LE BARRIERE ANTIRUMORE SULLA FI-PI-LI
Conclusi i lavori, nel tratto di Scandicci, lo scorso 3 settembre
Le problematiche connesse all’installazione delle barriere antirumore sulla Firenze – Pisa – Livorno tra San Colombano e Badia a Settimo nel comune di Scandicci sono state al centro di una domanda d’attualità dei consiglieri di Forza italia Bertini e, discussa in Consiglio provinciale. “La Provincia è a conoscenza delle problematiche accadute perché nel dicembre 2003 è stato sottoscritto un accordo di programma per la definizione delle modalità di attuazione e per i finanziamenti dell’intervento che – ha spiegato l’assessore ai trasporti e viabilità Stefano Giorgetti – è stato finanziato con fondi sia del comune di Scandicci, sia della Regione Toscana, sia della Provincia di Firenze. Successivamente il progetto originario è stato anche leggermente modificato perché sono stati aggiunti anche degli interventi di sostituzione delle barriere laterali. La stazione appaltante era il comune di Scandicci. La Provincia di Firenze ha ritenuto opportuno, nel corso dei lavori, non consentire l’installazione di un cantiere permanente sulla strada di grande comunicazione ed ha imposto di smontare il cantiere tutti i fine settimana, nel periodo estivo, dalle quindici del venerdì alle dieci del lunedì. Questo ci ha costretto a di rivedere i tempi di realizzazione dell’opera. È stato anche condotto, prima dell’inizio dei lavori, uno studio sui flussi di traffico che aveva confermato la criticità della situazione. Il tempo previsto dai progettisti del comune di Scandicci per la realizzazione dell’intervento era di 90 giorni continuativi ma i tempi si sono prolungati per le cattive condizioni meteo del mese di maggio e anche per la limitazione imposta proprio dalla Provincia nella sospensione dei lavori dal lunedì al venerdì e quindi la rimozione ed il rimontaggio dei cantieri nel corso della settimana. Dal 3 settembre i lavori sono completati, la transitabilità dell’arteria è tornata normale. Riteniamo comunque opportuno, per il futuro, che gli appalti siano fatti direttamente da chi la gestisce l’arteria, quindi dalla Provincia proprio per evitare questi problemi di un appalto fatto dall’amministrazione comunale e difficilmente gestibile dalla Provincia”. Per Bertini “l’unico aspetto positivo di questa vicenda è che la Provincia ha capito che non può demandare ad altri la gestione di una arteria così importante, perché l’esperienza che è stata vissuta in questo caso ha avuto aspetti molto negativi. Invito la Provincia insieme alle imprese che vanno poi a realizzare i lavori direttamente sull’arteria – ha concluso Bertini – di stabilire tempi precisi ed eventuali penali nel caso in cui i tempi non vengano rispettati”.
14/09/2004 12.14