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SUN CHEMICAL, "81 DIPENDENTI IN BILICO"
Rifondazione: "Decisione grave e irresponsabile della multinazionale"

La multinazionale Sun Chemical group s.p.a. comunica alla Rsu l’intenzione di dismettere le attività produttive nel sito di Castello- Firenze, rischiano il licenziamento 81 lavoratori.
Una decisione grave e irresponsabile, assunta in un momento di forte recessione economica e di pesante crisi sociale. Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori chiede alla Provincia di Firenze, unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Firenze, di contrastare una scellerata politica della multinazionale fondata solo sul massimo profitto e sul massacro dei lavoratori. Subito la convocazione di Confindustria e della direzione aziendale al fine di scongiurare perdita dei posti di lavoro e delle attività produttive e tutte le misure di sostegno e tutela ai lavoratori. Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.

"Nuovo dramma occupazionale l’azienda Sun Chemical comunica alla Rsu l’intenzione di dismettere le attività produttive nel sito di Firenze, rischiano il licenziamento 81 lavoratori. La Sun Chemical group s.p.a. è una grossa multinazionale produttrice di inchiostri da stampa e pigmenti e conta in Italia 5 punti produttivi: due in provincia di Milano, uno a Torino, uno a Turate in provincia di Como e uno a Firenze a Castello. Negli ultimi 13 anni l’azienda ha dato vita a una ristrutturazione, iniziata nel ’97, passando da un organico di 247 agli attuali 81 addetti. Da tempo la RSU e sindacati sono impegnati a contrastare delocalizzazioni e una politica fondata solo sugli esuberi e sull’attacco al lavoro. Fin dal 2009 lo stabilimento di Castello è interessato agli ammortizzatori sociali e oggi è in essere una procedura di mobilità per 17 lavoratori, nessuno però si aspettava che la direzione aziendale annunciasse la cessazione delle attività. La Rsu e le OOSS ritengono che “….sia inaccettabile ipotizzare la chiusura immediata dell'impianto, in particolar modo di fronte alla piena disponibilità dei lavoratori ad intraprendere tutte le iniziative necessarie al fine di abbattere i costi dell'impresa….inoltre la chiusura cade in un periodo di grave crisi occupazionale sia a livello territoriale che nazionale pertanto qualsiasi azienda dovrebbe assumersi la responsabilità sociale di ricercare tutte le soluzioni alternative al licenziamento…”. Un primo sciopero con assemblea si è tenuto il 22 marzo mentre altre due ore di sciopero sono state annunciate per il 25 marzo.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Sun Chemical e nel dichiarare il proprio sostegno politico e istituzionale alla vertenza, a fronte dell’annuncio della multinazionale Sun Chemical group s.p.a di chiudere lo stabilimento di Castello e degli 81 posti di lavoro a rischio chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla situazione dello stabilimento di Castello, sui motivi che hanno indotto la proprietà a dimettere l’impianto, sulla situazione occupazionale e sullo stato degli ammortizzatori sociali. Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza è stata investita dalle organizzazioni sindacali dei problemi occupazionali e produttivi dello stabilimento di Castello a seguito di questa grave decisione da parte della proprietà e quali iniziative intenda assumere per tutelare il lavoro,l’occupazione e i salari.
Infine chiediamo di sapere se la provincia di Firenze unitamente alla Regione Toscane e Comune di Firenze è intenzionata ad incontrare Confindustria e la direzione aziendale della Sun Chemical al fine di recuperare sul piano sociale tutta la responsabilità necessaria, contrastando una scellerata politica della multinazionale fondata solo sul massimo profitto e sul massacro dei lavoratori".

25/03/2013 12.21
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze