociale - secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Si tratta di una scelta grave e inaccettabile, presa con troppa leggerezza e senza aprire una fase interlocutoria, autorevole e socialmente responsabile". Parte la mobilitazione dei lavoratori e della Rsu per difendere "lavoro, diritti e dignità". Appello al Comune e Provincia di Firenze, Regione Toscana per attivare idonee iniziative istituzionali rivolte alla proprietà per mantenere la filiale a Firenze e rivedere i 50 licenziamenti. Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, chiede alle istituzioni adeguate iniziative per tutelare e sostenere i lavoratori. Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Giovedì 28 febbraio la direzione aziendale di Renault a Firenze ha comunicato alla RSU la volontà di chiudere la filiale fiorentina nella quale lavorano 50 persone. Una vera e propria scelta devastante sul piano sociale “…50 famiglie entrano così nell’incubo della precarietà…” in un momento di forte recessione economica e di pesante crisi occupazionale.
Per la RSU “… il settore dell’auto e di riflesso tutto ciò che gira intorno in questi anni di crisi vive una delle stagioni più brutte dove purtroppo i lavoratori sono i primi e alla fine gli unici a pagare scelte unilaterali aziendali e prova ne sono le tante concessionarie chiuse ed i tanti lavoratori licenziati…”.
Si tratta di una scelta grave e inaccettabile, presa con troppa leggerezza e senza aprire una fase interlocutoria, autorevole e socialmente responsabile, non convince il ragionamento dei dirigenti della Reanault i quali sostengono che “…Firenze non è più ritenuta strategica per la casa, un settore in perdita…”. Immediata è stata la reazione della RSU e dei lavoratori che hanno dichiarato la propria indisponibilità ad accettare questo nuovo massacro sociale. Troppo pesante è il prezzo da pagare, a partire dalla dismissione per i 50 lavoratori fiorentini scatterà la mobilità, “…che per ognuno durerà a seconda della posizione. Si tratta di dipendenti giovani, molti under 30, ma anche di gente con famiglia….”.
Al fine di contrastare la chiusura e i conseguenti licenziamenti i lavoratori e la RSU di Renault Firenze hanno proclamato 2 ore di sciopero per lunedì 4 marzo, con un presidio di fronte allo stabilimento. Contestualmente alle iniziative di lotta e di mobilitazione è partito anche un appello al Comune e Provincia di Firenze, Regione Toscana per attivare idonee iniziative istituzionali rivolte alla proprietà per mantenere la filiale a Firenze e rivedere i 50 licenziamenti.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Renault filiale di Firenze in lotta per contrastare la dismissione e i conseguenti licenziamenti,
nel dichiarare il proprio sostegno politico e istituzionale alla vertenza chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla vicenda e cosa intende fare l’Amministrazione provinciale- unitamente al Comune di Firenze e alla Regione Toscana – per impedire lo smantellamento della sede fiorentina della Renault e i licenziamenti annunciati.
Altresì chiediamo di sapere quali iniziative di sostegno e tutela dei lavoratori sul piano occupazionale, salariale e dei redditi la Giunta intende attivare al fine di contrastare precarietà, perdita del lavoro e dei diritti".

04/03/2013 11.05
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze