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OPG MONTELUPO, "CHE ACCADE IL 31 MARZO?"
Rifondazione comunista pone il quesito alla Provincia di Firenze

"Che succede all’Opg di Montelupo?": i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi fanno presente che si avvicina il 31 marzo, data prevista dalla legge che impone il "superamento" degli Opg ed "è tempo di bilanci, anche a fronte di quelle che sono le ultime notizie che hanno riguardato lo stesso istituto di Montelupo". Rifondazione comunista chiede alla Provincia di Firenze, in relazione alla chiusura dell’Opg di Montelupo Fiorentino, di riferire sulla procedura in essere per il superamento dell’Opg, sulle soluzioni e gli assetti futuri individuati per la sistemazione dei detenuti ivi compreso l’utilizzo che avrà l’antica Villa Medicea servita all’attuale istituto. Di seguito il testo della domanda d'attualità che i consiglieri di Rifondazione hanno presentato sull'argomento in Provincia.

"Che succede all’Opg di Montelupo? Si avvicina il 31 marzo, data prevista dalla legge che impone il "superamento" degli Opg ed è tempo di bilanci, anche a fronte di quelle che sono le ultime notizie che hanno riguardato lo stesso ististuto di Montelupo.
Gli ospedali psichiatrici giudiziari sono 6: Barcellona Pozzo di Gotto,Aversa, Napoli Sant'Eframo, Reggio Emilia, Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino. Gli internati sono 1.073
La struttura di Montelupo, antica (era una villa medicea), è inadatta a curare quel genere di pazienti, ma non resterà abbandonata.
L'ospedale psichiatrico giudiziario, dovrà chiudere e trovare una sistemazione adeguata per i suoi detenuti pazienti. Trentacinque sono quelli toscani, gli altri torneranno nelle regioni di appartenenza: Liguria, Sardegna, Umbria. Sono circa cento gli attuali pazienti dell'Opg: il 30% degli ospiti di Montelupo hanno reati di omicidio alle spalle, gli altri lesioni, maltrattamenti, rapine. Sono tutti uomini e tutti hanno bisogno di trovare strutture attrezzate per curarli. I detenuti di quello che un tempo si chiamava il "manicomio", in attesa di essere trasferiti, sono liberi dalle 8 alle 20 di passeggiare nei corridoi e usare le sale comuni. Restano in cella solo quelli considerati pericolosi.
Dal 2011 quando è stata chiusa la sezione dell'Ambrogiana, tutti i detenuti - attualmente un centinaio - sono divisi nelle celle della terza sezione, ospitate nelle x scuderie, dove è stato ultimato da poco un restauro.
La Asl 11 tempo fa dichiarò di stare “…pensando di creare piccoli centri per venti pazienti al massimo, i luoghi distribuiti nelle varie aree vaste, saranno strutture sanitarie in grado di seguire meglio i pazienti con problematiche anche gravi. Fra le location accreditate c'è una struttura a San Miniato nell'empolese. Altre strade invece sono ancora da esplorare….”
Il provveditore della Toscana all'amministrazione carceraria, Carmelo Cantone tempo fa dichiarò - contrariamente a quanto dichiarava l’Amministrazione Comunale di Montelupo che l’antica Villa Medice non torni ad essere un carcere – “… il progetto è di sostituire l'Opg con una struttura di reclusione per detenuti con lunghe condanne, ma con un basso livello di pericolosità…”.
Opinioni diverse anche se l'urgenza in questo momento è quella di individuare sul territorio toscano due o tre luoghi in cui creare le nuove strutture per l'assistenza e cura di chi è ancora «prigioniero» dell'Opg.
A quanto è dato sapere “…niente, dentro la struttura, fa pensare alla scadenza del 31 marzo, data prevista dalla legge impone il "superamento" degli Opg. Negli ultimi anni sono stati spesi 5 milioni per ristrutturazioni, sarebbe una scelta miope buttare questi soldi nel cestino - afferma la direttrice Antonella Tuoni alla guida della struttura dal 2011 -il 31 marzo non ci sarà un cambiamento epocale…”.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista in relazione alla chiusura dell’OPG di Montelupo prevista per il 31 marzo 2013 così come recita il dispositivo legislativo chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla procedura in essere per il superamento dell’OPG, sulle soluzioni e gli assetti futuri individuati per la sistemazione dei detenuti ivi compreso l’utilizzo che avrà l’antica Villa Medicea servita all’attuale OPG.
Altresì chiediamo di sapere a che punto è la rete di vigilanza esterna voluta dal governo per curare i malati nel rispetto della dignità umana e i provvedimenti adottati dalla Regione Toscana per individuare le strutture che dovranno ospitare i malati".

11/03/2013 09.47
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze