SERRISTORI, "NESSUN DECLASSAMENTO: NON CI PROVINO REGIONE E ASL"
Mozione di Rifondazione comunista all'attenzione del Consiglio provinciale di Firenze sul presidio ospedaliero di Figline Valdarno
Nessun declassamento del Presidio Ospedaliero Serristori di Figline Valdarno quale ospedale per acuti di 1° livello. "La Regione Toscana e la Asl 10 - ammoniscono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - recedano da ogni operazione di smantellamento dell’Ospedale Serristori, riconfermando la natura del presidio quale ospedale per acuti di 1° livello e rispettando tutti gli ingenti investimenti attuati con risorse pubbliche, quale migliore garanzia dell’ottemperanza al diritto alla salute”. E' questo anche il dispositivo di una mozione che Rifondazione comunista sottoporrà al Consiglio provinciale di Firenze. Di seguito il testo del documento.
"Premesso che l’attuale programmazione sanitaria regionale individua il Presidio Ospedaliero Serristori di Figline Valdarno quale ospedale per acuti di 1° livello, collocato funzionalmente nella rete integrata dei servizi sociosanitari del territorio del Valdarno fiorentino e interconnesso all’Ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri,
evidenziato che per questa sua collocazione, a seguito di finanziamento regionale di quasi 6 milioni di euro, sono stati realizzati e ultimati il 15 dicembre 2012 i lavori per il nuovo blocco operatorio e per il potenziamento della nuova radiologia - due sale operatorie ad alta tecnologia, una delle quali dotata di un impianto di video-chirurgia, più una terza che potrà entrare in funzione in caso di urgenze mentre le altre sale sono occupate. La nuova struttura è dotata anche di locali pre e post operatori dove il paziente sarà preparato prima dell’intervento e seguito al termine; mentre il nuovo reparto di radiologia risponderà, in ordine di urgenza, alle richieste del Pronto soccorso, dei reparti e dei pazienti esterni inviati dal medico di base - in modo da qualificare e consolidare la struttura ospedaliera e territoriale;
considerato che più volte le istituzioni locali hanno ribadito attraverso ordini del giorno e mozioni l'importanza e il ruolo rivestito dall'Ospedale Serristori per il Valdarno Fiorentino anche perché rappresenta un'identità territoriale amata e apprezzata dai cittadini, ove il personale è altamente qualificato ed efficiente e la cura della persona , oltre che della malattia, è obiettivo primario;
evidenziato che in relazione ai tagli, sia pure rilevanti, decisi dai Governi Berlusconi e Monti la Regione Toscana ha deciso di avviare una riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale sopprimendo centinaia di posti letto accompagnati da tagli, accorpamenti e soppressione di servizi, attività e prestazioni e mettendo a rischio la rischio la sopravvivenza di tanti ospedali tra i quali il Presidio Ospedaliero Serristori a rischio declassamento ,
considerato che la ASL 10 ha predisposto un “nuovo modello organizzativo” con il quale:
cancella dalla rete del dipartimento di emergenza il pronto soccorso mentre in questa sezione viene collocata, come struttura semplice la anestesia (e non la rianimazione) che sarà inserita all'interno della struttura organizzativa complessa di anestesia e rianimazione dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri,colloca la chirurgia - come struttura organizzativa semplice - all'interno della struttura organizzativa complessa del presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo, facendo così diventare l’ospedale mugellano il centro in cui verranno prese le decisioni declassa e accorpa i reparti di medicina in strutture organizzative semplici, alla struttura organizzativa complessa dell'area medica dell'ospedale di Torregalli a Scandicci,esclude completamente dal piano l’endoscopia che è attualmente sia diagnostica che interventistica, così come la pediatria e l’oncologia che non viene neanche riconosciuta all'interno del struttura complessa di Ponte a Niccheri,mentre l’assistenza infermieristica territoriale viene accorpata alla struttura di Borgo San Lorenzo,
a rischio dunque nell’Ospedale Serristori si trovano le attività di pronto soccorso, le medicine, la chirurgia, l’ortopedia, la pediatria e la rinomata attività di sala operatoria, mentre rischia di essere cancellata l’oncologia che in questi anni è diventata un qualificato punto di riferimento sui bisogni sanitari della popolazione. Analoga sorte sono destinati ad avere le attività distrettuali, già da tempo accentrate e indebolite nelle funzioni territoriali,
evidenziato che siamo di fronte a manovre pesanti e pericolose , inique e ingiuste di svuotamento progressivo di attività e servizi, portate avanti non solo dalla Regione Toscana ma anche dall’ASL 10 che da tempo ha predisposto tecnicamente le linee guida dello smantellamento
rilevato che se il declassamento dell’Ospedale Serristori dovesse essere approvato provocherebbero un vero e proprio indebolimento del servizio sanitario valdarnese proprio nella sua capacità di dare risposte ai bisogni socio sanitari della popolazione, consegnando la salute ad un mercato dove la salute
non è più un diritto ma una merce sulla quale fare profitto, caricando i cittadini e le famiglie dei disagi e dei costi aggiuntivi,
preso atto che i lavoratori dell’Ospedale Serristori hanno espresso la più netta contrarietà alla manovra taglia assistenza annunciata dalla Regione Toscana e perseguita dalla ASL 10 nei confronti dell’insieme dei servizi ospedalieri e territoriali del valdarno fiorentino,
rilevato che i Cobas Sanità P.I . hanno indetto uno stato di agitazione per impedire la cancellazione dell’Ospedale Serristori quale ospedale per acuti di 1° livello a ospedale di comunità, nonché l’indebolimento delle attività distrettuali,
il Consiglio Provinciale di Firenze esprime la più netta contrarietà
alla annunciata manovra della Regione Toscana di contenimento delle spese con la quale da qui a poco formalizzerà il taglio di centinaia di posti letto, accompagnati da tagli, accorpamenti e soppressione di servizi, attività e prestazioni e la soppressione o declassamento di tanti ospedali tra i quali l’Ospedale Serristori di Figline Valdarno e l’insieme delle attività distrettuali e territoriali,
al modello riorganizzativo predisposto dalla ASL 10 nei confronti del Presidio Ospedaliero del Serristori di Figline Valdarno e alla politiche di gestione del personale tutte improntate sulla sottrazione di operatori ( medici, infermieri, ota e ausiliari)
il Consiglio Provinciale di Firenze
ribadisce la necessità di rafforzare il Presidio Ospedaliero Serristori di Figline Valdarno quale ospedale per acuti di 1° livello, collocato funzionalmente nella rete integrata dei servizi sociosanitari del territorio del Valdarno fiorentino quale risposta adeguata ai bisogni socio sanitari della popolazione,
esprime il pieno sostegno alle iniziative dei lavoratori a difesa del diritto alla salute e del servizio sanitario pubblico del valdarno fiorentino, nonché lo stato di agitazione indetto dai Cobas Sanità P.I
invita la Regione Toscana a recedere da ogni operazione di declassamento dell’Ospedale Serristori di Figline Valdarno, riconfermando la natura del presidio quale ospedale per acuti di 1° livello e rispettando tutti gli ingenti investimenti attuati con risorse pubbliche, quale migliore garanzia per il rispetto del diritto alla salute".