"MIGLIAIA DI PERSONE A RISCHIO ACCESSO PENSIONE INVALIDITA'"
Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista propone una mozione all'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi
Per il gruppo provinciale di Rifondazione comunista è "a rischio il diritto di accesso alla pensione di invalidità per migliaia di persone". Il Parlamento "chiarisca al più presto la vicenda stabilendo per legge che il limite reddituale per ottenere la provvidenza economica, legata all’invalidità civile, parziale o totale, sia riferito solo ed esclusivamente al reddito personale". I consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato a riguardo una mozione che verrà discussa in Consiglio provinciale di Firenze.
"Il Consiglio Provinciale di Firenze
premesso che
- negli ultimi cinque anni il sistema del welfare pubblico ha subito pesanti tagli da parte del governo centrale, causando il ridimensionamento, quando non la chiusura, di prestazioni e servizi sociali essenziali;
- la nostra Costituzione garantisce i diritti sociali e promuove l’eliminazione degli ostacoli all’uguaglianza;
- la spesa sociale non è un costo da tagliare, ma un investimento per un futuro migliore, socialmente inclusivo;
- la pensione di invalidità è un diritto sociale individuale.
Considerato che
desta forte preoccupazione il recente pronunciamento della Corte di Cassazione (Sezione Lavoro, Sentenza n. 7320 del 22 marzo 2013) che afferma che i limiti di reddito da applicare ai fini della pensione di invalidità civile sono da considerare come la somma del reddito individuale con quello del coniuge se presente;
la sentenza non è legge e non incide immediatamente sulle prestazioni di milioni di invalidi civili, ma potrebbe condizionare il confronto in corso fra INPS e Ministero del Lavoro proprio su questo tema;
l’Inps a fine 2012 aveva emanato una circolare che già prevedeva il computo del reddito coniugale (e non più individuale) ai fini della concessione della pensione;
la conseguenza immediata di quella circolare sarebbe stata che gli invalidi totali titolari assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore al 16.127 euro avrebbero perso il diritto alla pensione ( 275,87 euro al mese);
in seguito opportune razioni e proteste delle Associazioni e dei Sindacati l’INPS ha sospeso l’applicazione di quella disposizione amministrativa;
contemporaneamente è stato aperto un confronto tra INPS e Ministero del Lavoro per chiarire la questione;
ritenuto
necessario un immediato intervento da parte del Parlamento per evitare che una decisione di un tribunale possa escludere decine di migliaia di persone dal diritto di avere la pensione di invalidità, già esigua nell’importo.
il Consiglio Provinciale di Firenze chiede
che il Parlamento intervenga al più presto perché si faccia chiarezza su un tema così delicato, stabilendo per legge che il limite reddituale per ottenere la provvidenza economica legata all’invalidità, civile parziale o totale, sia riferito solo ed esclusivamente al reddito personale".