NASCE IL SISTEMA MUSEALE TERRITORIALE DEL CHIANTI E DEL VALDARNO
12 musei della Toscana si fondono in un unico sistema di promozione e valorizzazione della cultura di campagna. Dieci amministrazioni comunali e la Provincia di Firenze danno avvio ad un ampio progetto di promozione culturale locale
Provincia di Firenze, Comuni di Bagno a Ripoli, Figline Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa, Reggello, Rignano sull'Arno, San Casciano Val di Pesa, Unione dei Comuni del Chianti (per Barberino Val d'Elsa e di Tavarnelle Val di Pesa): sono gli enti che, con la firma di una convenzione, da oggi danno vita insieme al “Sistema museale territoriale del Chianti e del Valdarno”. Dodici fucine culturali alle porte di Firenze: spazi museali, pievi, mulini e oratori che d’ora in avanti propongono un unico ed esteso percorso turistico dell’arte, della cultura e dell’artigianato storico.
Il Sistema museale si propone di offrire un itinerario culturale completo al turista affascinato dai territori del Chianti e del Valdarno, in grado di promuovere con un unico marchio le bellezze custodite tra le colline di Bagno a Ripoli, Impruneta e Figline realizzando, in definitiva, un percorso museale convincente subito fuori dal Capoluogo. In questo progetto la Provincia di Firenze avrà un ruolo di coordinamento per ideare le attività di potenziamento e di fund raising del nuovo Sistema museale, per avviare iniziative di comunicazione e per promuovere azioni finalizzate a favorire il rapporto tra uffici informazioni turistiche, scuole, territori e musei.
I Comuni del Chianti e del Valdarno s’impegnano a collaborare con le proprie strutture a definire progetti di promozione turistica che riguardino il Sistema museale nella sua totalità: ad esempio l’uso di un unico marchio ben riconoscibile, un sito web unificato, la segnaletica, la stesura di depliant, pubblicazioni, guide monografiche, cataloghi, ma anche l’organizzazione di momenti di formazione per operatori museali sulla didattica culturale e l’ideazione di calendari di eventi e di indagini sui visitatori.
Importante sarà l’uso delle nuove tecnologie, tra newsletter, un sito web unificato, codici QR per la diffusione delle informazioni turistiche. Il Comune di San Casciano, in qualità di capofila del progetto, sarà chiamato a sviluppare e realizzare i programmi necessari alla crescita del Sistema museale, attraverso la partecipazione ai bandi per la richiesta di contributi, alla realizzazione delle iniziative e delle attività.
Le immagini e i grandi tesori medievali e rinascimentali del Chianti fiorentino, intesi tradizionalmente come patrimoni artistici custoditi all’interno di piccoli spazi espositivi, si mescolano così alle tradizioni del Valdarno, ai saperi di un territorio che punta a valorizzare il paesaggio e le proprie emergenze architettoniche invitando alla scoperta di castelli, pievi, mulini. Due modi diversi di raccontare le proprie radici, di mostrarsi agli occhi del turista culturale, due identità della area fiorentina che provano a superare se stesse e a proporsi per la prima volta quale modello unitario di gestione e programmazione degli spazi museali con un regolamento e una convenzione pluriennale comuni e condivisi, documenti approvati dai rispettivi consigli comunali e dalla Provincia di Firenze.
Info aggiuntive
I capolavori di Masaccio, Neri di Bicci, Andrea del Verrocchio abitano le chiese di campagna chiantigiana e valdarnese non più solo come opere da conservare ma come tesori vivi da conoscere e condividere, opere dunque che iniziano a dialogare fra loro e con il territorio. Gli spazi finora riuniti sotto un unico Sistema museale territoriale sono l’Antiquarium di Sant’Appiano (Barberino Val d’Elsa), la Pieve di San Leonino (Rignano sull’Arno), il Museo d’Arte Sacra di San Francesco (Greve in Chianti), il Museo Masaccio – Pieve di Cascia (Reggello), il Museo di San Casciano, il Museo d’Arte Sacra del Tesoro di Santa Maria (Impruneta), il Museo d’Arte Sacra (Tavarnelle Val di Pesa), il Museo d’Arte Sacra (Incisa in Val d’Arno), l’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote (Bagno a Ripoli), il Museo d’Arte Sacra dell’Abbazia di Vallombrosa (Reggello), il Museo Emilio Ferrari della cultura contadina (San Donato in Poggio), il Museo d’Arte Sacra della Collegiata di Santa Maria (Figline Valdarno).