Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

PROVINCIA FIRENZE, CONSIGLIO APPROVA CONSUNTIVO 2012
La delibera illustrata dall'assessore Tiziano Lepri. Crisi del comparto auto mai vista prima. Minori introiti dall'Ipt

Il bilancio consuntivo 2012 della Provincia di Firenze, particolarmente impegnativo e segnato da eventi imprevisti e imprevedibili (a partire dalla determinazioni della spending review), si chiude in equilibrio non producendo disavanzi né di gestione nè di competenza né di residui, anzi producendo degli avanzi. La delibera di rendiconto è stata illustrata dall'assessore al Bilancio Tiziano Lepri al Consiglio provinciale di Firenze, che l'ha approvata con i voti favorevoli di Pd, Idv e Diritti e Libertà (contrari Pdl, Udc, Lega Nord, Gruppo Misto e Rifondazione comunista).
Perché il bilancio chiudesse in equilibrio è stata applicata alla spesa corrente una cifra superiore ai 15 milioni di euro derivanti dall'avanzo. Questo, sulla base dei parametri, è un punto di criticità.
L'avanzo effettivo e disponibile è di 29 milioni e 463 mila euro, di cui 23 iscritti nel bilancio 2013 e gli altri, accantonati per far fronte alle maggiori spese e necessità, da applicare solo in sede di assestamento finale.
Sul fronte delle entrate (da Ipt e Rc auto) il gettito dall'Imposta di trascrizione veicoli è diminuito per effetto della trasmigrazione temporanea della principale ditta di autonoleggi Arval a Trento (la cui Provincia applicava condizioni particolarmente favorevoli).
Mente, inoltre, nel 2011, i passaggi di proprietà auto sono stati per 100mila e 247 mezzi (senza contare le ditte di autonoleggio), nel 2012 c'è stato un decremento del 21 per cento con passaggi per per 79 mila e 169 mezzi. Nel primo trimestre del 2013, peraltro, si è registrata una riduzione ulteriore del 12, 91 per cento.
Si è in presenza di una crisi dell'auto che non ha precedenti. D'altra parte la Rc Auto ha prodotto un risultato costante (e i premi sono cresciuti di oltre il 10 per cento).
Circa le spese, vi è stata una forte contrazione delle spese correnti (nel 2012 per 150 milioni di euro).
Per la prima volta in termini assoluti le spese di personale sono diminuite di 2 milioni e 300 mila euro.
Sulla delibera critico Marco Cordone (Lega Nord) sulle società partecipate, alcune delle quali peraltro messe in vendita o in liquidazoine: “Si devono utilizzare le professionalità all'interno dell'Amministrazione piuttosto che creare nuove società”. “Rendiconto particolarmente impegnativo”, secondo Leonardo Comucci (Pdl). Il consuntivo rimanda indirettamente a modi arroganti della Regione Toscana che “ci disconosce e non ci tratta con il dovuto rispetto”. “Trattati come figli di un dio minore”, dice Piergiuseppe Massai (Pdl): “Per dare un senso politico al bilancio della Provincia, bisogna prendere atto che esponenti Pd hanno inscenato manifestazioni contro Berlusconi, ma nulla hanno fatto con la Regione Toscnana. Il risultato è che la Provincia non riesce a intervenire su servizi vitali”.
Per Samuele Baldini (Udc) il bilancio è nato e si è sviluppato all'interno di due manovre. Per quanto vi siano azioni necessitate dal governo nazionale, alcune scelte dell'ente presentano aspetti negativi e non condivisi dal suo gruppo.
Di consuntivo “non tanto di resistenza, ma senz'anima” parla Andrea Calò (Rifondazione comunista): “La maggioranza non ha mai modificato alcune scelte d'azione, non solo per le partecipate, ma anche per il Global service oltre che partecipate. E ci sono scelte di fondo, a favore di impianti costosi e dannosi come i termovalorizzatori”.
Il Gruppo Misto avrebbe espresso un voto di astensione ma, spiega Guido Sensi, “essendo interpretato in Provincia come voto favorevole ci costringe a esprimere voto contrario. D'altra parte pur essendo tre consiglieri, non abbiamo alcun esponente in Commissione Bilancio. Accanto a questo, siamo in tre con due scrivanie e un computer. La segreteria è tutta da un'altra parte”.
Le Province “vanno incontro a una lenta eutanasia”, rileva Andrea Cantini (Idv) ma qui vi “sono dati economici che non si possono contraddire”. Per Erica Franchi (Pdl) “quando si va a tagliare, si dovrebbe applicare una logica di tipo meritocratico e curricolare. E questo non accade in Palazzo Medici Riccardi”. L'Amministrazione provinciale, inoltre, sarebbe piegata in una sorta di subalternità rispetto ad altri livelli di governo.
Stefano Prosperi (Pd) augura alla Provincia “di non dover concludere il mandato con un dissesto assistito. La legge non ci favorisce in questo, sembra anzi voler andare incontro a un'abolizione delle Province per via finanziaria. Sarebbe incredibile se per effetto di leggi o sentenze ci trovassimo a votare per un ente senza debiti ma totalmente senza soldi, quindi sprovvisto di risorse per operare”.

19/04/2013 14.15
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze