MUGELLO, RIFONDAZIONE: "SI RACCOGLIE CARTA E SI LICENZIANO QUATTRO DIPENDENTI"
I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono alla Provincia di intervenire sul Consorzio Comunico
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi parlano di "grave episodio di intolleranza al Consorzio Comunico della raccolta della carta in Mugello" per il licenziamento di quattro lavoratori di cui tre “soggetti svantaggiati”. Con una domanda d'attualità presentata in Provincia di Firenze, Rifondazione Comunista esprime il proprio sostegno e la solidarietà ai quattro lavoratori licenziati e chiede alla Provincia "di mobilitare il proprio livello istituzionale per contrastare l'ennesimo attacco al Lavoro nel territorio Mugellano e reintegrare da subito i quattro lavoratori". Di seguito il testo della domanda d'attualità.
"Il Consorzio Comunico della raccolta della carta in Mugello licenzia 4 lavoratori, tre dei quali “soggetti svantaggiati”, i quali rappresentano la ragion d’essere di cooperative sociali di tipo b come quelle che costituiscono il Consorzio.
Dopo un periodo durato 15 mesi di cassa integrazione in deroga con la riduzione dell’orario lavorativo, in maniera improvvisa e unilaterale questo periodo si è concluso con il licenziamento immediato dei quatto lavoratori.
Inaccettabile il comportamento delle cosiddette "cooperative sociali", che non hanno esitato a cacciare persone con difficoltà certificate e per cui ricevono sostanziosi sgravi fiscali dallo Stato adducendo inoltre motivazioni palesemente inesistenti tra cui il la mancanza possesso della patente “C” degli operatori, requisito mai menzionato nel capitolato della gara d'appalto.
La denuncia fatta nel comunicato della Cgil Fp espone chiaramente i retroscena: “Purtroppo, fin dall’inizio della vicenda, è stata evidente la volontà delle Cooperative Comil e Progetto Ambiente (componenti del Consorzio Comunico) di sbarazzarsi di una parte del gruppo di lavoro; in particolar modo dei soggetti ritenuti meno produttivi o, come nel caso del delegato sindacale, più rompiscatole.”
L’alto aspetto della catena di responsabilità è anche della municipalizzata Publiambiente, che con l'appalto al ribasso del 20% costringe i vincitori dello stesso ad una forte “razionalizzazione del personale” e scarica sugli ultimi della filiera i disservizi che si producono, nel tentativo, anche maldestro, di mascherare le responsabilità politiche e gestionali palesate dal malcontento dei cittadini dei Comuni del Mugello scaricando le colpe dei disservizi sulle cooperative ( testimonianza di questo le numerose multe per disservizio che Publiambiente applica con solerzia ai soggetti appaltatori).
In questo conflitto tutto giocato sulla riduzione sul costo del lavoro tra stazione appaltante e Consorzio, quest’ultimo risponde in maniera inadeguata e illegittima ai tagli operati sugli appalti di igiene ambientale: mentre le tariffe continuano ad aumentare Publiambiente assegna i servizi ricorrendo al “massimo ribasso” con conseguenze pagate dai cittadini e dai lavoratori..
Rifondazione Comunista interviene sulla vertenza esprimendo la proprio sostegno e solidarietà ai 4 lavoratori e chiedendo alla Provincia di Firenze di mobilitare il proprio livello Istituzionali per contrastare l'ennesimo attacco al Lavoro nel territorio Mugellano.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali confermano quindi l’impegno a sostenere attraverso il presente atto la partecipazione alla vertenza in atto e chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla vicenda che ha visto il del licenziamento dei 4 lavoratori, di cui tre definiti persone con difficoltà e ne chiedono l’immediato reintegro.
Chiedono inoltre che venga fatta chiarezza sulla dinamica dei fatti sgomberando, tra l’alto, immediatamente il campo dai presunti comportamenti antisindacali denunciati dalla Cgil FP.
Altresì Chiediamo se l’amministrazione Provinciale unitamente al Comuni del Mugello è intenzionata ad attivare un monitoraggio sulla struttura Consorzio, invitando la medesima recuperare un profilo di responsabilità sociale sul tema delle relazioni sindacali e sul rispetto delle dignità e professionalità e a ricercare, pur nelle difficoltà dell'attuale situazione finanziaria, soluzioni rispettose dei diritti dei lavoratori e della qualità del servizio di differenziazione dei rifiuti, ritirando i licenziamenti già annunciati".