EDISON, RIFONDAZIONE ALLA PROVINCIA: "E' UN LIBRO DA TENERE APERTO"
"La proprietà non rispetta gli accordi sottoscritti in Palazzo Medici Riccardi"
Protestano gli ex lavoratori della Libreria Edison in cassa integrazione "per i comportamenti illegittimi adottati dalla proprietà inottemperante agli impegni sottoscritti in Provincia di Firenze nell'accordo di mobilità", dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. "A rischio il pagamento del preavviso e le indennità di fine rapporto - aggiungono - Un comportamento grave, inqualificabile e illegittimo adottato dalla proprietà ai danni dei lavoratori. Corrisponde a verità l'interessamento di nuovi imprenditori a rilevare e rilanciare la libreria?". Rifondazione comunista, nell'esprimere solidarietà ai lavoratori, chiede alla Provincia di Firenze di "intervenire per rimuovere atti e comportamenti illegittimi e difformi dall'accordo sottoscritto". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Alla luce delle ultime notizie apparse sui giornali, gli ex lavoratori della Edison hanno manifestato la propria soddisfazione nell'apprendere che ci sarebbero imprenditori “....pronti a riconoscere il valore e le potenzialità ancora inespresse del luogo che ospitava la Edison e che lì sono disposti ad investire....”.
Il 22 aprile il tribunale si pronuncerà sull'omologazione del concordato preventivo, mentre il giorno successivo il contenzioso fra Feltrinelli e Comune sul cambiamento di destinazione dei locali di piazza della Repubblica arriverà davanti al Consiglio di Stato.
In una situazione di forte precarizzazione occupazionale e salariale i lavoratori “... stanno studiando iniziative per la Giornata mondiale del libro del 23 aprile...” in modo da tenere alta l'attenzione su una vertenza delicata e complessa e su una vicenda come quella della desertificazione delle strutture socio culturali a Firenze che continua a preoccupare anche l'intera cittadinanza .
Purtroppo in contrasto con queste ultime novità l'azienda “Libreria Edison”, sta gestendo la fase della liquidazione in modo scorretto con i lavoratori. Lunga è la sequela di atti e comportamenti irresponsabili e socialmente iniqui compiuti dalla proprietà sulla pelle dei lavoratori. Dopo aver prorogato per soli due mesi la CIGS in deroga ha inviato a tutti i dipendenti lettera di licenziamento, senza confrontarsi, ne informare le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori. Con l’evidente intento di non pagare il preavviso (come invece previsto nell’accordo di mobilità firmato in provincia) e le indennità di fine rapporto.
Grave è il fatto che la stessa lettera sia stata inviata anche alle lavoratrici in maternità. La Filcams Cgil si chiede se “tutta questa fretta di interrompere in modo scorretto ed illegittimo i rapporti di lavoro ultradecennali sia solo il preludio o la continuazione di manovre poco chiare che danneggiano ulteriormente tutti i lavoratori?...” .
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell'esprimere solidarietà agli ex lavoratori della Libreria Edison in cassa integrazione e nel dichiarare il pieno sostegno politico e istituzionale alla vertenza in atto, a fronte degli atti e comportamenti illegittimi adottati dalla proprietà ai danni dei lavoratori chiedono al Presidente della provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire sulla vicenda in merito alle notizie apparse sulla stampa di un possibile salvataggio della libreria da parte di imprenditori interessati a rilanciarla, se corrisponde a verità la non corretta applicazione dell'intesa sottoscritta in Provincia di Firenze nella direzione lavoro sempre da parte della proprietà, e quali sono gli obblighi e le pendenze contrattuali e giuridiche a carico dell'azienda che devono essere corrisposte ai lavoratori.
Altresì chiediamo di sapere se l'Amministrazione provinciale è stata nuovamente investita della vicenda da parte dei sindacati sulla non ottemperanza agli impegni sottoscritti nell’accordo di mobilità e cosa intende fare la Provincia di Firenze, unitamente al Comune, per rimuovere tutti quei comportamenti gravi e socialmente iniqui e illegittimi da parte dell'azienda.
Infine chiediamo di sapere quali misure di sostegno e tutela al lavoro, occupazione, salari e redditi sono state attivate agli ex lavoratori della Libreria Edison".