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LE GIUDITTE, I CAVALLI E I CAVALIERI DI SALVATORE CIPOLLA NEL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO
Nell’ambito della mostra-evento “Il Guardiano dei sogni”
Inaugurazione il 18 settembre alle 17 – Apertura fino al 31 ottobre

Salvatore Cipolla al lavoro

Sabato 18 settembre 2004 – alle ore 17,00 – nei suggestivi spazi di Villa Demidoff a Pratolino, il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi inaugurerà la mostra “Salvatore Cipolla. Giuditte, Cavalli e Cavalieri”, curata dal critico Maurizio Vanni. L’evento (proveniente dal Complesso Museale di Santa Maria della Scala a Siena), sarà tappa conclusiva del progetto culturale “Il Guardiano dei sogni. Arte nel Parco delle Meraviglie di Villa Demidoff” e corrisponde all’epilogo di un lavoro a tema che artista e critico hanno condotto parallelamente. Ne è scaturita un’originale mostra accompagnata da una prestigiosa edizione di critica comparata (pubblicata da Carlo Cambi Editore nella collana “Eventi”) che affronta in modo interdisciplinare, attraverso i testi di Maurizio Vanni e Alessandro Coppellotti, l’argomento. Nel libro sarà pubblicato anche un saggio di Antonio Paolucci.
Protagonisti principali saranno il cavallo – uno degli archetipi figurativi più presenti nella millenaria storia dell’arte occidentale – e la Giuditta, il mito dell’eroina ebrea che salva il suo popolo uccidendo Oloferne. In particolare la figura di Giuditta viene indagata attraverso il mito, per mezzo di paralleli con altri grandi maestri che l’hanno proposta nelle loro opere – in particolare Artemisia Gentileschi, Caravaggio e Klimt – e come simbolo di quel femminismo che riuscirà a cambiare le sorti del genere femminile.

Informazioni: Villa Demidoff - via Fiorentina, 276 – Pratolino - Tel. 055 409155 – e-mail: gigante64@tiscali.it
Orario di apertura: settembre, da giovedì a domenica dalle 10 alle 20; ottobre, solo la domenica dalle10 alle 19
Biglietto a € 2,58 (ridotti € 1,55) comprensivo della visita del Parco
Catalogo a € 10 (in vendita all’interno della villa)

“Salvatore Cipolla – scrive Maurizio Vanni – ci propone una serie di cavalli e di destrieri con cavaliere che sono espressione di una forza interiore inusitata: un vero e proprio inno alla libertà, espressiva e di pensiero, che fa assurgere il nobile corsiero a simbolo dei simboli. Il cavallo infatti non è un animale come tutti gli altri. Esso rappresenta il veicolo supremo per l’ascesa verso il cielo. Dunque il suo destino è inseparabile da quello dell’uomo e fra i due si instaura una dialettica particolare, fonte di pace e di conflitto. Un rapporto fatto di forti legami che i senesi conoscono bene e che vivono in maniera amplificata proprio durante i giorni del Palio, così pieni di esaltazioni e sofferenze. Altrettanto suggestivo è il tema della Giuditta: per alcuni simbolo allegorico della virtù che sconfigge il male ed emblema del femminismo in fieri, per altri quello della forza e dell’integrità. Ma quella di Giuditta è anche la storia di una donna – bella e seduttrice, angelo e demone – e del suo destino: esaltazione del coraggio e della femminilità che diventano arma letale contro la superiorità fisica dell’uomo. Le Giuditte di Salvatore approfondiscono il significato tragico della vita e le conseguenze del conflitto tra carnefice e perseguitato. Cipolla non presenta delle reali fisionomie, bensì una sorta di ritratti interiori di presenze della propria contemporaneità, delle forme dove gli stati psicologici influiscono in modo immediato sulle espressioni. L’artista siciliano cerca di minare il potere delle convenzioni e della superficialità per arrivare a indagare l’essenza di tutti i fenomeni del mondo”.

