TAV A FIRENZE, BARDUCCI: "LE INDAGINI NON INFICIANO LA NOSTRA VISIONE POSITIVA DELL'OPERA"
Il Presidente della Provincia di Firenze ricostruisce in Consiglio i problemi occupazionali e avverte: "Al contrario di altri Enti noi esprimiamo una parola chiara". Oggi tavolo procedurale in Palazzo Medici Riccardi
'Monna Lisa' sotto sequestro, ma questo non inficia la visione positiva del progetto di sottoattraversamento per l'Alta Velocità. Rispondendo a una domanda d'attualità presentata dal gruppo provinciale di Rifondazione comunista, il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci ha confermato la condivisione dell'opera. Se vi sono stati comportamenti sbagliati devono essere perseguiti, ma questo "non può inficiare la validità del progetto" e la determinazione a che esso venga realizzato. Si tratta di tenere distaccate la vicenda giudiziaria su cui indaga la Magistratura, dall'opera in sè che deve essere completata perché posta in un disegno di infrastrutturazione del Paese. "La Provincia ha espresso parole chiare e abbiamo detto il nostro punto di vista - ha concluso il Presidente Andrea Barducci - Non così è stato da parte del Comune di Firenze. Credo che le istituzioni debbano esprimere una parola chiara su questo versante".
Barducci ha ricostruito anche i problemi occupazionali. La società Nodavia con lettera del 15 febbraio 2013 comunicava alla Provincia di Firenze e alle organizzazioni sindacali l'apertura di una procedura di mobilità per 45 lavoratori a seguito della impossibilità a proseguire i l avori per sopraggiunti interventi da parte dell'autorità giudiziaria che ha posto sotto sequestro: attrezzature (la 'Monna Lisa') per lo scavo meccanizzato della galleria oggetto dell'appalto; le risorse finanziarie, che rendono impraticabile ogni operatività finanziaria da parte della società.
Con lettera del 12 marzo la Società ha comunicato alla Provincia di Firenze la conclusione della fase sindacale della procedura con la richiesta dell'attivazione del tavolo procedurale della Provincia di Firenze.
La Provincia ha convocato la Società e le organizzazioni sindacali il 22 marzo 2013 per discutere sulla possibile attivazione degli ammortizzatori sociali. al fine di evitare l'impatto sociale dei licenziamenti.
Sono seguiti altri incontri presso il tavolo procedurale il 5 aprile e il 10 aprile. Vista la difficoltà delle trattative, il 10 aprile è stato firmato un verbale di proroga dei termini della procedura di mobilità ed è stato concordato un incontro presso il ministero del Lavoro per valutare la fattibilità del ricorso alla Cassa integrazione straordinaria.
Il 19 aprile si è svolto l'incontro presso il Ministero che ha dato buone possibilità in merito all'attivazione di un percorso di cassa integrazione straordinaria.
E' previsto per martedì 23 aprile un ulteriore incontro presso il tavolo procedurale della Provincia di Firenze per la firma dei relativi verbali di accordo per attivare la Cassa integrazione straordinaria quale strumento per evitare l'impatto sociale di 45 licenziamenti.
"E' stata aperta una procedura di mobilità discutibile - commenta per Rifondazione il capogruppo Andrea Calò - Dal nostro punto di vista il sottoattraversamento è un'opera dannosa e inutile. Non ci è piaciuto il comportamento disinvolto di Nodavia. L'indagine condotta dalla Magistratura dovrebbe suggerire alle istituzioni di adottare un approccio diverso. Ci vogliono maggiori controlli, bisogna tenere il fiato sul collo dei diversi attori. La Magistratura ha confermato le nostre preoccupazioni".