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DOMENICA IL VIA ALLA CACCIA
Appello del neoassessore Nigi ai cacciatori: “Attenzione e rispetto per le regole dei calendari venatori” Le principali disposizioni provinciali e regionali. Deroghe per storni e fringuelli

Domenica via alle doppiette. Il neo assessore alla Caccia della Provincia Luigi Nigi rivolge un appello a tutti i cacciatori ad osservare scrupolosamente le regole del calendario venatorio ed a mantenere la massima attenzione per l’ambiente e per la propria e l’altrui incolumità: “Quella di domenica – dice Nigi – è la prima giornata di una stagione di sport e di rapporto con la natura e come tale va affrontata. L’attenzione per il rispetto delle regole poste a tutela della pratica venatoria è una condizione essenziale. Non lasciate che un momento di distrazione comprometta quella che deve essere una festa per tutti ed osservate scrupolosamente tutte le disposizioni dei calendari venatori, che salvaguardano un equilibrato sviluppo del territorio, della fauna e della caccia”.
La stagione venatoria va dal 19 settembre al 31 gennaio (29 gennaio per chi ha usufruito delle due preaperture del 1° e del 5 settembre). Per l’intera stagione la caccia è consentita tre giorni per ogni settimana, che il titolare della licenza può scegliere fra quelli di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. Nel conteggio delle giornate settimanali di caccia sono considerate valide quelle effettuate sia in Toscana che in altre Regioni. Il tesserino venatorio non è necessario nelle aziende agrituristico venatorie.
Per ogni giornata di caccia il carniere complessivo non può superare i due capi di selvaggina stanziale ed i venti capi di selvaggina migratoria. Il prelievo giornaliero di ogni cacciatore non può superare per specie le seguenti quantità: lepre, un capo; palmipedi, trampolieri e rallidi, otto capi complessivi; beccaccia, tre capi; tortora, dieci capi. I limiti giornalieri di carniere relativi alla selvaggina stanziale non si applicano nelle aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie.
Fra le novità le due deroghe concesse dalla Regione per la caccia a fringuelli e storni al fine di prevenire gravi danni alle colture agricole.
Per i fringuelli la deroga è limitata al periodo compreso fra il 10 ottobre e il 10 novembre.
Per gli storni il prelievo è stato autorizzato esclusivamente da parte dei cacciatori residenti in Toscana, solo da appostamento, nel periodo compreso fra il 19 settembre ed il 31 dicembre 2004. Il carniere consentito è di un massimo di 20 capi giornalieri e 100 capi complessivi; può essere usato il fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi, o a ripetizione semiautomatica con caricatore contenente non più di due cartucce di calibro non superiore a dodici. Non è inoltre possibile cacciare lo storno nelle superfici boscate e nei territori sottoposti a divieto di caccia; i capi abbattuti devono essere segnati sul tesserino venatorio regionale negli appositi spazi e non possono essere venduti. Gli storni provenienti da allevamento sono utilizzabili come richiami vivi per gli appostamenti con le modalità previste dalla Legge Regionale e dai Regolamenti in vigore.
Tra il 5 gennaio ed il 31 gennaio 2005 la caccia vagante con o senza l’ausilio del cane è consentita esclusivamente nelle aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie, nelle aree coincidenti con le zone vocate al cinghiale e nelle aree palustri elencate nel calendario venatorio, che è consultabile sul sito www.provincia.fi.it.*.
La caccia è vietata in tutto il territorio del Comune di Firenze.
L’uso del cane è consentito nella caccia da appostamento fisso o temporaneo, ivi compresi gli appostamenti fissi di palmipedi e trampolieri, per la sola attività di riporto, mentre dal 9 dicembre 2004 al 31 gennaio 2005 è consentito l’uso del cane da seguita esclusivamente per la caccia alla volpe su tutto il territorio provinciale nella classica forma della battuta con un minimo di otto partecipanti e per la caccia al cinghiale in battuta nelle aree dove questa è consentita. L’allenamento e l’addestramento dei cani si svolge nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica secondo gli orari indicati. Questa attività non è inoltre consentita nelle aree interessate dalle produzioni agricole, anche se prive di tabellazione, nonché nelle zone distanti meno di 200 metri dalle aziende faunistico-venatorie.
E’ vietato cacciare la pernice rossa sul territorio provinciale dell’Atc (Ambito territoriale di caccia) FI 4; il divieto per la pernice rossa non opera all’interno del territorio dell’Atc FI 5 e nelle Aziende faunistico-venatorie per le quali la Provincia abbia approvato specifici piani di prelievo, e comunque nelle Aziende agrituristico-venatorie e nelle Aree Addestramento Cani con sparo.
Per la caccia al fagiano l’ultimo giorno è il 5 gennaio, fatta eccezione per le Aziende Faunistico-Venatorie, Agrituristico-Venatorie, e per le Aree Addestramento Cani.
La caccia alla starna è consentita su tutto il territorio provinciale.
La caccia alla lepre comune è consentita dal 19 settembre all’ 8 dicembre.
Prelievi di capriolo, daino, muflone e cervo, sulla base di specifico protocollo approvato dall’Istituto nazionale fauna selvatica, sono autorizzati secondo specifici piani di assestamento delle popolazioni all’interno dei distretti e comprensori gestiti dagli Atc, per i soli cacciatori abilitati a tale prelievo, nei periodi di seguito indicati:
- Atc Firenze 4: Capriolo, 1° agosto–30 settembre 2004; Muflone, femmine, ad esclusione dei piccoli, dal 2 al 31 ottobre e dal 1° al 30 dicembre; maschi e piccoli di entrambi i sessi, dal 1° gennaio al 28 febbraio; Daino, dal 1° al 29 novembre e dal 1° gennaio al 28 febbraio.
- Atc Firenze 5: Capriolo, dal 1° agosto al 15 settembre , con ripresa dal 13 al 28 febbraio; Daino, nel Comprensorio di Vallombrosa dal 1° novembre al 29 novembre e dal 15 gennaio al 14 febbraio, nei comprensori Arno, Tavarnelle e Montaione e nella porzione di territorio ricadente nell’area non vocata per la specie del Comprensorio di Vallombrosa dal 15 agosto al 15 settembre e dal 13 febbraio al 14 marzo; Cervo, nei Comprensori Arno, Tavarnelle e Montaione dal 15 Agosto al 15 settembre e dal 13 febbraio al 14 marzo. Nelle Aziende faunistico Venatorie è consentita la caccia a Cervidi e Bovidi nei tempi e con le modalità previste negli atti di approvazione dei piani annuali di assestamento presentati dai titolari.
La caccia al cinghiale in battuta viene effettuata nelle aree vocate degli Atc Firenze 4 e 5 nelle sole giornate di mercoledì, sabato e domenica nel periodo 16 ottobre-15 gennaio 2005. Si fa eccezione per il distretto di caccia di Montaione-Gambassi, per il quale è consentita dal 1° novembre al 31 gennaio, e per il distretto di Reggello, in cui è consentita dal 2 ottobre 2004 al 1° gennaio. Nelle Aziende faunistico-venatorie il prelievo di cinghiali è consentito dal 1° novembre al 31 gennaio. Una novità è rappresentata dalla possibilità di prelievo di questa specie anche nelle aree non vocate in forma singola o di piccoli gruppi di cacciatori purché autorizzati dagli ATC.

* - Comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi: a Nord dal confine con la Provincia di Pistoia nel tratto compreso fra il canale del Terzo ed il canale Usciana; ad Est, lungo il confine con la Provincia di Pistoia fino ad incontrare la strada campestre che conduce al podere della Chiavica e seguendo detta strada fino a Casa del Morelli passando per Ponte del Turrini, Mulino, C. Cavallino, e da qui seguendo la strada provinciale per Massarella fino a 1000 metri di distanza dal canale maestro e proseguendo verso Sud mantenendo tale distanza dal canale, fino ad incontrare la strada provinciale n. 15 Lucchese-Romana; ad Ovest, dalla Provincia di Pistoia lungo il canale Usciana fino all’altezza di Villa Lampaggi, quindi seguendo la gronda del Padule fino a Ponte di Cavallaia e da questa località seguendo il canale maestro in direzione Sud fino a Ponte a Cappiano; a Sud da Ponte a Cappiano per 1000 metri lungo la strada provinciale n. 15 Lucchese-Romana.
- Pianura a valle di Firenze, fino ai confini della Provincia di Pistoia e lungo il corso inferiore dell’Arno: a Nord dal confine della Provincia di Prato lungo la ferrovia Firenze-Bologna in direzione sud-est fino ad incontrare il confine amministrativo del Comune di Firenze (fosso del Termine); ad Est, incontro della ferrovia Firenze-Bologna con il confine amministrativo del Comune di Firenze (fosso del Termine) e seguendo detto confine fino al fiume Arno (presso loc. San Donnino); a Sud dal fiume Arno (presso loc. L’Isola) seguendo il confine amministrativo del Comune di Firenze fino al casello dell’Autostrada del Sole di Firenze-Signa e da detta località seguendo la Strada Statale n. 67 Tosco-Romagnola in direzione Ovest e passando per Olmo, Viottolone, Granatieri, Lastra a Signa fino a Ponte a Signa; ad Ovest da Ponte a Signa attraversando l’Arno in direzione Nord lungo la Strada Statale n. 325 Val di Setta e Val di Bisenzio passando per Signa fino alla località Il Crocifisso, da questa località seguendo la strada campestre in direzione Ovest che conduce a Caverna, Casa Padule, Podere Chiella, fino a incontrare il confine con la Provincia di Prato sul fiume Ombrone.

16/09/2004 13.19
Provincia di Firenze