ENTI PROMOTORI:
Provincia di Firenze
A.P.T. di Firenze
Istituzione Parco Mediceo di Pratolino

MOSTRA:
“Salvatore Cipolla. Giuditte, Cavalli e Cavalieri”

CURA DELLA MOSTRA E DEL CATALOGO:
Maurizio Vanni

COORDINAMENTO GENERALE E ALLESTIMENTO:
Fiammetta Vanelli

COORDINAMENTO TECNICO:
Giuliano Bartolacci, Milvia Degli Innocenti, Riccardo Campanelli

CATALOGO:
Carlo Cambi Editore, Poggibonsi (SI)

TESTI IN CATALOGO:
Antonio Paolucci, Maurizio Vanni, Alessandro Coppellotti, Michela Cicchinè

Cenni biografici

Scultore, ceramista e grafico, Salvatore Cipolla è un artista a tutto tondo. Nato a Mirabella Imbaccari, in Sicilia, dove ha vissuto la sua infanzia, si trasferisce ben presto a Firenze per studiare all’Istituto di Porta Romana e all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Pericle Fazzini.
Conosce e lavora la materia come pochi altri: le sue forme in grès sono estremamente originali e per quanto riguarda il vetro riesce ad ottenere una plasticità e delle cromie di notevole impatto emotivo. Le sculture in legno propongono delle suggestioni antiche simbiotizzate con evoluzioni e gesti unici e contemporanei.
Ammirato e amato tanto all’estero quanto in Italia, Cipolla ha ottenuto grandi successi di critica e di pubblico nelle città di Basilea, Sindelfinger (Stoccarda), Aubervillier (Parigi), Berlino, Monaco, Amburgo, Budapest, Anversa. Suoi lavori hanno varcato le soglie di strutture pubbliche come il Museo Provinciales Augustin Gnecco Frankin Rawson di San Juan (Argentina), il Museo Municipal de Arte Moderno di Mendoza (Argentina), il Museo Nazionale della Ceramica della Repubblica Cinese di Taiwan, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, il Museo della Ceramica di Monaco di Baviera e quello di Berlino, il Museo Pro-Civitate di Assisi. In Italia ha esposto praticamente ovunque: Milano, Brescia, Genova, La Spezia, Mantova, Firenze (Galleria dell’Accademia delle Arti del Disegno e Fortezza da Basso), Prato, Siena, Bologna, Reggio Calabria, ecc. Nel 2003 è uscito il libro “Salvatore Cipolla. Maschere esistenziali” curato da Maurizio Vanni – e pubblicato da Carlo Cambi Editore nella collana Titani – che ha fatto da supporto alle mostre itineranti di Caltagirone, Taranto, Matera e Merano.
Nella sua lunga carriera l’artista siciliano ha lavorato in modo serrato anche alla realizzazione di sculture e bassorilievi per importanti chiese e pievi, e ha accettato alcune commissioni pubbliche per eseguire opere di arredo urbano. Nel 2004 ha inaugurato il nuovo volto di piazza Sant’Agostino a Prato creando una serie di panchine e di fontane in grès policromo mentre per il 2005 è prevista l’ultimazione di una piazza a Castelfiorentino. Il prossimo anno lo vedrà impegnato anche con una importante mostra a Napoli.

Maurizio Vanni, critico d’arte, specialista del fenomeno dell’arte virtuale e interattiva, ed esperto di economia dell’arte. Già direttore editoriale delle riviste Ambiente e Segni d’Arte, membro del Consiglio Nazionale per la Critica d’Arte Moderna della Confarte-Confesercenti e collaboratore del mensile “Arte” edito da Mondadori, attualmente cura le collane d’arte contemporanea – Titani, Prometeo ed Eventi – pubblicate dalla Carlo Cambi Editore.
Ha ordinato più di 400 esposizioni d’arte contemporanea in Italia e all’estero, curando buona parte delle edizioni di importanti artisti tra i quali Annigoni, de Pisis, Marini, Squillantini, Cipolla, Ghelli, Sironi, Picasso, Serafini, ecc.
In seguito al successo della mostra “Identità e diversità. Il cappello e la creatività”, svoltasi a Palazzo Medici Riccardi a Firenze nel febbraio 2004, è stato ospite per due volte della trasmissione “Non solo moda” di Canale 5 ed è stato proposto dal mensile “Class” come uno dei personaggi copertina del mese di aprile. Recentemente è stato nominato Responsabile per le Arti visive di Villa Demidoff a Pratolino.


15/09/2004 13.51
Provincia di Firenze