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LEGGE URBANISTICA, LA PROPOSTA DELLE PROVINCE TOSCANE ALLA REGIONE
UPI Toscana: "Sì a una filiera collaborativa fra le amministrazioni, da evitare un ritorno a impostazioni centralistiche regionali"

Mappa da un piano territoriale di coordinamento

Le Province toscane intervengono sulla revisione della Legge regionale 1/2005 che ri-guarda il Governo del territorio, il messaggio dell'UPI (Unione province toscane) è chiaro: la nuova legge deve rilanciare una filiera collaborativa fra le amministrazioni, va assolu-tamente evitato il “ritorno a impostazioni centralistiche”. Su questo tema UPI ha già pre-sentato alla Regione una proposta propria ben articolata e, nei giorni scorsi, ha condiviso un ordine del giorno messo a punto da Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto, e da Alessio Beltrame, coordinatore degli assessori provinciali toscani all'Urba-nistica e Pianificazione. “Deve essere rilanciata - si afferma nel documento - la scelta del “sistema” pianificatorio toscana che, facendo propri i principi del Titolo V della Costituzio-ne, individua in una filiera non gerarchica ma collaborativa fra i livelli istituzionali un valore aggiunto nelle scelte di Governo del territorio in termini di qualità e condivisione delle scel-te, evitando un ritorno ad impostazioni centralistiche regionali”.

La parola d'ordine di UPI è dunque “filiera della pianificazione”, dove nessuna istituzione prevarica l'altra. “Certo questa revisione avviene in un momento di incertezza rispetto agli assetti istituzionali - affermano le Province toscane - ma è ineludibile la necessità di una pianificazione nella quale siano centrali letture del territorio di area vasta; letture che met-tano al centro lo sviluppo sostenibile e la competitività del sistema economico toscano, raf-forzando le pianificazioni provinciali e favorendo quelle sovracomunali. Non solo: guar-dando con decisione alla tutela del patrimonio territoriale e all'innovazione tecnologica come volano per la crescita”.

Per sempIificare le procedure troppo lunghe, i cui costi sono tutti a carico dei cittadini e delle imprese, le Province toscane lanciano la “pianificazione per funzioni”. “I costi attuali della pianificazione sono un ostacolo, per i piccoli Comuni ma non solo, ed i tempi lunghi della pianificazione sono in antitesi con la necessità di dare risposte in tempi ragionevoli alle esigenze del territorio – si afferma nel documento di UPI - Per migliorare questi aspet-
ti deve essere esplicitato e rafforzato il concetto di pianificazione per funzioni: ogni livello pianifica in relazione alle funzioni proprie e delegate eliminando sovrapposizioni fra i livelli istituzionali, con una coerenza tra i piani di natura orizzontale”.
Secondo UPI “è positiva l'impostazione concettuale di una legge che si pone l'obiettivo di limitare il consumo di suolo, di salvaguardare il territorio aperto ed agricolo”. Nella riqualifi-cazione del tessuto urbano, per le Province toscane, è però necessario “un approccio col-laborativo fra istituzioni”.

22/03/2013 16.49
Provincia di Firenze