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TAV, RIFONDAZIONE: "MONITORARE NON SOLO LA TRIVELLA"
"A causa di Monna Lisa mobilità per 43 lavoratori. Verificare di impiegarli in altri cantieri"

Dopo il sequestro di 'Monna Lisa', la trivella che doveva realizzare il sottoattraversamento del nodo Fiorentino Tav, Nodavia ha aperto la procedura di mobilità per 43 lavoratori, su un totale di un centinaio che lavorano tra Campo di Marte e gli ex Macelli, in via Circondaria.
Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista "aveva più volte denunciato la propria avversità al sottoattraversamento del nodo Fiorentino definendola più volte inutile e costosa - spiegano i consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Le istituzioni si facciano carico di monitorare i posti di lavoro concordando a gli ammortizzatori sociali e dando continuità occupazionale. Verificare al possibilità di attivare i lavoratori su altri cantieri".
"Chiediamo - continuano Calò e Verdi - che venga riferito dettagliatamente in Consiglio provinciale dell’incontro svolto e quali intenzioni hanno la Provincia e il Comune di Firenze riguardo all’impiego di ammortizzatori sociali per questi lavoratori".
Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Apprendiamo che Nodavia ha aperto la procedura di mobilità per 43lavoratori , su un totale di un centinaio che lavorano tra Campo di Marte e gli ex Macelli, in via Circondaria ai cantieri dell’Alta velocità nel nodo del sotto attraversamento Fiorentino.

Le perquisizioni ed il sequestro immediato della Talpa per evitare delle conseguenze nel caso in cui avessero proceduto all’avanzamento dei lavori hanno portato all’apertura di una procedura di mobilità e che a breve Nodavia, la società che sta realizzando i lavori del passante del sotto attraversamento Tav, potrà avanzare la richiesta di licenziamenti.
I sindacati stanno lavorando per cercare di scongiurare i licenziamenti e dichiarano: «Abbiamo avuto un incontro in Provincia venerdì scorso, per cercare di capire se la strada degli ammortizzatori sociali è percorribile», spiegano “. Ora un tavolo con la Regione urgente. »

Le gravissime le imputazioni che hanno portato al blocco del cantiere non lasciano dubbi sulla poco trasparente gestione dell’opera e riaffermiamo la contrarietà all’intera opera sull’alta velocità per la sua inutilità sociale e il costo iperbolico, detto ciò non devono essere sempre e solo i lavoratori a pagare l’inettitudine e la disonestà di una classe dirigente.
Non solo l’uso del ricatto occupazionale non deve servire a giustificare l’opera, ma le Istituzioni devono offrire delle reali alternative di lavoro mettendo subito in cantiere il riassetto del territorio e il ripristino e il rinnovo dell’asse ferroviario di superficie.
Rifondazione Comunista quindi ritiene preoccupante il comportamento di Nodavia che non ha chiarito nel corso degli incontri avuti, con i sindacati il quadro completo dei sequestri ancora i vigenti e i lavori che su tanno invece continuando come alla stazione Foster.
Sosteniamo la richiesta di un tavolo Istituzionale che coinvolga la Regione Toscana e che miri a riconvertire l’opera Tav in opere utili.
Si facciano tutti i passaggi che servono a salvaguardare i lavoratori nei cantieri già aperti utilizzando tutte le forme di supporto al reddito e di cassa integrazione possibili per evitare il licenziamento dei 47 lavoratori.

Gli scriventi consiglieri di Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze appreso che la procedura di mobilità per 43lavoratori di Nodavia si cantieri dell’alta velocità fiorentina sono in scadenza tra pochi giorni e che la proprietà potrebbe ricorrere al licenziamento
Chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all'Assessore competente
di riferire dettagliatamente su cosa è stato discusso nell’incontro incontro in Provincia di Firenze venerdì 22 scorso, per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali.
Quali siano gli strumenti per il monitoraggio dell’utilizzo dei lavoratori nei cantieri Nodavia
Se la provincia di Firenze si adopererà per sostenere la richiesta di un tavolo Istituzionale che coinvolga la Regione Toscana per chiarire la posizione dei lavoratori in mobilità.

E se intende altresì valutare insieme al Comune di Firenze e alla Regione Toscana la possibilità riconvertire l’opera Tav in opere socialmente utili che offrono delle reali alternative di lavoro, programmando cantieri per il riassetto del territorio e il ripristino e il rinnovo dell’asse ferroviario di superficie".

25/03/2013 15.00
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze