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MAFIA E LEGGE ANTICORRUZIONE, RAFFAELE CANTONE A PALAZZO MEDICI
Barducci: “Il fatto che in Toscana gli episodi di infiltrazione mafiosa siano ancora isolati rispetto ad altre zone d’Italia non deve essere fuorviante: il pericolo c’è, ed è alto, anche a Firenze e in tutta la Toscana”

Tavolo

Si è tenuto questa mattina in Palazzo Medici Riccardi l’incontro su “Prevenire e contrastare corruzione e mafie. Quali politiche per gli Enti locali?”. Al centro dell’appuntamento, organizzato da Provincia di Firenze e Avviso Pubblico, le modalità da mettere in atto contro l’infiltrazione della criminalità organizzata nella pubblica amministrazione. “Il fatto che in Toscana gli episodi noti di infiltrazione mafiosa nella PA siano ancora pochi o isolati – ha detto il Presidente della Provincia Andrea Barducci – non deve essere fuorviante. Il pericolo c’è, anche a Firenze e in tutta la Toscana”.
Oltre a Paolo Ermini, direttore del Corriere Fiorentino, ad Andrea Campinoti, Sindaco di Certaldo e Presidente nazionale di Avviso Pubblico e a Vittorio Mete, ricercatore di Sociologia dei fenomeni politici dell’Università della Magna Graecia di Catanzaro, ospite d’eccezione il Magistrato presso il Massimario della Cassazione Raffaele Cantone, tra i più profondi conoscitori del sistema mafioso in Italia.
Cantone è entrato nel merito della legge anticorruzione approvata lo scorso novembre. “Si tratta di una legge che parte dall’idea di fondo che la lotta alla corruzione possa essere affrontata in primo luogo non dalla magistratura, ma dalla Pubblica Amministrazione – ha detto il Magistrato Cantone -. La PA è chiamata ad arginare il pericolo di corruzione, d’infiltrazione malavitosa. E lo può fare con una serie di provvedimenti: si prevede infatti l’obbligo dell’elaborazione di un piano anticorruzione degli enti locali, di doveri di vigilanza importanti da parte dei dirigenti. Si stabilisce una responsabilità sui fatti omissivi, mentre sui siti web della PA ci sarà una sezione con una serie di contenuti relativi alla trasparenza amministrativa, specialmente in ambiti sensibili come gli appalti, solo per citarne uno. La legge anticorruzione può essere una grande occasione per la PA di riappropriarsi del tema della legalità in questo paese, a meno che non venga affrontata come un mero obbligo burocratico”.
Tra i punti affrontati da Raffaele Cantone in Palazzo Medici anche la necessità di rivedere la normativa in merito allo scioglimento dei consigli degli enti locali per infiltrazione mafiosa: “Oggi ci sono le condizioni per dare il via ad una legge che preveda la possibilità di sciogliere per mafia anche i Consigli regionali oltre a quelli comunali – ha detto Cantone – Con la riforma del Titolo V, le Regioni sono diventate enti con un’ampia capacità di spesa: basti pensare a materie quali la sanità e la pianificazione del territorio. Tra l’altro, le Regioni hanno una dimensione che, rispetto a quella degli enti nazionali, come i Ministeri per esempio, può essere più facilmente raggiungibile dall’infiltrazione mafiosa”.

12/04/2013 15.05
Provincia di Firenze