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"ATAF PRIVATIZZA PROFITTI, PUBBLICIZZA 109 ESUBERI"
Duro attacco del gruppo provinciale di Rifondazione comunista alla gestione dell'azienda

Ataf Gestione "manda il primo conto ai lavoratori confermando 109 esuberi". La notizia di queste ore, rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "cancella così in modo drammatico tutte le giuste attese sociali che da mesi cerano in azienda proprio sul versante della tenuta occupazionale e della salvaguardia dei posti di lavoro". Si tratta di una scelta "grave e irresponsabile e profondamente lesiva dei diritti e degli accordi sottoscritti con la Regione Toscana" secondo Rifondazione comunista che, nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori di Ataf dichiarati 'esuberi', chiede alla Provincia di Firenze di contrastare, unitamente alla Regione Toscana e ai Comuni, "questo massacro sociale". Non si possono azzerare lavoro, diritti e occupazione "per risolvere i problemi gestionali: le Istituzioni devono esigere una maggiore responsabilità sociale da parte di una cordata di imprese che guarda solo a massimizzare i profitti". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo del documento.

"La parte più consistente della 'nuova Ataf' ( composta da Ataf Gestioni srl (Società soggetta alla direzione e al coordinamento di Busitalia – Sita Nord s.r.l ) a cui sono stati assegnati 1183 lavoratori e Ataf Spa piccolo ramo della vecchia azienda e l’unico ancora pubblico, solo il patrimonio, ovvero i depositi e le paline con 25 lavoratori) ovvero Ataf Gestione manda il primo conto ai lavoratori, così “…come era stato già annunciato ad inizio 2013….” confermando 109 esuberi, si tratta di personale di terra e amministrativo.

La RSU che era stata contraria alla svendita e alla privatizzazione aveva chiesto alle istituzioni e nuova proprietà garanzie su occupazione e contratti dopo che la medesima aveva annunciato una riduzione di organico e la modifica dei contratti.

La notizia di queste ore, cancella così in modo drammatico tutte le giuste attese sociali che da mesi cerano in azienda proprio sul versante della tenuta occupazionale e della salvaguardia dei posti di lavoro.
Si tratta di una scelta grave e irresponsabile e profondamente lesiva dei diritti e degli accordi. A denunciare questi licenziamenti è la Faisa-Cisal “…che chiede il rispetto degli accordi presi a giugno 2012 firmati con la Regione Toscana dove si prevedeva: gara unica, le economie del 2013 uguali a quelle del 2012, i km messi in gara 100 milioni e soprattutto l'azzeramento degli esuberi fino al 2021… lo stesso sindacato precisa che è inaccettabile che l’azienda cerchi di risolvere i suoi problemi tagliando gli organici e licenziando i lavoratori”.

Rifondazione Comunista da sempre contraria alla liquidazione e privatizzazione di Ataf, avendo sostenuto in ogni istanza la piattaforma delle RSU aziendale e tutte le mobilitazioni e scioperi effettuati a difesa del servizio di trasporto inteso come bene comune e dei livelli occupazionali, ritiene opportuno che tutte le Istituzioni – Comuni, Provincia e Regione Toscana- contrastino questa modalità gestionale che attacca il lavoro e diritti , azzera i contratti e produce solo disoccupazione e impoverimento generale.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori di Ataf dichiarati “esuberi”, nel dichiarare il proprio impegno politico e istituzionale a difesa del lavoro, occupazione, salari e diritti, in relazione alla decisione di Ataf Gestione di confermare i 109 esuberi chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e All’assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo in Ataf ( politiche del personale, diritti contrattuali, lavoro, tariffe), sul drammatico piano di licenziamenti annunciato e su quale piano industriale sta puntando la nuova gestione.

Altresì chiediamo di sapere cosa intende fare la Provincia di Firenze unitamente alla Regione Toscana e ai Comuni per contrastare i 109 licenziamenti, riferendo altresì quali sono gli strumenti di tutela e sostegno ai lavoratori che verranno attivati".

06/05/2013 10.37
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze