CICLOPISTA MONTELUPO-SIGNA, RIPRESA DEI LAVORI ENTRO APRILE. A GIUGNO L’INAUGURAZIONE
Gamannossi: “Non risultano procedimenti di natura fallimentare. L’opera in corso di ultimazione ha già ricevuto il battesimo di fuoco resistendo a quattro eventi idraulici di importante portata”
La Provincia di Firenze interviene a seguito di una notizia pubblicata sull’edizione empolese di un quotidiano nazionale, per precisare il reale stato dei lavori della pista ciclabile che collega Montelupo a Signa. “A differenza di quanto affermato sulla stampa, il completamento del percorso ciclopedonale Montelupo-Signa non è stata prorogata a causa del fallimento della ditta che si occupa dei lavori” ha precisato l’Assessore alle Infrastrutture e Pianificazione Territoriale della Provincia di Firenze, Marco Gamannossi. “La Provincia ha ancora un contratto in essere con la ditta aggiudicataria dei lavori sulla quale non ci risultano pendenti dei procedimenti di natura fallimentare. I lavori hanno subito ritardi per problematiche realizzative insorte con l’Impresa ed in corso di definizione. Inoltre il maltempo di questo inverno non ha certo aiutato.”
“La soluzione è comunque prossima – rassicura l’Assessore provinciale – e per giugno è programmata l’apertura ufficiale alla fruizione del percorso”.
“Mi preme sottolineare – continua Gamannossi - che il tracciato della pista ciclabile Montelupo-Signa è già interamente percorribile. L’opera ha ricevuto un battesimo di fuoco in questo inverno resistendo a quattro eventi idraulici di importante portata, con quasi due metri di altezza d’acqua che hanno investito il percorso. Non sono stati però arrecati danni strutturali, ma interferenze preventivate nel piano di manutenzione dell’opera, relative essenzialmente alla sistemazione di piccole erosioni legate al transito della piena e rimozione della deposizione di masse detritiche e alberature. Si tratta della prima pista con parti interamente in area golenale realizzata in Provincia di Firenze. Chi conosce i luoghi è consapevole che non si tratta di un intervento tecnicamente facile da calibrare dal punto di vista di costi/benefici e tutto sommato è una sfida, per ora, vinta”.
Nella realizzazione del percorso ciclopedonale sono stati eseguiti alcuni interventi strutturali di sistemazione idraulica con importante valenza e funzione antierosiva su tratti di sponda naturale e su muri artificiali effettivamente molto deteriorati (un esempio è la scogliera in massi ciclopici con cementazione a ridosso del muro di sponda del Rio Samminiatello), incrementando la sicurezza della pista, ma anche rafforzando in modo significativo la difesa del territorio contermine.
Non sono valutabili direttamente gli effetti positivi di tali interventi nella resistenza alla piena di lunedì 18 marzo (un evento molto gravoso dal punto geotecnico, basti pensare al numero e dimensioni delle frane che si sono innescate praticamente ovunque sul territorio provinciale), ma la tenuta della struttura è già una prova della qualità dei lavori, se si confronta con la frana che l’erosione dell’Arno ha prodotto a monte del Ponte di Camaioni, a poche centinaia di metri dalla fine della pista.
“Ad oggi le problematiche che risultano sulla nuova pista sono quasi esclusivamente una questione di sfalci di erba ed eventualmente di spargimento di diserbante – viene precisato da Palazzo Medici Riccardi - operazioni manutentive che effettueremo anche quest'anno come fatto l'anno passato anche con la collaborazione del Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale, e che tengo a sottolineare, sono comunque dovute soprattutto al contesto fluviale in cui è collocata l’opera”.
Per quanto attiene il proseguimento fino a Signa, con i restanti lotti di intervento la Provincia ha già elaborato la progettazione fino al livello di definitivo ed auspica che si possa addivenire in tempi brevi al finanziamento dei lavori.