'IMMAGINE' DI FIGLINE, TAVOLO IL 14 MARZO
Il Commissario giudiziale ha aperto la procedura di cassa integrazione straordinaria. Il punto nel Consiglio provinciale di Firenze
Il 28 giugno 2012 è stato firmato presso la Direzione Lavoro della Provincia di FIrenze un verbale di accordo fra la società Immagine e le organizzazioni sindacali per il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria, a motivo della cessazione di attività, per 12 mesi, a decorrere dal 2 luglio 2012 per tutto il personale in forza all'azienda (22 lavoratori). La situazione della vertenza è stata illustrata al Consiglio provinciale di Firenze dal Presidente della Provincia Andrea Barducci, che è anche assessore al Lavoro, in risposta a due distinte domande d'attualità della Lega Nord e di Rifondazione comunista.
La cassa integrazione straordinaria era prevista con la sospensione a zero ore e/o la riduzione di orario con il meccanismo della rotazione, con pagamento diretto da parte dell'Inps.
Il 9 gennaio 2013 la società è stata ammessa al concordato preventivo con cessione dei beni con la nomina del Commissario giudiziale, l'unico soggetto che, ai sensi della Legge 223/91, può aprire in questi casi la procedura per il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per aziende in procedura concorsuale.
Dopo vari contatti telefonici il Commissario giudiziale ha ufficialmente apertto la procedura il 6 marzo.
La Direzione Lavoro della Provincia ha convocato le parti per il 14 marzo per procedere all'espletamento congiunto della procedura di cassa integrazione straordinaria per aziende in procedura concorsuale.
"Ciascuno deve fare il suo - ha commentato per la Lega Nord Marco Cordone - e gli imprenditori devono fare la loro parte. Mi chiedo come si sia potuta condurre la vicenda Immagine fino a questo punto. Ciascuno svolga bene il suo lavoro perché alla fine che ci rimette sono i lavoratori e le loro famiglie".
"Siamo lieti che il 6 marzo sia stata recuperata la procedura di attivazione degli ammortizzatori sociali - ha detto per Rifondazione comunista Andrea Calò - Il punto di fondo è l'applicazione della legge Fornero, inutile e dannosa, che complica tutto in modo non positivo. Positiva la convocazione del tavolo tra le parti, che apre la strada a possibili e serie trattative".