MARO'. PDL PROVINCIA FIRENZE: "UNIAMO LE FORZE"
Carla Cavaciocchi: "Risolviamo insieme questa tragedia"
Sulla vicenda dei due maro’ italiani che sono stati rispediti in India, "tra l’altro senza sciogliere le tensioni diplomatiche che sono nate tra i due Paesi", interviene il gruppo consiliare del Pdl in Provincia di Firenze "amareggiato e molto preoccupato per il rischio che la situazione possa precipitare”.
E’ di oggi la notizia che il marò Latorre, in una mail inviata dall’India ad un trasmissione televisiva italiana, ha scritto che “non ci serve ora di sapere di chi sia stata la colpa, nè che le forze politiche si rimbalzino la responsabilità. Quello che chiediamo ora non è divisione: unite le forze e risolvete questa tragedia” .
“L’Unione europea si tira fuori dal conflitto spiegando di “non far parte della disputa legale”, dichiara la consigliera Carla Cavaciocchi, “ma è soprattutto il governo italiano che non può rimettersi completamente alle decisioni delle autorità indiane, senza nessuna obiezione, ma deve far valere le proprie posizioni sulla scena internazionale, a differenza della presidente italo-indiana del partito del Congresso, Sonia Gandhi, che rimarcando anche oggi che 'Nessuno deve pensare di sottovalutare l’India', sottolinea con forza il ruolo di potenza mondiale che il paese orientale oggi riveste”.
Il gruppo consiliare del Pdl manifesta tutta la sua vicinanza ai due marò e ai loro familiari, auspicando che intervenga "un’azione più incisiva" da parte del Governo italiano volta alla salvaguardia delle sorti dei due soldati italiani, "i quali stanno dando prova a tutto il mondo della integrità, della solidità, del senso di obbedienza e del rispetto delle regole da parte dell’esercito italiano".
“Siamo italiani, dimostriamolo, come hanno fatto loro", queste le parole di Latorre a conclusione della sua mail di oggi, che il Pdl in Provincia di Firenze sottoscrive a pieno rivolgendo tutta la sua solidarietà ai due marò.
Intanto il Pdl presenterà una mozione che impegni la Provincia di Firenze a sottoscrivere l’appello del marò.